No War - Palazzo Savelli sede del Comune di Rocca Priora (Roma)

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venerdì 27 novembre 2015

ANCI: l’”anno solare” decorre con il contratto per gli stagionali di polizia municipale

Molti comuni si sono rivolti all’ANCI per chiedere indicazioni circa le corrette modalità per procedere, con l’approssimarsi della stagione invernale, al reclutamento di personale stagionale di polizia municipale.
La genesi della norma
Occorre ricordare in premessa come il decreto legge n. 78/2015 abbia introdotto, all’art. 5, misure finalizzate alla ricollocazione del personale di polizia provinciale. Si tratta di una previsione che ha generato da subito difficoltà applicative, tenendo conto peraltro che la norma implicava in origine un divieto assoluto per i Comuni di procedere ad assunzioni a qualsiasi titolo per le funzioni di polizia locale. Accogliendo le richieste dell’ANCI (si veda Quotidiano Enti Locali del 28 luglio 2015) in sede di conversione del decreto-legge è stata introdotta una deroga al divieto, nei termini che seguono: “Sono fatte salve le assunzioni di personale a tempo determinato effettuate dopo la data di entrata in vigore del presente decreto, anche se anteriormente alla data di entrata in vigore della relativa legge di conversione, per lo svolgimento di funzioni di polizia locale, esclusivamente per esigenze di carattere strettamente stagionale e comunque per periodi non superiori a cinque mesi nell'anno solare, non prorogabili”.
La decorrenza dell’”anno solare”
Rispetto a questa formulazione i Comuni interessati da esigenze di stagionalità hanno evidenziato la necessità di chiarire come debba intendersi l’espressione “anno solare”, se cioè lo stesso debba farsi decorrere dal 1 gennaio 2015, in tal caso prendendo in considerazione anche eventuali periodi di lavoro prestati dagli agenti stagionali prima dell’entrata in vigore della nuova disciplina.
Sul punto l’ANCI , con la nota del 26 novembre 2015, ha chiarito, facendo riferimento ad orientamenti consolidati del Giudice del lavoro e alla prassi amministrativa del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, che l’espressione “anno solare” designa il periodo intercorrente tra un qualsiasi giorno dell’anno e il corrispondente giorno dell’anno successivo, in ciò distinguendosi dall’ “anno civile” che invece intercorre dal 1° gennaio al 31 dicembre di ciascun anno (Cass. n. 14431/2015; Cass. n. 6599/1993, Cass. n. 5959/1995 e Cass. n. 13396/2002; Circolare del Ministero del Lavoro e politiche sociali, n. 32/2012).
L’accordo sulle modalità applicative dell’art. 5
Altri importanti aspetti applicativi sono stati chiariti con l’accordo per l’applicazione dell’art. 5 del decreto legge n. 78/2015, sancito tra Governo, Regioni ed Enti locali nella Conferenza Unificata del 5 novembre scorso (si veda Quotidiano Enti Locali del 9 novembre 2015).
Fonte: ANCI.
In argomento su questo blog si vedano i precedenti post:

Gestioni associate: ANCI richiede nella legge di stabilità la nuova governance dei territori

Pubblicato sul sito ANCI un intervento di Daniele Formiconi, Responsabile dell'Area Affari istituzionali, Personale e Relazioni Sindacali Piccoli Comuni, Unioni, Associazionismo, Fidelizzazione Comuni associati Anci, dal titolo che di seguito riportiamo.
Comuni più uniti e più forti: questo il tema del seminario di studio organizzato ieri dall'Anci con i principali rappresentanti delle istituzioni interessate. Un importante momento di riflessione che arriva nel momento in cui la legge di Stabilità approda alla Commissione bilancio della Camera, con le richieste dell'associazione sulle gestioni associate.
Per tutti i Comuni, non solo quelli piccoli, le gestioni associate sono un'opportunità da cogliere attraverso le convenzioni, le Unioni e le fusioni, come previsto dalla legge 56/2014. Il criterio demografico va sostituito con quello di bacino adeguato e omogeneo individuato dalle assemblee dei Sindaci congiuntamente alle funzioni da associare e premiando le realtà più virtuose. Si riassume così la proposta di autoriforma predisposta dall'Anci tenendo conto dei contenuti del "Manifesto di Cagliari" su un tema sempre più centrale nel riordino della governance locale.
La riflessione promossa dall'Anci nasce dall'esigenza di completare con urgenza, quindi nella legge di stabilità o in altro provvedimento utile, il disegno delle riforme e della nuova governance dei territori.
In tal senso, l'associazione ha già presentato una proposta di autoriforma che darebbe vita a governi del territorio più efficienti ed efficaci nella gestione di servizi e funzioni comunali, potendo ottenere anche economie di scala nel medio periodo, proprio perché alla base di questi processi ci devono essere i territori a indicare gli "ambiti adeguati" nei quali realizzare le forme di cooperazione più funzionali.
Tutto ciò avendo riscontrato che l'impianto attuale – a cinque anni dalla sua prima definizione - è fondato sull'obbligatorietà di gestire insieme tutte le funzioni fondamentali entro il 31 dicembre, non sta dando i risultati immaginati dal legislatore e presenta problemi oggettivi.
Le richieste Anci
Occorre, quindi, un'iniziativa legislativa da adottare quanto prima per evitare il rischio di aver definito un pacchetto parziale di riforme che, dopo il nuovo Senato, gli enti di area vasta, le Città metropolitane e lo svuotamento delle Province, perderebbe efficacia a causa della mancata ridefinizione degli assetti di governance locale.
Per operare in tal senso, l'Anci sostiene innanzitutto la necessità di sospendere il termine che impone ai piccoli Comuni la gestione associata delle funzioni entro il prossimo 31 dicembre, ma non nel senso di un'ulteriore proroga. La sospensione è volta a impostare un percorso più ampio e organico di riforma, investendo le autonomie locali della responsabilità di individuare, in ciascuna area vasta ed entro pochi mesi, i bacini adeguati e omogenei per caratteristiche morfologiche e socio-economiche.
Il disegno proposto dall'Anci, inoltre, prevede anche una mirata semplificazione normativa e un programma di incentivi di tipo economico finanziario, nonché un successivo confronto sulle modalità di gestione associata delle funzioni, in modo da renderle il più possibile utili all'amministrazione efficiente dei territori.
Fonte: ANCI.

