Dalla collega Daniela Urtesi abbiamo ricevuto e pubblichiamo due lettere di Sindaci in merito alla riforma Renzi/Madia, la prima del Sindaco di Cremona Oreste Perri e la seconda del Sindaco di Zagarolo Giovanni Paniccia.
In entrambe si sottolinea il carattere irrinunciabile per l'amministrazione comunale della figura del Segretario comunale,
Per il Sindaco di Cremona Oreste Perri il Segretario comunale rappresenta "un imprescindibile punto di riferimento non solo per l'intera Amministrazione Comunale, per il Consiglio Comunale, per la struttura amministrativa dell'Ente, ma anche per i cittadini che hanno potuto constatarne la relativa competenza ampia e trasversale, professionalità, senso civico e di responsabilità, attaccamento alle Istituzioni, capacità di mediazione, disponibilità, trasparenza e neutralità.
Il possesso di tali requisiti da parte dei Segretari Comunali, e in particolare la visione d'insieme, consente agli Enti Locali di disporre di figure che, oltre a costituire importante baluardo di legalità , possono apportare significativi contributi anche nel processo di modernizzazione degli stessi".
Il possesso di tali requisiti da parte dei Segretari Comunali, e in particolare la visione d'insieme, consente agli Enti Locali di disporre di figure che, oltre a costituire importante baluardo di legalità , possono apportare significativi contributi anche nel processo di modernizzazione degli stessi".
Il Sindaco di Zagarolo Giovanni Paniccia sottolinea che "il Segretario Comunale è storicamente parte integrante delle autonomie locali ed è il primo collaboratore dell'Amministrazione eletta, egli svolge un ruolo centrale di garanzia e direzione complessiva dell'ente, ed è fondamentale per assicurare il coordinamento e il buon andamento delle attività ed il conseguimento del programma di governo". Si dichiara, inoltre, "fermamente convinto che la figura del Segretario Comunale sia ancora oggi fondamentale in quanto punto di riferimento per amministratori e dipendenti comunali e che anziché parlare di "abrogazione" si dovrebbe correttamente parlare di "riforma" di tale figura con l'obiettivo di fornire alla stessa adeguati poteri e funzioni che la pongano realmente al vertice dell'amministrazione locale e le consentano di guidare e gestire l'apparato amministrativo per realizzare, nel rispetto della legge, il programma di mandato".
Per altri contributi, vai allo speciale Riforma Renzi/Madia.
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