No War - Palazzo Savelli sede del Comune di Rocca Priora (Roma)

No War - Palazzo Savelli sede del Comune di Rocca Priora (Roma)
No War - Palazzo Savelli sede del Comune di Rocca Priora (Roma)

sabato 28 febbraio 2015

In Gazzetta la Legge n. 11 del 27 febbraio 2015 di conversione del DL 192/2014 (cd Milleproroghe)

Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 49 del 28 febbraio 2015 la Legge 27 febbraio 2015, n. 11 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative". 

La legge entra in vigore il 1 marzo 2015.
Qui il link alla L. n. 11/2015.
Per il testo coordinato del DL 192/2014, coordinato con la legge di conversione 27 febbraio 2015, n. 11 e per l'esame delle norme di interesse per gli enti locali si veda il successivo post Gli Enti Locali nella legge n. 11/2015 di conversione del DL 192/2014 (cd Milleproroghe).
In argomento su questo blog si vedano anche:

venerdì 27 febbraio 2015

Corso “Se.F.A 2013”. Esami finali. Corsisti idonei

Pubblicato sul sito dell'Albo Nazionale dei Segretari comunali e provinciali il decreto prefettizio prot. n. 5282 del 27/02/2015 avente ad oggetto “Approvazione degli esiti finali degli esami relativi al corso di specializzazione per l’idoneità a segretario generale di cui all’art. 14, comma 2, del d.p.r. n. 465/97, denominato “Se.F.A”, edizione 2013. Corsisti idonei.”
Un augurio a tutti i colleghi risultati idonei.

Questo post avrebbe dovuto concludersi qui, ma avrei fatto una violenza a me stesso. Sono riuscito ad evitare di intitolare il post "Franco Loi è fascia A", ma non ce la faccio a chiudere senza dare un augurio particolare al mio collega fraterno Franco, che soltanto per questo è tenuto a portarmi a pranzo (gradirei come destinazione Piglio e come bevanda il Cesanese). 

Segretari comunali: pieno sostegno da Raffaele Cantone

La collega Maria Concetta Giardina segnala l'articolo pubblicato sul sito la Gazzetta del Sud in cui il Presidente Cantone ha riconosciuto l'importanza della figura del Segretario comunale nell'ambito della lotta alla corruzione.
Questo il contenuto dell'articolo
“Se io fossi un sindaco, non potrei prescindere dalla collaborazione di un segretario comunale, al quale chiedere l’esercizio di un controllo collaborativo”. Lo ha detto Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), incontrando i sindaci del distretto sud-est Sicilia, a Catania.

Per l’ex magistrato bisogna valorizzare la parte migliore delle pubbliche amministrazioni e attivare meccanismi di prevenzione dall'interno, perché la lotta alla corruzione deve partire soprattutto dal basso, dagli enti locali, quelli a più diretto contatto con i cittadini e i loro bisogni e richieste, lì si annida la maggiore quantità di corruzione.

Nella lotta all’anticorruzione, Cantone chiede la vicinanza dei segretari generali, più competenti ed indipendenti rispetto ai manager, direttori generali, che vorrebbero i comuni del nord Italia.
Il segretario comunale "sa bene dove si annidano i rischi di corruzione" e Cantone ha sottolineato che occorre che i segretari siano vicini alle amministrazioni e facciano rete per la prevenzione della corruzione anche fornendo loro consulenza e supporto.
Prima di Cantone era intervenuta Antonella Liotta, segretario generale del Comune di Catania, che ha parlato del Piano anticorruzione del Comune di Catania, soffermandosi sulla sezione "Amministrazione trasparente" oggi pienamente funzionante ed operativa.
La segretario generale ha esposto le linee guida per l’implementazione dell’attività di prevenzione della corruzione e per la trasparenza per il prossimo triennio.
La risorsa fondamentale, secondo la Liotta, è la forte legittimazione politica che il sindaco, Enzo Bianco, concede al segretario comunale quale responsabile dell’anticorruzione ed il forte investimento che il primo cittadino fa quotidianamente sul tema della legalità.
A margine del suo intervento ha consegnato a Cantone, una lettera dell’Associazione professionale dei segretari degli enti locali.
“Lascia stupiti il fatto che, a fronte dei pur numerosi dissensi espressi in merito da molti amministratori locali nell'ambito della consultazione avviata dal Governo nell'aprile scorso in ordine – scrive Evelina Riva, presidente dell’associazione nella lettera a Cantone – l’eliminazione della figura sia stata confermata nel ddl n. 1557; e quel che è grave, senza che mai sia stato spiegato il perché.”
Per l’Associazione professionale, l'abolizione della figura del Segretario Comunale, specie alla luce delle esigenze di tutela della legalità nella Pubblica Amministrazione, rappresenta un pericoloso vulnus al buon andamento delle amministrazioni locali. Il Segretario Comunale, infatti, grazie alle modalità di accesso e di progressione in carriera ed alla peculiare competenza professionale di carattere generalista, rappresenta un importante presidio di legalità all'interno degli enti, il cui personale è spesso composto da dipendenti selezionati con procedure poco rigorose, con forte radicamento nel territorio e, pertanto, con un maggiore indice di permeabilità rispetto a fenomeni di illegalità e di corruzione.

