No War - Palazzo Savelli sede del Comune di Rocca Priora (Roma)

No War - Palazzo Savelli sede del Comune di Rocca Priora (Roma)
No War - Palazzo Savelli sede del Comune di Rocca Priora (Roma)

venerdì 23 gennaio 2015

Il Consiglio dei Ministri straordinario di oggi 23.01 ha disciplinato l'annosa questione dell'IMU agricola anche per l'anno 2014

Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi venerdì 23 gennaio alle ore 15.40 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pietro Carlo Padoan. Segretario il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Delrio.
IMU TERRENI MONTANI
Misure urgenti in materia di esenzione IMU (decreto legge)
Il Consiglio ha approvato su proposta del Presidente, Matteo Renzi, e dei Ministri dell’Economia e delle Finanze, Pietro Carlo Padoan, e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, il decreto legge contenente misure urgenti in materia di esenzione IMU che va a ridefinire i parametri precedentemente fissati, ampliandone la platea.
Il testo prevede che a decorrere dall’anno in corso, 2015, l’esenzione dall’imposta municipale propria (IMU) si applica:
  • ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, ubicati nei Comuni classificati come totalmente montani, come riportato dall’elenco dei Comuni italiani predisposto dall’Istat;
  • ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, di cui all’articolo 1 del decreto legislativo del 29 marzo 2004 n. 99, iscritti nella previdenza agricola, ubicati nei Comuni classificati come parzialmente montani, come riportato dall’elenco dei Comuni italiani predisposto dall’Istat.

Tali criteri si applicano anche all’anno di imposta 2014. Per l’anno 2014 non è comunque dovuta l’Imu per quei terreni che erano esenti in virtù del decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con i Ministri delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, e dell’Interno, del 28 novembre 2014 e che invece risultano imponibili per effetto dell’applicazione dei criteri sopra elencati. I contribuenti, che non rientrano nei parametri per l’esenzione, verseranno l’imposta entro il 10 febbraio 2015.
Il Consiglio è terminato alle ore 16.00.

Associazionismo obbligatorio delle funzioni fondamentali... ma quali sono?

Il 31 dicembre 2014 è scaduto il termine previsto dalla vigente normativa per la gestione associata delle funzioni fondamentali nei Comuni fino a 5mila abitanti (3mila negli enti che appartengono a Comunità montane), previsti dal lontano 2010 ma più volte modificati e prorogati.
Abbiamo avuto modo di segnalare in precedenza come l'obbligo di gestione associato sia stato in più occasioni criticato dal mondo delle autonomie, che anche qualche giorno fa hanno ribadito la richiesta di un ripensamento dell'intera disciplina
Il Ministero dell'interno, Dipartimento degli Affari Interni e Territoriali, con nota prot. n. 323 ha in data 12 gennaio invitato le prefetture ad avviare la procedura normativa volta al commissariamento degli enti inadempienti,  procedura che richiede prima una diffida, con un termine «adeguatamente ponderato», e successivamente, in caso di persistenza dell'inadempimento all'obbligo, il commissariamento.
Nella Conferenza Unificata di ieri Viminale e Anci hanno condiviso la necessità di collaborazione nel percorso di attuazione della normativa, registrando "positivamente un’ipotesi di differimento dei termini attualmente previsti".
Un gruppo di colleghi, che fanno parte di un Tavolo di lavoro istituito presso la Prefettura di Brescia sulle gestioni associate,  hanno provato ad individuare le funzioni fondamentali da associare per essere in regola con l'obbligo normativo.
Sul sito dell'Associazione Vighenzi  è pubblicato lo studio del citato Tavolo di lavoro volto ad individuare il contenuto delle funzioni fondamentali dei comuni, ai sensi dell’art.117, secondo comma lettera p) della Costituzione, stabilite dal legislatore con l’art. 19 del d.l. 95/2012 convertito in legge 125/2012, che ha modificato l’art. 14 del d.l. 78/2010 convertito in legge n. 122/2010.
Qui il link allo studio del Tavolo di lavoro istituito presso la Prefettura di Brescia sulle gestioni associate volto ad individuare le funzioni fondamentali.  
In argomento i veda anche il precedente post Gestioni associate - Viminale e Anci, condivisa necessità collaborazione nel percorso attuazione.

