In un precedente post avevamo annunciato che il 2 ottobre si sarebbe svolta a Torino una giornata di studio sul tema: “Riforma della Pubblica Amministrazione e ruolo del Segretario Comunale: Abolizione o Revisione del ruolo”.
Questo il resoconto della giornata di studio.
RIVEDERE IL RUOLO DEI SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI, MA NON ABOLIRE UNA FIGURA CHE ASSICURA LA CONTINUITÀ' AMMINISTRATIVA E GESTIONALE
Abolire del tutto o rivedere la figura del Segretario comunale e del Segretario provinciale? Se ne è discusso oggi nella Sala Consiglieri di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Provincia di Torino, nel corso di un convegno organizzato dall'UNSCP, l'Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali. "Riforma della Pubblica Amministrazione e ruolo del Segretario Comunale e Provinciale: abolizione o revisione del ruolo" era il titolo dell'incontro, convocato per approfondire la tematica della riforma della pubblica amministrazione delineata nel Disegno di Legge 1557, con particolare attenzione al ruolo del Segretario Comunale. Il DdL 1557 risponde all'esigenza di riformare la pubblica amministrazione, ma pone importanti interrogativi sul nuovo assetto dei ruoli di vertice degli Enti Locali; quei ruoli che, prima e più di altri, dovrebbero tradurre in prassi e comportamenti concreti il nuovo assetto della pubblica amministrazione, all'insegna dei criteri di efficienza, legalità e trasparenza.
L'UNSCP intende proporre alcuni emendamenti migliorativi al testo attualmente all'esame delle competenti Commissioni parlamentari, riaffermando che, da oltre centocinquan'anni i Segretari comunali svolgono la funzione unitaria di vertice amministrativo delle amministrazioni locali, punto essenziale di snodo e di raccordo tra gli organi politici e quelli burocratici. La prevista cancellazione del ruolo, a giudizio dell'UNSCP, potrebbe avere effetti molto negativi sul funzionamento della macchina amministrativa. E' invece auspicabile che il riordino della macchina amministrativa degli Enti locali valorizzi l'esperienza e la professionalità dei Segretari, delineando una figura apicale di coordinamento e controllo, in grado di garantire sia l'efficienza e tempestività che la correttezza e legalità dell'azione amministrativa.
ESPERTI, PARLAMENTARI E AMMINISTRATORI CONCORDI NEL DIFENDERE LA PROFESSIONALITA' DEI SEGRETARI
L'apertura dei lavori odierni è stata affidata al Segretario Generale e Direttore Generale della Provincia di Torino Giuseppe Formichella. I lavori stessi sono stati presiduti da Andrea Matarazzo, Presidente del Consiglio Nazionale dell'UNSCP e Segretario Generale del Comune di Imperia. L'Assessore al Bilancio, Relazioni internazionali, Cultura e Patrimonio della Provincia di Torino Marco D'Acri ha sottolineato come l'ansia di riformare a tutti i costi e velocemente (dopo troppi anni di inerzia legislativa) il sistema delle autonomie locali potrebbe condurre il legislatore a commettere gravi errori, come appunto la soppressione del ruolo dei Segretari, figure la cui competenza e professionalità è tanto più indispensabile in una fase di riordino della macchina amministrativa. La presentazione generale della tematica in discussione è stata affidata a Gianfranco Cotugno, Segretario Generale del Comune di Biella e Segretario regionale dell'UNSCP. Franca Biglio, Presidente dell'Associazione Nazionale Piccoli Comuni e Sindaco di Marsaglia, ha portato la sua esperienza di amministratrice locale, testimoniando l'insostituibilità del ruolo e della competenza del Segretario, soprattutto nei piccoli Comuni, sempre alle prese con la scarsità di risorse finanziarie ed umane, con tagli dei trasferimenti statali e con un'evoluzione della normativa sulla pubblica amministrazione continua e difficile da seguire ed interpretare. Analoghi concetti sono stati espressi dal Sindaco di Cavagnolo Mario Corsato, a testimonianza del legame di fiducia con gli amministratori comunali venutosi a creare da quando i Sindaci sono eletti direttamente e hanno voce in capitolo nella scelta del Segretario. Leonardo Falduto, professore associato di economia aziendale, già Direttore Generale del Comune di Savona, ha svolto un'analisi sulle incombenze relative al controllo di gestione che i Segretari dei Comuni e delle Province si sono accollati negli ultimi anni. Il modello dirigenziale verso cui la professione del Segretario comunale può e deve andare è quello di una figura che abbina le doti manageriali con le competenze giuridico-amministrative, svolgendo anche un ruolo importante per la formazione continua dei funzionari. Sergio Foà, professore associato di Diritto amministrativo, ha ribadito che solo una figura apicale di questo tipo sarà in grado in futuro di assicurare la stabilità e la continuità nell'amministrazione e gestione egli Enti locali. Alfredo Ricciardi, Segretario Nazionale dell'UNSCP e Segretario Generale del Comune di Novate Milanese, ha sostenuto che l'abolizione dei Segretari comunali e provinciali non avrebbe ricadute positive sui bilanci pubblici. L'UNSCP ritiene che il controllo della legalità e della correttezza amministrativa debba continuare ad essere garantito da una figura che opera al vertice delle amministrazioni locali, con un ruolo ben distinto da quelli politici. Maurizio Fogagnolo, avvocato e collaboratore de "Il Sole 24Ore", ha espresso analoghi concetti, sottolineando che il ruolo dei Segretati è anche quello di tutelare i diritti degli utenti dei servizi pubblici erogati dai Comuni e dalle Province. La senatrice Magda Zanoni (già Vice Sindaco di Pinerolo), l'onorevole Giovanni Monchiero (già Direttore Generale di ASL e Segretario del CORECO) e l'Assessore regionale all'Istruzione ed ex Sindaco di Casalborgone Gianna Pentenero hanno portato la loro testimonianza sull'irrinunciabilità del ruolo del Segretari, auspicando che il DdL 1557 sia opportunamente emendato.
Alcune immagini della giornata, inviateci da Luca Costantini.
Giuseppe Formichella ed Andrea Matarazzo
L'intervento di Alfredo Ricciardi
L'intervento di Giovanna Pentenero
I partecipanti alla giornata di studio
L'intervento di Marco D'Acri
L'intervento di Franca Biglio
L'intervento di Sergio Foà