Proroga di 30 giorni per la trasmissione dei questionari SOSE

Il collega Luca Costantini segnala che nella Conferenza Stato-città di questa mattina è stata concordata con il Ministero delle Finanze una proroga di 30 gg. per la trasmissione dei questionari compilati relativamente ai fabbisogni standard.
Si comunica quanto sopra con urgenza in considerazione del considerevole (e riteniamo in buona parte di dubbia utilità) lavoro che gli uffici comunali stanno espletando in questi giorni.

La Corte dei Conti Lombardia deferisce alla Sezione Autonomie una questione di massima sulla nuova disciplina dei diritti di rogito (del. 34/2015)

Il comune di Nave (BS) ha richiesto l’avviso della sezione regionale della Corte dei Conti della Lombardia su una duplice problematica afferente alla recente disciplina che ha abolito l’attribuzione dei diritti di rogito al segretario comunale e provinciale e modificato la ripartizione del provento annuale dei diritti di segreteria.

In particolare, è richiesto: 
i) se l’ente possa deliberare, in autonomia, la percentuale dei diritti di segreteria da corrispondere al segretario comunale; 
ii) se, considerando che la corresponsione di un compenso al segretario comporta ulteriori costi per l'ente (oneri previdenziali, fiscali et coetera), l’ente stesso possa scorporare tali oneri dalla somma percepita, in modo che quella complessivamente da erogare ai segretari non sia superiore ai diritti ricevuti da parte di terzi. 
La sezione lombarda, con deliberazione n. 34 del 6 febbraio 2014 dopo aver ricordato in materia la decisione assunta dalla Sezione di controllo per la Regione Siciliana (deliberazione del 14 novembre 2014, n. 194), in presenza dell’oggettivo contrasto interpretativo presentatosi sulla questione, ha ritenuto di sottoporre al Presidente della Corte dei conti, ai sensi dell’art. 64 del d.l. 10 ottobre 2012, n. 74, convertito con l. 7 dicembre 2012, n. 213, l’opportunità di rimettere alla Sezione delle Autonomie la seguente questione di massima: “se, ai sensi del recente art. 10, comma 2 bis, del d.l. 24 giugno 2014, n. 90, introdotto in sede di conversione con d.l. 11 agosto 2014, n. 114, gli enti locali siano legittimati, tramite autonomi atti normativi o generali, a determinare la quota del provento annuale percepito in forza di diritti di segreteria da corrispondere, sussistendone i presupposti, ai propri segretari comunali o provinciali, anche laddove l’ammontare di detto provento sia pari o inferiore al massimo erogabile a norma di legge”.
Qui il link alla deliberazione integrale della Corte dei Conti Sez. regionale di controllo per la Lombardia n. 34/2015.

Sui diritti di rogito dopo il DL 90/2014, conv. con L. 114/2014 si vedano i precedenti post:

Fusione dei comuni, un'opportunità di modernizzazione del Paese

Riflettere ed interrogarsi sulla situazione attuale e sul possibile sviluppo delle fusioni dei comuni è ciò che ha condotto ieri mattina rappresentanti delle istituzioni centrali dello Stato e degli enti locali a confrontarsi in una giornata di approfondimento organizzata al Viminale dal ministero dell’Interno. All’incontro, diviso in due sessioni, hanno partecipato il ministro dell’interno Angelino Alfano, il sottosegretario all’Interno Gianpiero Bocci, agli Affari Regionali e alle Autonomie Gianclaudio Bressa, all’Economia e Finanze Paolo Baretta, il vice direttore di ANCI Roberto Pella, il direttore della direzione centrale della Finanza Locale del ministero dell'Interno Giancarlo Verde, rappresentanti dell’ANCI e numerosi sindaci. Gli interventi sono stati moderati da Giancarla Rondinelli giornalista politica di 'Porta a Porta' di Rai Uno.
Qui il link al resoconto della giornata.

Linee di indirizzo per il passaggio alla nuova contabilità delle Regioni e degli Enti locali (Corte dei Conti Sez. Autonomie n. 4/2015)

La Corte dei Conti Sez. Autonomie con deliberazione n. 4 del 24 febbraio 2015 ha approvato le Linee di indirizzo per il passaggio alla nuova contabilità delle Regioni e degli Enti locali (decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”, modificato ed integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126.
In argomento su questo blog:

L'interesse alla funzionalità della Giunta comunale è prevalente rispetto all'obbligo di garantire le pari opportunità (CDS Ord. n. 855/2015)

In un precedente post dal titolo La percentuale di "quote rosa" nelle Giunte comunali prevista dalla legge Delrio ha valore cogente e precettivo (TAR Calabria sent. n. 1, 2, 3 e 4 del 2015) abbiamo dato notizia che il Tribunale amministrativo regionale della Calabria, sede di Catanzaro, aveva annullato i provvedimenti di nomina degli esecutivi dei comuni di Montalto Uffugo, Torano Castello, Rombiolo e Vaccarizzo Albanese, per aver disatteso gli obblighi relativi alle pari opportunità nella composizione delle giunte comunali imposti dalla L. n. 56/2014.