Decreto del Presidente del TAR Lazio n. 126/2015: la sospensiva che congela l'IMU agricola fino al 4 febbraio

Il Consiglio dei Ministri di ieri che doveva decidere in merito al caos sull'IMU agricola è stato rinviato a mercoledì prossimo, ossia successivamente alla scadenza per il pagamento dell'IMU sui terreni non più montani a seguito del 26 gennaio.

Nella giornata di ieri il Sole24Ore ha evidenziato come, anche senza la mancata conferma della sospensiva nell'udienza del 21 gennaio da parte del TAR, l'obbligo di pagamento rimaneva sospeso a causa di un provvedimento analogo del TAR Lazio che però aveva scadenza il 4 febbraio.
Riportiamo qui il Decreto del Presidente del TAR Lazio n. 126/2015 che sospende il Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze fino al 4 febbraio.
Si vedano su questo blog i precedenti post:

giovedì 22 gennaio 2015

Gestioni associate - Viminale e Anci, condivisa necessità collaborazione nel percorso attuazione

Nel corso dell’odierna seduta della Conferenza Stato-città è stata resa, da parte del Ministero dell’Interno, un’ampia informativa in ordine all’obbligo dei piccoli comuni di gestire in forma associata le funzioni fondamentali, già oggetto della circolare del 12 gennaio 2015. 

Nell’ottica della più proficua e leale collaborazione interistituzionale e del necessario supporto che i Prefetti forniranno ai comuni, è stata condivisa la necessità che il percorso di costituzione dei modelli di governance locale trovi la sede naturale di verifica e confronto nella Conferenza provinciale permanente, con il necessario contributo delle rappresentanza territoriali di Anci. Ciò con l’obiettivo di registrare ogni criticità, anche di natura interpretativa, che emergerà nelle singole realtà locali.

Gli esiti della verifica e del confronto che si svilupperanno saranno comunicati dai Prefetti al Ministero dell’Interno che procederà via via a sottoporli alla Conferenza Stato-città, come già anticipato nell’informativa.
Nell’accompagnare il percorso dei processi associativi, l’odierna Conferenza Stato-città ha registrato positivamente un’ipotesi di differimento dei termini attualmente previsti.
Fonte: ANCI.
Per approfondimenti si veda su questo blog la sezione Gestioni associate (con 41 documenti correlati).
In argomento si veda anche il successivo post Associazionismo obbligatorio delle funzioni fondamentali... ma quali sono?

Imu terreni agricoli: il TAR fissa l'udienza di merito al 17 giugno. Il 26 i contribuenti devono pagare?

Un grosso pasticcio la vicenda sull'esenzione IMU sui terreni agricoli, complicata anche dai provvedimenti giudiziali.