Armonizzazione contabile: Arconet indica gli adempimenti normativi per l’anno 2016

È stato pubblicato sul sito Arconet della Ragioneria Generale dello Stato un documento, approvato dalla Commissione Arconet nel corso della riunione del 21 ottobre scorso, concernente gli adempimenti degli enti territoriali per il 2016 in materia di armonizzazione contabile.
In particolare, nel 2016 i Comuni dovranno porre in essere i seguenti adempimenti, che si vanno ad aggiungere a quelli già posti in essere nel 2015:
- adozione degli schemi di bilancio e di rendiconto per missioni e programmi di cui agli allegati n. 9 e 10 al decreto legislativo n. 118 del 2011, che assumono valore a tutti gli effetti giuridici con riferimento all’esercizio 2016 e successivi;
- applicazione completa della codifica della transazione elementare ad ogni atto gestionale;
adozione del piano dei conti integrato di cui all’articolo 4 e allegato n. 6 del D. Lgs. n. 118 del 2011;
- adozione dei principi contabili applicati della contabilità economico patrimoniale e del bilancio consolidato, al fine di consentire:
- l’affiancamento della contabilità economico patrimoniale alla contabilità finanziaria, garantendo la rilevazione unitaria dei fatti gestionali, necessaria per l’elaborazione del rendiconto 2016, completo del conto economico e dello stato patrimoniale previsti dall’allegato n. 10 al D. Lgs. n. 118/2011;
- l’elaborazione del bilancio consolidato dell’esercizio 2016.
Tali adempimenti riguardano anche gli organismi strumentali degli enti territoriali, quali le istituzioni degli enti locali e gli enti strumentali in contabilità finanziaria degli enti locali.
Gli enti strumentali degli enti territoriali che adottano solo la contabilità economico patrimoniale, nel 2016 non sono invece tenuti ad adempimenti aggiuntivi rispetto al 2015.
Il documento specifica le diverse attività da porre in essere relativamente a ciascun adempimento precedentemente indicato.
Fonte: ANCI.
In argomento su questo blog:
Sul DUP si vedano in questo blog i seguenti post:

Riforma della Pa, così la direttiva del ministro Madia

Crescita, modernizzazione e semplificazione della macchina amministrativa all'insegna di trasparenza e prevenzione della corruzione, razionalizzazione e revisione della spesa: sono tre le aree strategiche da cui muovono le azioni per accelerare il processo di riforma e favorire la competitività del Paese individuate dal Governo. E seguendo questo percorso la Funzione pubblica emana la Direttiva generale per l'azione amministrativa e la gestione del dipartimento e dell'unità per la semplificazione e la qualità della regolazione per il 2015 con lo scopo di individuare i propri obiettivi strategici.
Inizia così l'articolo di Roberta Giuliani dal titolo Riforma della Pa, così la direttiva del ministro Madia pubblicato dal quotidiano del Sole24Ore Enti Locali & PA.
Qui il link alla Direttiva generale per l'azione amministrativa e la gestione del dipartimento della funzione pubblica e dell'unità per la semplificazione e la qualità della regolazione per l'anno 2015 (Registrata alla Corte dei Conti il 9 novembre 2015 - Reg.ne - Prev. n. 284).

mercoledì 25 novembre 2015

Il rispetto del principio delle pari opportunità nella composizione delle giunte comunali

Nel numero 10/2015 di Management locale - rivista di amministrazione, finanza e controllo - la rivista scientifica dell’ASFEL (Associazione Servizi Finanziari Enti Locali), tra gli articoli anche un mio contributo dal titolo Il rispetto del principio delle pari opportunità nella composizione delle giunte comunali.