Il Comune di Montalto Uffugo ha impugnato la sentenza innanzi al Consiglio di Stato che in sede cautelare con Ordinanza n. 855 del 24 febbraio 2015 ha sospeso l'esecutività della sentenza di primo grado stante la "necessità di assicurare la continuità dell’attività della Giunta Comunale, che costituisce interesse pubblico prevalente, in questa fase, rispetto a quello azionato dalle controparti".
In altri termini il giudice amministrativo ha ritenuto prevalente, seppure in fase cautelare, l'esigenza di funzionalità dell'organo rispetto a quella di corretta composizione dello stesso.
Sulla parità di genere si vedano su questo blog i precedenti post:

giovedì 26 febbraio 2015

Cantone in Sicilia parla (bene) dei segretari comunali


Notizia tratta dal sito dell'Associazione Vighenzi:
Per «immettere i necessari anticorpi nel nostro sistema Paese malato», ... sono tre i meccanismi da utilizzare: la valorizzazione della Pubblica amministrazione, la trasparenza, e la tutela della probità dei funzionari. «Bisogna valorizzare la parte migliore delle pubbliche amministrazioni e attivare meccanismi di prevenzione dall'interno» perché la lotta alla corruzione deve partire soprattutto dal basso, dagli enti locali, quelli più a diretto contatto con i cittadini e i loro bisogni e richieste, lì dove si annida la maggiore quantità di corruzione. E questo significa che i funzionari devono essere competenti e indipendenti. Per cui meglio i segretari generali, «che garantiscono indipendenza all'attività dei sindaci», piuttosto che i manager, come vorrebbero i comuni del Nord, perché, «essendo legati alle amministrazioni da contratti, perdono la loro autonomia dalla politica». Non solo. Ai sindaci del Distretto del Sud Est Cantone dice che «un segretario generale sa dove si può nascondere il rischio di corruzione, e sa bene quali strumenti e meccanismi utilizzare per rendere più complicata la corruzione». Uno strumento fondamentale in questa battaglia è la rotazione dei funzionari e del personale perché garantisce «imparzialità, indipendenza e trasparenza». «Se in un ufficio c'è qualcuno talmente bravo di cui non si può fare a meno è un ufficio che lavora male». E aggiunge. «Gli imprenditori non si preoccupano tanto della criminalità organizzata, che hanno imparato a conoscere e dalla quale difendersi, quanto dell'eccesso di burocrazia, dei meccanismi della non decisione».
Altro strumento fondamentale per contrastare la corruzione è la trasparenza degli atti amministrativi. La possibilità per tutti i cittadini di leggere in rete, da casa propria, tutti i documenti e i procedimenti delle amministrazioni locali e la possibilità di monitorarli e studiarli. «Quante volte, per esempio, per gli appalti vengono usate procedure di somma urgenza o procedure negoziali» e altre forme dove, al di fuori delle regole di concorrenzialità, spesso si annidano atti illeciti? «La trasparenza, inoltre, assicura un controllo diffuso da parte dei cittadini e sono tanti quelli che giornalmente fanno segnalazioni all'Autorità nazionale anticorruzione».
E ancora è essenziale assicurare che chi riveste cariche pubbliche ne abbia i requisiti «evitando soggetti che hanno condanne passate in giudicato», che ci siano «conflitti di interesse reali o potenziali», che «ricoprano 100 cariche in 100 posti diversi, perché nessuno è superman», e che, «dismesso un ruolo, passino subito dall'altra parte».
E conclude. «La pubblica amministrazione deve diventare una casa di vetro, deve dare il meglio di sé e dare l'esempio».

Approvato dal Senato in via definitiva il DDL di conversione del Milleproroghe (Nota di lettura del Servizio Bilancio)

Con 156 voti favorevoli, 78 contrari e un'astensione, l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando definitivamente il ddl n. 1779, di conversione del decreto-legge n. 192 del 31 dicembre 2014, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative (cosiddetto milleproroghe).

Composto di 15 articoli, il provvedimento dispone proroghe di termini nelle seguenti materie: pubbliche amministrazioni, giustizia amministrativa, sviluppo economico, competenze del Ministero degli interni, beni culturali, istruzione, sanità, infrastrutture e trasporti, ambiente, economia e finanze, interventi emergenziali, regime fiscale per energie da fonti rinnovabili, federazioni sportive nazionali, contratti di affidamento di servizi. La Camera ha introdotto articoli aggiuntivi concernenti: i contratti di solidarietà, la disciplina transitoria per l'abilitazione professionale degli avvocati, il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, la Commissione per l'autorizzazione ambientale integrata.
Le relatrici, sen. Lo Moro (PD) e Chiavaroli (NCD-UDC), hanno precisato che, in ragione del prolungato esame alla Camera e della scadenza ravvicinata del decreto, le Commissioni affari costituzionali e bilancio non hanno potuto approvare proposte di modifica.