Con ordinanza del 22 gennaio il TAR Lazio ha espressamente stabilito che "..Considerato che le esigenze della parte ricorrente appaiono adeguatamente tutelabili con la sollecita definizione del giudizio nel merito. PQM Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, Sezione Seconda, fissa l'udienza pubblica del 17 giugno 2015 per la trattazione del merito della controversia".
La confusione regna sovrana e la domanda è sempre la stessa "il 26 gennaio si deve pagare?"
È possibile dare una risposta solo approfondendo i vari provvedimenti giudiziali emessi dal TAR in questi giorni.
Infatti, oltre al giudizio incardinato dalle ANCI Regionali, anche i Comuni si sono mobilitati ed in particolare in un giudizio è stato emesso dallo stesso Presidente della Seconda Sezione un decreto di sospensione dell'efficacia del decreto IMU fino all'udienza del 4 febbraio 2015.
Sebbene nel decreto ci sia un errore relativo all'anno (c'è scritto infatti che l'udienza è fissata al 4 febbraio 2014) resta da approfondire se tale sospensione possa esplicare i suoi effetti erga omnes avendo il magistrato sospeso un atto generale ed abbia rinviato espressamente anche ai precedenti decreti adottati in fattispecie identica.
Di seguito il testo dell'ordinanza del 22 gennaio 2015:
"R E P U B B L I C A I T A L I A N A
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Seconda)
ha pronunciato la presente
ORDINANZA
sul ricorso numero di registro generale 16229 del 2014, proposto....
per l'annullamento
- del decreto interministeriale del 28.11.14 avente ad oggetto "esenzione dall'imu prevista per i terreni agricoli ai sensi dell'art. 7 co. 1 lett. h) del decreto legislativo n. 504/92"; 
- di ogni altro atto presupposto, connesso e/consequenziale;
Visti il ricorso e i relativi allegati; 
Visto l'atto di costituzione in giudizio dell'Avvocatura Generale dello Stato; 
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 21 gennaio 2015 il dott. Roberto Caponigro e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Considerato che le esigenze della parte ricorrente appaiono adeguatamente tutelabili con la sollecita definizione del giudizio nel merito.
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, Sezione Seconda, fissa l'udienza pubblica del 17 giugno 2015 per la trattazione del merito della controversia.
Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 21 gennaio 2015 con l'intervento dei magistrati:
Filoreto D'Agostino, Presidente 
Silvia Martino, Consigliere 
Roberto Caponigro, Consigliere, Estensore
DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 22/01/2015"
In argomento si vedano anche gli articoli di di Gianni Trovati IMU agricola, congelata la scadenza del 26 gennaio e di Francesco Cerisano Imu agricola nel caos. E il governo prende tempo.
In argomento si veda anche il successivo post Decreto del Presidente del TAR Lazio n. 126/2015: la sospensiva che congela l'IMU agricola fino al 4 febbraio.

Centrali uniche di committenza: una guida ed uno schema di convenzione predisposti dall'ANCI

L'Ufficio Lavori Pubblici, Edilizia, Urbanistica dell'ANCI ha predisposto uno Schema di convenzione per gestione associata delle acquisizioni di beni, servizi e lavori in attuazione di accordo tra Comuni non capoluogo in base all’art. 33, comma 3-bis del d.lgs. n. 163/2006 (come riformulato dall’art. 9, comma 4 del d.l. n. 66/2014 conv. in l. n. 89/2014).

E' disponibile inoltre anche un'apposita Guida alla predisposizione di convenzioni per la gestione in forma associata.

In argomento si veda anche l'articolo di Luciano Catania Centrali uniche di committenza: obbligatorie per i servizi dal primo gennaio.
Su questo blog si vedano anche i precedenti post:

L'ANAC disciplina l'esercizio del proprio potere di ordine nel caso di mancata adozione di atti, provvedimenti o comportamenti in materia di anticorruzione e trasparenza (Del. n. 146/2014)

Con delibera n.146 del 2014, l'ANAC ha disciplinato l' esercizio del potere di ordine nel caso di mancata adozione di atti o provvedimenti richiesti dal piano nazionale anticorruzione e dal piano triennale di prevenzione della corruzione nonchè dalle regole sulla trasparenza dell'attività amministrativa o nel caso di comportamenti o atti contrastanti con i piani e le regole sulla trasparenza citati (articolo 1, comma 3, della legge 6 novembre 2012, n. 190).
Nella delibera vengono trattati i seguenti aspetti:
1. Natura e fondamento del potere di ordine;
2. Il contenuto del potere di ordine;
3. I provvedimenti adottabili;
4. I presupposti del potere di ordine;
5. Il procedimento per l’adozione del provvedimento di ordine;
5. Amministrazioni destinatarie e individuazione del soggetto destinatario del provvedimento di ordine;
6. Conseguenze della mancata ottemperanza all’ordine dell’ANAC.
Qui il link integrale alla Delibera n. 146/2014 – formato PDF (201 Kb).
Per ulteriori approfondimenti si vedano anche le sezioni di questo blog dedicate alla Trasparenza, ai Piani di prevenzione della corruzione ed all'Anticorruzione.