In argomento su questo blog:

martedì 24 novembre 2015

Segretario comunale: quali funzioni conserva?

Pubblicato dal sito LeggiOggi un articolo di Angelo Capalbo dal titolo Segretario comunale: quali funzioni conserva?
Nell'articolo sono esaminate le funzioni del segretario comunale e provinciale secondo il TUEL e secondo la legge Madia.
Sulla riforma della dirigenza pubblica si vadano su questo blog i precedenti post:

Scheda di lettura del Servizio Studi di Camera e Senato sul testo del DDL di stabilità approvato dal Senato

Pubblicato sul sito della Camera di Deputati il Dossier contenente le schede di lettura redatte dal Servizio Studi di Camera e Senato sul testo del DDL di stabilità approvato dal Senato.
In fondo al dossier la Tavola di raffronto tra il testo del disegno di legge del Governo (A.S. 2111) e il testo approvato dal Senato (A.C. 3444).

Trattamento accessorio dei segretari, concorsi, incentivi sulla manutenzione

La rubrica settimanale del quotidiano del Sole24Ore Enti Locali & PA, con le indicazioni sintetiche delle novità normative e applicative intervenute in tema di gestione del personale nelle pubbliche amministrazioni a cura di Gianluca Bertagna, si occupa questa settimana di Trattamento accessorio dei segretari, concorsi, incentivi sulla manutenzione.

Convegno sulla Centrale Unica di Committenza il 1 dicembre a Latina

Si svolgerà il 1 dicembre 2015 a Latina il convegno "Centrale Unica di Committenza - Tra obblighi e opportunità, organizzato dall'IFEL e da ANCI Lazio.
Il Convegno si terrà dalle ore 10,00 alle ore 16,00 presso la sala "De Pasquale" del comune di Latina.
In argomento si vedano anche i precedenti post:

Inizia oggi alla Camera l'esame del DDL di stabilità 2016

Il disegno di legge di stabilità per il 2016 contiene le misure necessarie a conseguire gli obiettivi di finanza pubblica indicati nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2015. Il provvedimento è stato presentato al Senato (A.S.2111) che lo ha approvato in prima lettura nella seduta del 21 novembre, ed è stato trasmesso alla Camera, che ne inizierà l'esame martedì 24 novembre. 
Il DDL ha assunto alla Camera il n. 3444.
Guarda anche le audizioni.
Su questo blog sulla legge di stabilità si vedano:

domenica 22 novembre 2015

Il testo ufficiale del DDL di stabilità approvato in prima lettura dal Senato

Venerdì 20 novembre il Senato ha approvato, con 164 voti favorevoli, 116 contrari e 2 astenuti, il maxiemendamento interamente sostitutivo del ddl di stabilità 2016 (A.S. n. 2111), sul quale il Governo aveva posto la questione di fiducia. Dopo l'approvazione della Nota di variazioni, è stato dato il via libera anche al ddl di "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018" (ddl n. 2112), con 154 voti favorevoli, 6 contrari e 8 astenuti. 
I testi passano all'esame della Camera dei deputati.
Qui il link al testo integrale del DDL approvato dal Senato e trasmesso alla Camera dei Deputati.

Nel DDL di stabilità obbligo di ricorso alle Centrali uniche di committenza per tutti i comuni solo per acquisti sopra i 40.000 Euro

Confermata nel DDL di stabilità approvato in prima lettura dal Senato, l’obbligo di ricorrere alle Centrali uniche di committenza, anche per i Comuni con meno di 10.000 abitanti, per gli acquisti di beni, servizi e lavori di valore superiore a 40.000 euro.
Questo il testo del comma 269 dell'articolo unico (nel testo definitivamente approvato è diventato il comma 501):
269. All’articolo 23-ter, comma 3, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, sono apportate le seguenti modificazioni: 
a) sono premesse le seguenti parole: «Fermi restando l’articolo 26, comma 3, della legge 23 dicembre 1999, n. 488, l’articolo l, comma 450, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e l’articolo 9, comma 3, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66,»; 
b) le parole: «con popolazione superiore a 10.000 abitanti» sono soppresse.
Rimangono i già segnalati problemi di "allineamento" temporale: non essendo pervenuta ancora alcuna proroga del termine di entrata in vigore (1° novembre 2015) per l’obbligo di centralizzazione degli acquisti, gli enti con popolazione fino a 10.000 abitanti si troveranno per due mesi (fino al 1 gennaio 2016) nell'impossibilità di procedere  agli acquisti in forma autonoma per beni, servizi e lavori di valore inferiore a 40.000 euro