L’Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali apprende con sorpresa che, nell’ambito del documento “Liberiamo i Sindaci”, l’Anci avanza, tra l’altro, una proposta in materia di riforma della dirigenza apicale degli enti di maggiore dimensione che sembra tesa esclusivamente a lasciare mano libera ai Sindaci nella nomina del loro dirigente anche al chiaro prezzo di diminuire il livello di professionalità rispetto a quello richiesto oggi dall’ordinamento.
Ci si riferisce in particolare all’art. 13 della proposta di disegno di legge contenuta nel documento “Liberiamo i Sindaci”, e che nella relativa relazione è motivata con la finalità di “fornire ai Sindaci di Comuni Capoluogo e Città Metropolitane la possibilità di superare l’attuale dualismo tra segretari e direttori generali, semplificando in tal modo l’organizzazione di strutture burocratiche complesse, anche in un’ottica di riduzione dei costi del personale”.