Il rischio crescente di autonomie finte

La rivista on line Amministrazione in cammino ha pubblicato il testo della relazione del Prof. Gian Candido De Martin, tenuta al Convegno di studi in memoria di Sergio Zambardi su “Lo stato di attuazione del federalismo con particolare riguardo alle relazioni tra Stato ed enti territoriali”.
La relazione dal titolo Il rischio crescente di autonomie finte ha il seguente sommario:
1. Premesse. – 2. Le vicende e le implicazioni problematiche della recente legislazione ordinaria sulle autonomie territoriali. – 3. Le istituzioni regionali e locali nella riforma costituzionale in itinere. – 3.1. Un nuovo assetto del bicameralismo aperto alle rappresentanze dei territori. – 3.2. … ma con un forte ridimensionamento delle autonomie nel Titolo V. – 4. Alcune (sintetiche) conclusioni.
Qui il link alla relazione integrale del Prof. De Martin Il rischio crescente di autonomie finte.

Vicini alla collega Adriana Ferrante

In questo triste momento, i Segretari della provincia di Frosinone e del Lazio sono vicini alla collega Adriana Ferrante colpita da un gravissimo lutto.

mercoledì 21 gennaio 2015

IMU sui terreni agricoli: neanche il TAR decide

Era atteso per ieri un provvedimento del Consiglio dei Ministri sulla questione dell'IMU sui terreni agricoli ricadenti in aree montane, che mettesse fine al caos che regna sovrano in materia.

Il Consiglio dei Ministri di ieri non ha preso alcuna decisione.

Era atteso per oggi una decisione del TAR del Lazio che aveva in precedenza, tramite il Presidente, assunto un provvedimento di sospensione del decreto del Ministero dell'economia e delle finanze del 28.11.2014.
Dalle prime indiscrezioni sembrerebbe che il TAR non abbia deciso, ma rinviato ad una prossima udienza di merito. Con la conseguenza che risulta confermata la scadenza del 26 gennaio per il pagamento dell'imposta.
Qui il link ad un articolo apparso sulla Stampa e ad uno apparso sul quotidiano della PA
In argomento si veda anche il successivo post Imu terreni agricoli: il TAR fissa l'udienza di merito al 17 giugno. Il 26 i contribuenti devono pagare?

Riforma Pa - ANCI e Upi a Madia: ''Riavviamo subito il confronto''

’Il tempestivo riavvio del confronto sulle questioni relative alla legge di riforma della pubblica amministrazione’’. E’ quanto chiedono i presidenti di ANCI e UPI, Piero Fassino e Alessandro Pastacci, in una lettera inviata al ministro della Semplificazione Marianna Madia.
Dopo aver manifestato apprezzamento per la discussione sul disegno di legge appena ripresa dalla commissione Affari costituzionali del Senato, Pastacci e Fassino ricordano che ‘’il dibattito tra Governo e Autonomie sul provvedimento in sede tecnica e politica si e’ articolato in diverse tappe in Conferenza Unificata, in occasione delle quali le Associazioni scriventi hanno dato parere favorevole al disegno di legge, in considerazione di una valutazione generale positiva fatta dal Ministero alle nostre proposte fondamentali, in particolare per quanto attiene alla riforma della dirigenza pubblica e alle semplificazioni procedurali e del sistema dei controlli’’.
Da qui la richiesta del riavvio del confronto ‘’sugli argomenti di maggiore interesse per le Autonomie locali, al fine di inserire le proposte di modifica in sede di esame in Commissione al Senato’’.
Fonte: ANCI.
Per approfondimenti vai alla sezione DDL 1577 di riorganizzazione della PA (con 68 documenti correlati)

martedì 20 gennaio 2015

Gli emendamenti del relatore Pagliari all'art. 10 del DDL 1577 di riorganizzazione della PA: spunta il "mantenimento" dei direttori generali