Nuova disciplina dei diritti di rogito e problemi di diritto intertemporale (Corte dei Conti Lombardia del. n. 40/2015)

Con delibera n. 40 del 6.02.2015 la Corte dei Conti Sezione di Controllo per la Lombardia risponde a due quesiti del comune  di Cassano Magnago sulla nuova disciplina dei diritti di rogito e sui problemi di diritto intertemporale:
“quesito n° 1) 
quale sia la disciplina applicabile nel periodo dal 25 giugno 2014 al 18 agosto 2014, tenuto conto che la conversione con modificazioni del decreto legge 90/2014, essendo un emendamento di tipo soppressivo, ha determinato la caducazione ex tunc dell'abrogazione dei diritti di rogito del segretario comunale con conseguente ripristino dell'efficacia delle disposizioni previgenti al 18 agosto 2014 "il comune era tenuto a versare al segretario comunale e provinciale il 75% della quota sui diritti di rogito spettante al comune stesso e comunque entro un massimo di un terzo dello stipendio in godimento"; 
quesito n 2)
nel calcolo del limite dello stipendio in godimento , si sceglie la soluzione a) o la soluzione b) ;
a) si suddividono i due periodi dal 1 gennaio 2014 al 18 agosto 2014 e dal 19 agosto al 31 dicembre 2014, si calcola lo stipendio in godimento per ciascun periodo (in proporzione) e, infine, si raffrontano separatamente i diritti di rogito spettanti per ciascun periodo con i rispettivi limiti (1/3 dal 1 gennaio 2014 al 18 agosto 2014 e 1/5 dal 19 agosto al 31 dicembre 2014); 
b) si calcolano i limiti di 1/3 e di 1/5 sugli stipendi conteggiati in proporzione ai corrispondenti periodi (dal I gennaio 2014 al 18 agosto 2014 e dal 19 agosto al 31 dicembre 2014) , si sommano gli importi così ottenuti dal calcolo dei limiti di 1/3 e di 1/5 e, infine, con tale somma si raffrontano i diritti di rogito spettanti per l'intero anno”.
I giudici lombardi dopo aver richiamato e confermato l'interpretazione in merito ai Segretari che hanno diritto a percepire i diritti di rogito resa con del. n. 275/2014 rispondono ai quesiti nei seguenti termini:
la legge di conversione affronta i problemi di diritto intertemporale con la disposizione di cui comma 2 ter citato, “le norme di cui al presente articolo non si applicano per le quote già maturate alla data di entrata in vigore del presente decreto”, In tal modo il legislatore stabilisce il limite prima del quale le norme introdotte dal “presente articolo”, comprensive dei commi 1, 2 e 2 bis, non si applicano. Ne deriva, a contrariis, che le disposizioni del presente articolo, producono effetti a partire dalla data di entrata in vigore del decreto-legge n. 90/2014, 25 giugno 2014. Lo stesso comma 2 ter offre la soluzione anche al secondo quesito dal momento che stabilisce espressamente che “le norme di cui al presente articolo non si applicano per le quote già maturate alla data di entrata in vigore del presente decreto”, con ciò indicando che l’ente locale non deve applicare le norme di cui all’articolo in commento alle quote già maturate. Segnatamente, fino al 24 giugno 2014 era in vigore la disposizione di cui all’art. 41, comma 4, della legge 11 luglio 1980 n. 312, in forza della quale “una quota del provento spettante al comune o alla provincia ai sensi dell'articolo 30, secondo comma, della legge 15 novembre 1973, n. 734, per gli atti di cui ai numeri 1, 2, 3, 4 e 5 della tabella D allegata alla legge 8 giugno 1962, n. 604, è attribuita al segretario comunale e provinciale rogante, in misura pari al 75 per cento e fino ad un massimo di un terzo dello stipendio in godimento”. Nel periodo successivo il Comune applicherà invece – se ne ricorrono le condizioni - quanto disposto con il citato comma 2 bis: “negli enti locali privi di dipendenti con qualifica dirigenziale, e comunque a tutti i segretari comunali che non hanno qualifica dirigenziale, una quota del provento annuale spettante al comune ai sensi dell'articolo 30, secondo comma, della legge 15 novembre 1973, n. 734, come sostituito dal comma 2 del presente articolo, per gli atti di cui ai numeri 1, 2, 3, 4 e 5 della tabella D allegata alla legge 8 giugno 1962, n. 604, e successive modificazioni, è attribuita al segretario comunale rogante, in misura non superiore a un quinto dello stipendio in godimento”. Pertanto il comune dovrà provvedere a calcolare separatamente la quota dei diritti di rogito spettante per le due fasi dell’anno, rispettivamente fino al 24 giugno e a partire dal 25 giugno, sulla base delle rispettive regole di quantificazione e di rispetto dei parametri stipendiali (1/3 e 1/5 dello stipendio).
Sui diritti di rogito dopo il DL 90/2014, conv. con L. 114/2014 si vedano i precedenti post:

Vincitori di concorso, precari, dipendenti delle province: quali le priorità 2015?

