In vigore dal 12 settembre 2014 il decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126 che integra e modifica il decreto legislativo n. 118/2011, concernente disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi.
La riforma promuove: l’individuazione di regole contabili uniformi e di un comune piano dei conti integrato; la definizione di una tassonomia per la riclassificazione dei dati contabili e di bilancio per le amministrazioni pubbliche tenute al regime di contabilità civilistica; l’adozione di comuni schemi di bilancio articolati in missioni e programmi coerenti con la classificazione economica e funzionale individuata dagli appositi regolamenti comunitari in materia di contabilità nazionale e relativi conti satellite; l’affiancamento, a fini conoscitivi, al sistema di contabilità finanziaria di un sistema e di schemi di contabilità economico-patrimoniale; la definizione di un sistema di indicatori di risultato semplici, misurabili e riferiti ai programmi del bilancio, costruiti secondo criteri e metodologie comuni alle diverse amministrazioni.
Il provvedimento costituisce una riforma di contabilità degli enti territoriali diretta a garantire la qualità e l’efficacia del monitoraggio e del consolidamento dei conti pubblici ed a superare l’impossibilità del vigente sistema contabile di dare rappresentazione ai reali fatti economici, ad esempio misurare i debiti commerciali.
Qui il link al D.lgs. 126/2014.
Qui il link all'articolo di Cinzia Simeone Armonizzazione contabile, rivoluzione alle porte negli enti locali.
Vedi anche il successivo post L'armonizzazione alla luce della proroga. Prime indicazioni operative da parte di IFEL.
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