Nella seduta odierna della Commissione Affari Costituzionali del Senato, il relatore PAGLIARI (PD), che si era riservato nella precedente seduta del 15.01.2015 di presentare ulteriori emendamenti, ha illustrato gli emendamenti al DDL AS 1577 di riorganizzazione della pubblica amministrazione n. 6.500, 7.501, 7.502, 7.503, 10.502, 10.503, 10.504, 10.505, 10.506, 10.507, 10.508, 10.509, 10.510, 12.501 e 13.500, presentati e pubblicati in allegato al resoconto.
Di seguito il testo degli emendamenti riguardanti l'art. 10:
Art.  10
10.502
PAGLIARI, relatore
Al comma 1, lettera b), numero 1), apportare le seguenti modificazioni:
1) dopo le parole: «economici nazionali» inserire le seguenti: «, delle università statali, degli enti pubblici di ricerca»;
2) sostituire le parole da: «o di mancata conferma» fino a: «e della mancata conferma» con le seguenti: «degli incarichi, nonché dell'effettiva adozione e del concreto utilizzo dei sistemi di valutazione al fine del conferimento e della revoca;».
10.503
PAGLIARI, relatore
Al comma 1, lettera b), numero 2), apportare le seguenti modificazioni:
a) dopo le parole: «dirigenza amministrativa» inserire le seguenti: «, professionale e tecnica»;
b) sostituire le parole: «e della dirigenza tecnica» con le seguenti: «, veterinaria e sanitaria».
10.504
PAGLIARI, relatore
Al comma 1, lettera b), numero 3), aggiungere, in fine, le seguenti parole: «mantenimento della figura del direttore generale di cui all'articolo 108 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;».
10.505
PAGLIARI, relatore
Al comma 1, lettera c), sostituire il numero 3) con il seguente:
«3) con riferimento al sistema di formazione dei pubblici dipendenti: revisione dell'ordinamento, della missione e dell'assetto organizzativo della Scuola Nazionale dell'Amministrazione con eventuale trasformazione della natura giuridica senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, con il coinvolgimento di istituzioni nazionali ed internazionali di riconosciuto prestigio, in coerenza con la disciplina dell'inquadramento e del reclutamento di cui alle lettere a) e b), in modo da assicurare l'omogeneità della qualità e dei contenuti formativi dei dirigenti dei diversi ruoli di cui alla lettera b); possibilità di avvalersi, per le attività di reclutamento e di formazione, delle migliori istituzioni di formazione, selezionate con procedure trasparenti, nel rispetto di regole e indirizzi generali e uniformi;».
10.506
PAGLIARI, relatore
Al comma 1, lettera d), sopprimere le parole da: «presso la Scuola»  fino a: «istituzioni universitarie» e da: «per almeno due» fino alla fine della lettera.
10.507
PAGLIARI, relatore
Al comma 1, lettera e), sostituire le parole da: «e approvati dalle Commissioni» fino a: «medesime Commissioni» con le seguenti: «sulla base dei criteri generali definiti dalle Commissioni di cui alla lettera b)».
10.508
PAGLIARI, relatore
Al comma 1, sostituire la lettera h) con la seguente:
«h) con riferimento alla valutazione dei risultati: rilievo dei suoi esiti per il conferimento dei successivi incarichi dirigenziali; superamento degli automatismi nel percorso di carriera e costruzione dello stesso in funzione degli esiti della valutazione;».
10.509
PAGLIARI, relatore
Al comma 1, lettera i), sostituire le parole: «o disciplinare dei dirigenti» con le seguenti: «amministrativo-contabile e disciplinare dei dirigenti e ridefinizione del rapporto tra responsabilità dirigenziale e responsabilità amministrativo-contabile, con particolare riferimento alla esclusiva imputabilità ai dirigenti della responsabilità per l'attività gestionale».
10.510
PAGLIARI, relatore

Al comma 1, lettera l), sostituire le parole da: «definizione di limiti assoluti» a: «posizione fissa nel trattamento economico fondamentale» con le seguenti: «confluenza della retribuzione di posizione fissa nel trattamento economico fondamentale; definizione della retribuzione di posizione in relazione a criteri oggettivi in riferimento all'incarico; definizione dell'incidenza della retribuzione di risultato in relazione al tipo di incarico; suo collegamento, ove possibile, sia a obiettivi fissati per l'intera amministrazione, sia a obiettivi assegnati al singolo dirigente; definizione di limiti assoluti del trattamento economico complessivo stabiliti in base a criteri oggettivi correlati alla tipologia dell'incarico e di limiti percentuali relativi alle retribuzioni di posizione e di risultato rispetto al totale;».
Sugli emendamenti presentati si veda l'articolo Punire gli statali sarà più facile, procedimenti disciplinari in tempi certi.
In argomento si veda anche il successivo post Pubblicati sul sito del Senato i subemendamenti agli emendamenti del relatore Pagliari (anche relativi ai segretari comunali).