Com’è noto, la legge di stabilità 2015 (L. n. 190 del 23 dicembre 2014, n. 190 recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato) ai commi 421 e seguenti dell’articolo unico ha previsto la riduzione delle dotazioni organiche delle città metropolitane e delle province delle regioni a statuto ordinario. Il personale in esubero rispetto alle nuove rideterminazioni è destinato ad essere ricollocato in altre pubbliche amministrazioni tramite l’istituto della mobilità secondo le previsioni di cui ai comma 424 e 425.
In particolare, il comma 424 prevede, per le regioni e gli enti locali, la destinazione delle risorse per le assunzioni a tempo indeterminato per il biennio 2015-2016:
- all’immissione in ruolo dei vincitori di concorso pubblico collocati in graduatorie vigenti o, comunque, approvate al 1 gennaio 2015;
- alla ricollocazione nei propri ruoli delle unità soprannumerarie destinatarie dei processi di mobilità.
Nell'articolo di Palmaccio Alessandro pubblicato sulla rivista on line diritto.it dal titolo Vincitori di concorso, precari, dipendenti delle province: quali le priorità 2015? si analizzano appunto le priorità attuali tra le varie forme di assunzioni.
Queste le conclusioni cui giunge l'autore nell'articolo:
In conclusione è possibile affermare che, per gli anni 2015 e 2016, le assunzioni o i trasferimenti presso la pubblica amministrazione di personale, anche di categoria dirigenziale, dovranno avvenire secondo le priorità di seguito indicate:
1) Vincitori di concorso (nei limiti della percentuale di turn-over consentita);
2) Personale eccedentario di città metropolitane e province a seguito del riordino delle funzioni di cui alla  legge n. 56/2014 (nei limiti della percentuale residua fino alla completa copertura del turn-over);
3) Personale in corso di stabilizzazione a domanda (solo per il personale a tempo determinato di categoria non dirigenziale dipendente o ex dipendente di regioni e comuni e nei limiti di budget relativi ad anni precedenti al 2015);
4) Idonei di concorso solo in caso di assunzioni di personale infungibile.
Sulla legge di stabilità su questo blog si vedano:

On-line il numero di gennaio-febbraio di Pubblic@mente

Sul sito Logos PA è on-line il numero di gennaio-febbraio di Pubblic@mente, il Mensile di informazione per gli EELL curato dalla Fondazione.

In questo numero:
Assunzioni 2015. Essere o non essere, di R. Mastrofini
Il Codice etico di Logos PA, di C. Burgio
Il comando tra obbligo delle gestioni associate ed il "congelamento" delle assunzioni, di R. Mastrofini
Civic crowdfunding, un'innovativa opportunità per le Pubbliche Amministrazioni local, di F. Crovetti
Split Payment. Il nuovo meccanismo dell'assolvimento dell'IVA, di M. Carpentieri
Brevi note sul riaccertamento straordinari, di R. Mastrofini
La proroga delle gestioni associate dei comuni. Ancora un'occasione persa, di M. Fieramonti

martedì 24 febbraio 2015

Il Ministro Madia: entro l'estate auspichiamo l'approvazione della legge delega di riorganizzazione PA... ma già stiamo lavorando sui decreti delegati!

Milano, (askanews) - "Entro l'estate contiamo di approvare la legge delega" per la riforma della pubblica amministrazione. A dirlo è il ministro Marianna Madia, a margine di un convegno in Bocconi a Milano proprio sulla pubblica amministrazione. Il ministro ha poi aggiunto che "immediatamente dopo (l'approvazione, ndr) porteremo in Consiglio dei ministri i decreti legislativi".

Nessun rallentamento, dunque, sul percorso di riforma della P.A.: "Ci sono dei tempi parlamentari - ha spiegato il ministro - ma la riforma è tutt'altro che arenata anche perché stiamo andando già molto avanti coi decreti legislativi, cioè mentre va avanti il percorso parlamentare sulla legge delega lavoriamo ai decreti legislativi".
Riportata la notizia, sia consentito un modestissimo commento.
In Senato, dove si sta esaminando il DDL di riorganizzazione della PA (AS 1577), i Senatori non possono andare avanti con i lavori in attesa della relazione da parte della Ragioneria Generale dello Stato sugli emendamenti presentati dal relatore Pagliari. Il Viceministro Morando ha precisato, nella seduta della Commissione Bilancio del 19 febbraio 2015, che la Ragioneria non è in grado di elaborare la relazione perché da 2 settimane attende dalla Funzione pubblica i necessari elementi di valutazione. Scopriamo oggi dal Ministro che al Dicastero della Funzione Pubblica sono impegnati a redigere i testi dei decreti delegati, piuttosto che provvedere a fornire le necessarie informazioni al Parlamento che deve approvare il DDL e conferire la delega. 
Grande rispetto per il Parlamento e per i parlamentari! 
In argomento si veda anche il precedente post Renzi: non mi faccio fermare, ma sulla PA volevo correre di più.

Circolare ANCI Lombardia su un nuovo caos: Decreto che regolamento il nuovo ISEE bocciato dal TAR Lazio