Oggi il Presidente ANAC Cantone in audizione in Commissione Lavori pubblici del Senato sulla riforma del codice degli appalti

Il Senato sarà chiamato a breve ad iniziare l'esame del DDL di iniziativa governativa avente ad oggetto "Delega al Governo per l'attuazione della direttiva 2014/23/UE del 26 febbraio 2014 del Parlamento europeo e del Consiglio sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, della direttiva 2014/24/UE del 26 febbraio 2014 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE e della direttiva 2014/25/UE del 26 febbraio 2014 del Parlamento europeo e del Consiglio sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali e che abroga la direttiva 2004/17/CE" (A.S. 1678).
In un precedente post abbiamo segnalato la pubblicazione sul sito del Senato del Dossier del Servizio studi sul DDL di recepimento delle direttive europee riguardanti appalti e concessioni.
Segnaliamo ora che la Commissione Lavori pubblici del Senato sta svolgendo delle audizioni informali sul DDL alle quali ha invitato tra l'altro il Presidente ANAC Cantone. La prima audizione del Presidente ANAC si è svolta in data 8 gennaio 2015. Qui il link alla registrazione (l'intervento di Cantone è di circa 20 minuti e consiglio vivamente di ascoltarlo). Oggi alle ore 15,00 si terrà la prosecuzione dell'audizione iniziata in data 8 gennaio.
In data 14 gennaio hanno partecipato alle audizioni anche rappresentanti del Consiglio di Stato. Qui il link alla ripresa video.

Le assunzioni negli enti locali ed il taglio dei dipendenti provinciali

Le scelte di maggiore rilievo contenute nella legge di stabilità 2015 (legge n. 190/2014) per il personale dipendente delle PA sono il taglio, che giunge fino al dimezzamento, del personale in servizio a tempo indeterminato nelle province ed i correlati vincoli alle assunzioni nelle amministrazioni statali, regionali e locali. Nel corso del 2015 e del 2016 esse potranno infatti dare corso ad assunzioni a tempo indeterminato solamente per i vincitori dei propri concorsi conclusi entro il 31 dicembre 2014 ed i dipendenti, per l’appunto, che le province avranno messo in mobilità.
Siamo in presenza di disposizioni assai innovative e che vogliono conciliare le esigenze di conseguire significativi risparmi di spesa e di non avere effetti traumatici di licenziamento per dipendenti pubblici. E’ la prima volta che nel nostro paese si realizza il trasferimento di alcune migliaia di dipendenti pubblici tra varie amministrazioni.
Per dare forza a queste disposizioni la norma dispone in modo molto drastico che le “assunzioni effettuate in violazione del presente comma sono nulle”, quindi si applica la sanzione più dura conosciuta dall’ordinamento. E’ questa una sanzione che travolge l’assunzione e che determina il maturare di responsabilità in capo ai soggetti che la hanno realizzata.
Gli enti locali e le regioni sono tenuti a comunicare al Dipartimento della Funzione Pubblica, al Ministero per gli Affari regionali ed a quello dell’Economia e delle Finanze il numero dei dipendenti che vengono ricollocati o sono ricollocabili sulla base delle disposizioni prima ricordate.
E' questo l'inizio dell'articolo di Arturo Bianco dal titolo Le assunzioni negli enti locali ed il taglio dei dipendenti provinciali che approfondisce la disciplina contenuta nella Legge 190/2014 volta alla ricollocazione del personale dipendente delle Province.
In argomento si veda anche l'articolo di Gianluca Bertagna Le assunzioni nel 2015, in cui si affrontano problematiche interpretative sull'art. 1, comma 424, della Legge di Stabilità.
Per ulteriori approfondimenti sulla legge di stabilità si veda anche il precedente post Legge di stabilità (L. 190/2014): la nota di lettura ANCI sulle norme di interesse dei comuni ed i post ivi richiamati.

Gestioni associate: ANCI, necessari tempi ragionevoli e condivisione scelte, alla luce delle criticità

Il 31 dicembre 2014 è scaduto il termine previsto dalla vigente normativa per la gestione associata delle funzioni fondamentali nei Comuni fino a 5mila abitanti (3mila negli enti che appartengono a Comunità montane), previsti dal lontano 2010 ma più volte modificati e prorogati.
In un precedente post abbiamo riportato che nonostante le richieste provenienti dal mondo delle Autonomie di proroga ai fini di un ripensamento della disciplina, il Ministero dell'Interno, Dipartimento degli Affari Interni e Territoriali, con nota prot. n. 323, ha in data 12 gennaio invitato le prefetture ad avviare la procedura normativa volta al commissariamento degli enti inadempienti,  procedura che richiede prima una diffida, con un termine «adeguatamente ponderato», e successivamente, in caso di persistenza dell'inadempimento all'obbligo, il commissariamento.
Giunge ora la "reazione" dell'ANCI alla citata nota del Ministero, che di seguito si riporta:
Già con apposita lettera a Dicembre l’ANCI ha manifestato ai Ministri Alfano e Lanzetta l’esigenza di fare una attenta verifica del processo in corso di realizzazione per la gestione associata delle funzioni fondamentali dei piccoli comuni, visto l’approssimarsi della scadenza del 31/12/2014.
Negli anni, ANCI ha sostenuto la necessita’ di incentivare la gestione associata dei servizi e delle funzioni attraverso un percorso graduale, monitorato e ragionevole.
La normativa che si è succeduta negli anni, farraginosa e contraddittoria ci ha fatti giungere alla scadenza del 31 dicembre con un bilancio non del tutto positivo. L’ANCI ribadisce quindi la necessità di una verifica del regime di incentivi e dei processi in corso con l’obiettivo di sostenere la realizzazione di unione di comuni sulla base di scelte volontarie dei comuni stessi e garantendo la massima flessibilità nella definizione degli ambiti.
Sono infatti evidenti alcune criticità, come la palese impossibilità di fare gestione associata con un comune limitrofo superiore ai 5000 abitanti; e riteniamo fondamentale l’esigenza di incentivare il processo escludendo i comuni dai vincoli del patto di stabilità.
Una urgente verifica su questi temi dovrebbe consentire la definizione di uno spazio temporale ulteriore per i comuni.
La circolare del Ministero dell’Interno, pur nel richiamare i prefetti a procedere ai sensi di legge evidenzia la necessita’ di legare il termine da assegnare a ciascun comune ad una completa ricognizione delle specificità e delle criticità eventualmente riscontrabili al livello locale.
A tale proposito ANCI chiede quindi una verifica e l’immediata istituzione di un osservatorio per monitorare gli esiti della ricognizione nonchè la adozione di azioni politiche che siano rispettose della autonomia dei comuni e dei principi di leale collaborazione.

La trasparenza amministrativa da valore funzionale alla democrazia partecipativa a mero (utile?) strumento di contrasto della corruzione

Pubblicato sulla rivista on line Amministrativ@mente, numero 11-12, un articolo di Gennaro Terracciano dal titolo La trasparenza amministrativa da valore funzionale alla democrazia partecipativa a mero (utile?) strumento di contrasto della corruzione.
In tema di trasparenza amministrativa su questo blog si vedano, tra gli altri i seguenti post:
Per ulteriori approfondimenti si vedano anche le sezioni di questo blog dedicate alla Trasparenza, ai Piani di prevenzione della corruzione ed all'Anticorruzione.

lunedì 19 gennaio 2015

Legge di stabilità (L. 190/2014): la nota di lettura ANCI sulle norme di interesse dei comuni

L'ANCI ha pubblicato la nota di lettura della Legge 23 dicembre 2014, n. 190, Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2015).