Il TAR del Lazio, con sentenze n. 2454, 2458 e 2459 depositate l’11/2/2015, ha parzialmente accolto i ricorsi presentati da alcune Associazioni e persone disabili relativamente al D.p.c.m. 159/2013 che regolamenta il nuovo ISEE, entrato in vigore all'inizio di quest'anno.
La Corte ha respinto la gran parte delle richieste dei ricorrenti ma ha dato loro ragione su due punti, che vanno così ad incidere sulle modalità di calcolo dell’indicatore reddituale per i nuclei con persone disabili.
Il primo riguarda l’illegittimità dell’art. 4, c. 2, lett. f) del Decreto suddetto che computa tra i redditi presi in considerazione dall’ISEE anche i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, incluse carte di debito, a qualunque titolo percepiti da Amministrazioni pubbliche, ricomprendendo anche indennità finalizzate a fornire al disabile risorse occorrenti per sostenere le maggiori spese in ragione della propria disabilità, come ad es. l’indennità di accompagnamento.
Secondo la sentenza del TAR tali trattamenti non possono essere considerati nel reddito disponibile poiché si tratta di emolumenti riconosciuti a titolo compensativo e/o risarcitorio a favore delle situazioni di “disabilità”. Vengono citati a riguardo: le indennità di accompagnamento, le pensioni INPS alle persone che versano in stato di disabilità e bisogno economico, gli indennizzi da danno biologico invalidante, di carattere risarcitorio, gli assegni mensili da indennizzo. Si specifica inoltre che anche altre somme della stessa natura non possono essere considerate reddito disponibile e pertanto non vanno incluse nel calcolo dell’indicatore.
Al contempo, però, va precisato che la dichiarazione di illegittimità annullerebbe anche le detrazioni per collaboratori domestici e addetti all’assistenza personale, previste per le persone non autosufficienti ed inserite per compensare proprio le suddette prestazioni.
Il secondo punto su cui è intervenuto il TAR riguarda il Decreto nella parte in cui prevede un incremento delle franchigie forfettarie per i soli disabili minorenni (art.4 c.4 lett. d n.1) 2) 3). Questa previsione è stata annullata perché, secondo la Corte, non si riscontra al compimento della maggiore età un minor esborso correlato alla disabilità. A questo riguardo, ma solo nelle motivazioni e non nel dispositivo, la Corte censura anche il fatto che al contrario sia possibile soltanto per i disabili maggiorenni ottenere un vantaggio ricorrendo ad un ISEE ridotto (ISEE personale o del solo coniuge).
Appare evidente la rilevanza che queste pronunce hanno sulla già complessa applicazione del nuovo ISEE, essendo da subito esecutive.
Cosa succede ora?
Le Sentenze del TAR Lazio sono immediatamente applicative ma difficilmente saranno operative perlomeno nell'immediato. Certamente le DSU (ISEE) rilasciate dal 12 febbraio 2015 senza rispettare le due Sentenze sono formalmente illecite. 
Di fatto, però, il Ministero potrebbe non applicare subito gli esiti delle sentenze, ossia potrebbe sospenderne l’applicazione in attesa del ricorso presso il Consiglio di Stato, pur sapendo che alcuni cittadini possono legittimamente presentare ulteriore ricorsi.
Si deve, tra l'altro, ricordare che il rilascio delle Dichiarazioni Sostitutive Uniche è effettuato tramite il sistema informatico dell’INPS a cui hanno accesso i singoli cittadini con proprio PIN o i CAF autorizzati. Se INPS non modifica il sistema informatico, le DSU rilasciate continueranno ad essere irregolari, ma sono anche le uniche possibili da elaborare.
Il sistema informatico dell'Inps, infatti, è basato sulle indicazioni di Ministero del Lavoro e del Ministero dell’Economia (Decreto del dicembre 2014 che approva i modelli) e fintantoché non ha indicazioni operative formali, INPS non modifica il suo software e le relative istruzioni. Da ciò derivano confusioni procedurali di notevole entità.
Al momento né Ministero del Lavoro né INPS si sono pronunciati per sanare la situazione di gravissimo dissesto operativo causato dalle Sentenze.
Anci Lombardia segue con attenzione tutti i passaggi che si stanno sviluppando e prontamente garantirà la migliore informazione possibile ai Comuni, soprattutto al fine di garantire adeguate modalità operative.
Per il giorno 5 marzo 2015 è stata convocata la Commissione Nazionale Welfare con all'ordine del giorno la tematica relativa all'ISEE: vi daremo riscontro delle decisioni che verranno assunte.
Cogliamo l'occasione per esprimere grande preoccupazione riguardo all'incertezza normativa che si va sviluppando, che temiamo vada ulteriormente a gravare sulle finanza dei comuni e conseguentemente sull'intera tenuta del sistema del welfare municipale.
Cordiali saluti
Graziano Pirotta
Presidente Dipartimento Welfare Immigrazione
Sanità e Disabilità

Nota dell’area Welfare dell’Anci su norme e risorse destinate al sociale contenute nella Legge di stabilità

L'ANCI ha pubblicato la nota dell’area Welfare in cui vengono riassunte le norme e le risorse destinate al sociale contenute nella Legge di stabilità.

Sulla legge di stabilità su questo blog si vedano:

lunedì 23 febbraio 2015

“Gestione del Bilancio 2015: note per la redazione e la gestione” edito da Legautonomie Toscana

La collega Federica Sementilli segnala che è uscito, edito da Legautonomie Toscana, il libro di Sergio Marzari sulla “Gestione del Bilancio 2015: note per la redazione e la gestione”.

Il libro si può ottenere gratuitamente inviando una mail a: info@legautonomie.toscana.it o scaricando direttamente il file pdf.
Qui il link al libro di S. Marzari sulla “Gestione del Bilancio 2015: note per la redazione e la gestione”.

Risoluzione unilaterale e trattenimento in servizio

Gli enti, sulla base di criteri che si devono dare preventivamente, possono risolvere il rapporto di lavoro con i propri dipendenti che hanno raggiunto 62 anni di età ed hanno maturato almeno 41 anni e 6 mesi di anzianità contributiva. Divieto di trattenere in servizio i dipendenti ed i dirigenti, salvo che non abbiano maturato i 20 anni minimi di anzianità contributiva e che possano arrivare a tale risultato entro i 70 anni di età. Sono queste le principali indicazioni contenute nella circolare del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione n. 2 del 19 febbraio “Soppressione del trattenimento in servizio e modifica della disciplina della risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro – Interpretazione e applicazione dell’articolo 1 del DL n. 90/2014 convertito con modificazioni dalla legge 114/2014”.