Sulla legge di stabilità abbiamo già pubblicato su questo blog:

Il segretario comunale e provinciale: linee di riforma

Si terrà a Torino, Venerdì 6 febbraio 2015, alle ore 11 presso il Campus Luigi Einaudi, un seminario dal titolo Il segretario comunale e provinciale: linee di riforma. 
Al seminario parteciperanno, oltre ai Professori Rosario Ferrara e Roberto Cavallo Perin, anche il Segretario Nazionale dell'Unione Nazionale Segretari comunali e provinciali, Alfredo Ricciardi, il Presidente dell'Associazione Vighenzi, Maria Concetta Giardina ed il relatore al DDL 1577 di riorganizzazione della PA Sen. Giorgio Pagliari.
In merito al DDL 1577 di riorganizzazione della PA, che la Commissione Affari Costituzionali del Senato ha ripreso nei giorni scorsi ad esaminare, si ricorda che si è in attesa di conoscere il contenuto dell'emendamento che riguarda l'art. 10, annunciato dal relatore Pagliari. Il testo del DDL presentato dal governo all'art. 10, rubricato "Dirigenza pubblica" prevede l'abolizione della figura del Segretario comunale. Alla proposta si sono dichiarati contrari esponenti del mondo delle autonomie e delle regioni, del campo accademico e politico (per una ricostruzione di una parte dei no si veda il precedente post Riprende l'esame del DDL di riorganizzazione della PA (AS 1577): lo stato dell'arte sulla proposta di abolizione dei Segretari comunali).
In tema di linee di riforma della figura del Segretario comunale possono vedersi, tra gli altri, su questo blog i seguenti post:

IMU agricola: il governo lavora ad una soluzione prima dell'udienza innanzi al TAR

In un precedente post abbiamo ripercorso la storia dell'IMU sui terreni agricoli ricadenti in aree montane o di collina, ricordando come il Decreto del Ministero dell'economia e finanze del 28.11.2014 sia stato sospeso con Decreto del presidente del TAR Lazio n. 6651 del 22.12.2014.

Tale provvedimento ha sospeso gli effetti del decreto ministeriale, che "determina eccezionale e grave pregiudizio", fino alla data della camera di consiglio fissata per il 21 gennaio 2015.

Per informazioni sull'ipotesi "correttiva" sulla quale sta lavorando il Ministero si veda l'articolo di Gianni Trovati pubblicato sul Sole24Ore del 16 gennaio 2015 dal titolo IMU dei terreni, nuovo stop del TAR ai pagamenti.

Pubblicate le regole tecniche per la formazione e conservazione dei documenti informatici delle pubbliche amministrazioni (DPCM del 13.11.2014)

E’ stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale di lunedì 12 gennaio 2015 (Serie Generale n.8 del 12-1-2015) il regolamento con tutte le tappe per il passaggio dalla Pubblica amministrazione cartacea a quella digitale, che andrà completato entro un anno e mezzo.
Il DPCM del 13 novembre 2014 contiene le Regole tecniche in materia di formazione, trasmissione, copia, duplicazione, riproduzione e validazione temporale dei documenti informatici nonché di formazione e conservazione dei documenti informatici delle pubbliche amministrazioni ai sensi degli articoli 20, 22, 23-bis, 23-ter, 40, comma 1, 41, e 71, comma 1, del Codice dell'amministrazione digitale di cui al decreto legislativo n. 82 del 2005. 
In argomento si vedano anche:
In merito ai contratti da stipulare in modalità informatica si vedano su questo blog:

domenica 18 gennaio 2015

Il limite di anticipazione di Tesoreria elevato a cinque dodicesimi fino al 31.12.2015

In un precedente post pubblicato il 30 marzo 2014 avevamo riportato quanto segue.
"Approvato definitivamente dal Senato il Ddl sull’emersione ed il rientro di capitali detenuti all’estero, che in sede di conversione prevede una norma riguardante l'anticipazione di tesoreria per gli enti locali.

La L. 50 del 28 marzo 2014, prevede, infatti, tra le modificazioni apportate in sede di conversione al decreto-legge 28 gennaio 2014, n. 4, l'introduzione all'art. 2, dopo il comma 3, del seguente comma: «3-bis. Al fine di agevolare il rispetto dei tempi di pagamento di cui al decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, il limite massimo di ricorso da parte degli enti locali ad anticipazioni di tesoreria, di cui al comma 1 dell'articolo 222 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e' elevato da tre a cinque dodicesimi sino alla data del 31 dicembre 2014».
La legge è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.74 del 29-3-2014.