Il Dossier del Servizio Studi del Senato sul DDL di conversione del DL 192/2014 (cd Milleproroghe)

Nel precedente post Il DDL di conversione del Milleproroghe arriva in Senato: le novità abbiamo dato notizia che il testo del DDL è passato all'esame del Senato, dove ha assunto il n. 1779 (qui il testo definitivo trasmesso dalla Camera dei Deputati).

In calendario previsto già per martedì l'esame in aula (Scade il 1° marzo).
Pubblicato ora sul sito del Senato il Dossier del Servizio Studi
sull’A.S. n. 1779 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 31 dicembre 2014, n. 192, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative".
Qui il link al Dossier del Servizio studi del Senato n. 198 sul DDL di conversione del Milleproroghe.
Si ricorda che il testo approvato dalla Camera dei Deputati prevede, di particolare interesse per gli enti locali il rinvio dei termini per le gestioni associate al 31 dicembre 2015 e la proroga per le centrali uniche di committenza al 1° settembre 2015.
Vedi anche il successivo post In Gazzetta la Legge n. 11 del 27 febbraio 2015 di conversione del DL 192/2014 (cd Milleproroghe).
In argomento su questo blog si vedano anche:

I diritti di rogito dei segretari

Si manifestano forti contrasti tra le sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti sull’applicazione delle regole dettate dal DL n. 90/2014 in materia di diritti di rogito dei segretari comunali e provinciali. Si può dire consolidato che essi non possono essere erogati nei comuni in cui vi sono dirigenti; si discute se essi possano essere erogati ai segretari che hanno il trattamento economico equiparato ai dirigenti nei comuni che sono sprovvisti di tale figura. Si discute inoltre quale sia, fermo restando il tetto individuale del 20% del trattamento economico annuo, la misura dei compensi che possono essere percepiti sui singoli atti. E’ consolidato che ai rogiti effettuati fino alla data di entrata in vigore del DL, quindi fino al 24 giugno, si applichino le regole precedentemente in vigore, a prescindere dalla effettiva liquidazione.
Comincia così l'articolo di Arturo Bianco dal titolo I diritti di rogito dei segretari, in cui l'autore analizza le decisioni contrastanti delle Sezioni regionali della Corte dei Conti: da una parte Lombardia e Sicilia e dall'altra Lazio.

Fatturazione elettronica: webinar gratuito il 27 febbraio

In attesa della scadenza del 31 marzo relativa alla fatturazione elettronica, FORUM PA, l'Osservatorio Fatturazione Elettronica e Demetarializzazione del Politecnico di Milano e Digital&Law Department dello Studio Legale Lisi propongono venerdì 27 febbraio ore 12.30 un webinar dedicato a questo particolare passaggio. Una vera e propria "rivoluzione digitale" in grado di generare incredibili vantaggi per tutto il sistema pubblico.
seminario on line 27 febbraio 2015
dalle ore 12.30 alle ore 13.30 
Tante le opportunità da cogliere: dal risparmio, alla possibilità di liberare in un colpo solo un patrimonio informativo che sino ad oggi era nascosto tra le risme di carta o tra le voci di bilancio, fino all’incredibile opportunità che si apre per il mercato IT.
Il webinar si rivolge ad amministratori pubblici, funzionari e dipendenti della pubblica amministrazione che si occupano concretamente di fatturazione elettronica, manager, professionisti e rappresentanti del mondo imprenditoriale.
Interventi:
Gianni Dominici - Direttore Generale FORUM PA
Introduce e modera
Paolo Catti - Resp. Ricerca Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione Politecnico di Milano
Fatturazione Elettronica verso la PA: ennesimo adempimento o irripetibile opportunità?
Andrea Lisi - Coordinatore del Digital&Law Department dello Studio Legale Lisi e Presidente ANORC
Fatturazione Elettronica: il lato buono della legge
Gerardo De Caro - Business processes Analyst dell'Agenzia delle Entrate
Le regole e il funzionamento del Sistema di Interscambio
Q&A – Domande dai partecipanti​
La partecipazione all'evento è gratuita. 

Renzi: non mi faccio fermare, ma sulla PA volevo correre di più

Il DDL di riorganizzazione della PA (AS 1577) è per il momento ancora in Commissione Affari Costituzionali del Senato, che ricordiamo ha sospeso l'esame in attesa del parere della Commissione Bilancio, che a sua volta ha rinviato la valutazione degli emendamenti in attesa della relazione del governo sugli emendamenti del Relatore Pagliari da parte della Ragioneria Generale dello Stato, che non può fornire la relazione in attesa di ricevere indicazioni dai Dicasteri competenti.

In questo contesto, il Premier Renzi in un'intervista pubblicata venerdì scorso dal Sole24ore ha affermato che sull DDL di riorganizzazione della PA avrebbe voluto correre di più. Su questo si vede ci sono molte resistenze.
Nel frattempo sul sito del Senato sono stati ripubblicati in forma più organica i subemendamenti agli emendamenti del relatore (ancora in bozza non corretta). Su tali subemendamenti, per ciò che interessa i segretari comunali, si veda il precedente post Prove di riforma per i segretari comunali - Verso il «dirigente apicale» in tutti gli enti.

Niente incentivi ai tecnici senza regolamento (Corte dei Conti Sez. Lombardia n. 247/2014)

L'Associazione Vighenzi sul proprio sito ha pubblicato un articolo di Arturo Bianco dal titolo Niente incentivi ai tecnici senza regolamento di commento alla deliberazione della Corte dei Conti, sezione di controllo per la Lombardia, n. 247/2014.
La Sezione lombarda è stata investita dal Sindaco del Comune di Settala di un’istanza di parere avente ad oggetto i compensi incentivanti previsti dall’art. 92, comma 5, oggi art. 93, commi 7 bis e seguenti, del d.lgs. n. 163/2006, con la quale è stato chiesto di conoscere, nell’ipotesi in cui l'attività di progettazione di un’opera/lavoro pubblico venga affidata e svolta da un professionista esterno all’Ente, se sia corretto riconoscere al dipendente comunale interno, nominato RUP, in ragione delle particolari responsabilità cui è soggetto (identiche sia nei casi di progettazione interna che esterna), il compenso incentivante in argomento. La nuova disciplina si pone in sostanziale prosecuzione della precedente, prevedendo esplicitamente che beneficiari dei compensi in discorso possano essere i dipendenti interni incaricati delle funzioni di responsabile del procedimento, della redazione del progetto, del piano della sicurezza, della direzione dei lavori, del collaudo, nonché i loro collaboratori. La norma non richiede, ai fini della legittima erogazione, il necessario espletamento interno di una o più attività, purché il nuovo regolamento interno, assunto previa contrattazione decentrata, ripartisca gli incentivi in maniera conforme alle responsabilità attribuite e devolva in economia la quota relativa agli incarichi conferiti a professionisti esterni.
Qui il link all'articolo integrale di A. Bianco Niente incentivi ai tecnici senza regolamento.
In argomento su questo blog si vedano anche i precedenti post:

domenica 22 febbraio 2015

Il DDL di conversione del Milleproroghe arriva in Senato: le novità

L'Assemblea della Camera ha approvato il decreto-legge "proroga termini" (DL 192/2014) di cui le Commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio hanno concluso l'esame in sede referente il 17 febbraio scorso. Il decreto-legge si compone di 15 articoli che dispongono la proroga di termini relativi a una pluralità di materie. Agli articoli del decreto-legge sono stati aggiunti, nel corso dell'esame in sede referente, 5 nuovi articoli e 73 commi.

Sul sito della Camera, tra i Temi dell'attività parlamentare, un approfondimento sul DL 192/2014, con le modifiche apportate in sede di approvazione a Montecitorio, con informazioni aggiornate a venerdì, 20 febbraio 2015.

Il testo passa ora all'esame del Senato, dove ha assunto il n. 1779 (qui il testo definitivo trasmesso dalla Camera dei Deputati).
In calendario previsto già per martedì l'esame in aula (Scade il 1° marzo).
Il testo approvato dalla Camera dei Deputati prevede, di particolare interesse per gli enti locali il rinvio dei termini per le gestioni associate al 31 dicembre 2015 e la proroga per le centrali uniche di committenza al 1° settembre 2015.
Vedi anche il successivo post In Gazzetta la Legge n. 11 del 27 febbraio 2015 di conversione del DL 192/2014 (cd Milleproroghe).
In argomento su questo blog si vedano anche:

Centrali uniche di committenza: disponibili le slides e la registrazione del primo webinar ANCI-IFEL

In un precedente post abbiamo dato notizia dell'avvio di un ciclo di webinar (corsi gratuiti on- line) in materia di Centrali Uniche di Committenza e Acquisti centralizzati, organizzato in collaborazione tra ANCI e l’IFEL.

Il primo seminario on-line, dedicato al procedimento di costituzione delle centrali uniche di committenza, si è tenuto mercoledì 18 febbraio. Relatore il Dr. Gianpiero Fortunato, Funzionario del Comune di Salerno e Consulente giuridico in materia di appalti pubblici e concessioni.
Sul sito ANCI è stata pubblicata la registrazione della giornata formativa.
Pubblicate, inoltre, le slides dell’intervento di Gianpiero Fortunato.
Si rammenta che in sede di conversione del DL 192/2014 (cd milleproroghe) è stato prorogato al 1 settembre l'obbligo di ricorso alle centrali uniche di committenza per i comuni non capoluogo.
Vedi anche il successivo post In Gazzetta la Legge n. 11 del 27 febbraio 2015 di conversione del DL 192/2014 (cd Milleproroghe).

Circolare n. 2/2015 della Funzione pubblica su soppressione del trattenimento in servizio e modifica della disciplina della risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro

Firmata dal Ministro Madia la circolare in materia di Soppressione del trattenimento in servizio e modifica della disciplina della risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro - Interpretazione ed applicazione dell'articolo 1 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114. 

Qui il link alla circolare del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, in attesa di registrazione da parte della Corte dei Conti.
In argomento si vedano gli articoli di stampa: