No War - Palazzo Savelli sede del Comune di Rocca Priora (Roma)

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giovedì 23 dicembre 2021

Ulteriori misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 varate dal Governo

Il Consiglio dei ministri si è riunito giovedì 23 dicembre 2021, alle ore 17.35 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.
Tra gli altri provvedimenti approvato anche un decreto-legge contenente Ulteriori misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali.
Queste le misure, come riportate nel comunicato stampa del Governo:

Decreto Festività, le nuove misure nelle schede ALI

La valutazione delle nuove misure è stata fatta anche tenendo conto dei risultati della nuova indagine rapida (flash survey), decisa dal Ministero della Salute, per stimare la prevalenza di Omicron in Italia, effettuata il 20 dicembre.
Nelle schede ALI la sintesi delle nuove misure.

Varianti urbanistiche, anche le proposte devono essere rese pubbliche

L’obbligo per i Comuni di rendere pubblici i piani urbanistici e le varianti non vale solo per gli atti definitivi, ma anche per le proposte di modifica degli strumenti urbanistici vigenti. E’ quanto precisa Anac, intervenuta nella seduta del Consiglio del 1° dicembre scorso in merito ad una richiesta di chiarimenti da parte del Comune di Fagnano Olona, in provincia di Varese. Un gruppo di cittadini residenti nel Comune lombardo ha fatto domanda di accesso civico agli atti e ai documenti della proposta di variante urbanistica finalizzata alla realizzazione di un capannone industriale in un’area residenziale. Trattandosi di semplice “proposta di variante”, il Comune non aveva provveduto alla pubblicazione dei documenti relativi, intenzionato a darne pubblicità solo dopo la delibera di adozione della variante. Cioè a provvedimento concluso.

La dirigenza degli enti locali tra legge, autonomia normativa e contrattazione collettiva

A vent’anni dall’emanazione del d.lgs. n. 165/2001, una riflessione sul lavoro dirigenziale nell’ente locale continua a serbare interesse: sia perché un assestamento interpretativo sul riparto di potestà normativa tra Stato ed enti territoriali in materia non è stato ancora raggiunto, sia per l’indubbio stimolo offerto dalla recente sottoscrizione del contratto collettivo dell’Area Funzioni locali. Muovendo proprio dal predetto passaggio della contrattazione collettiva, il contributo intende delineare la fisionomia giuridico-organizzativa della dirigenza locale nell’intreccio con le indicazioni normative della giurisprudenza costituzionale. L’intersezione delle discipline restituisce all’interprete un assetto non soltanto carente ma a tratti ambiguo, scarsamente “integrabile” con le direzioni attuali dell’autonomia degli enti locali.

D.l. 172/2021. Estensione dell'obbligo vaccinale al personale della polizia locale

Stante la formulazione dei commi 1 e 2 dell'art. 4-ter del d.l. 44/2021, introdotto dall'art. 2 del d.l. 172/2021, l'estensione dell'obbligo vaccinale a determinate categorie di lavoratori è prevista soltanto per il personale che svolge attività lavorativa, con la conseguenza che ne rimane escluso il personale assente per congedo di maternità.

mercoledì 22 dicembre 2021

Differito al 31 marzo il termine per l'approvazione del bilancio di previsione

“In Conferenza Stato-Città ed autonomie locali abbiamo definito di differire al 31 marzo il termine per l´approvazione dei bilanci di previsione degli Enti locali dell’anno 2022”. 

martedì 21 dicembre 2021

Sottoscritta la Preintesa di Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro – Comparto Funzioni Centrali periodo 2019/2021

E’ stata siglata in data odierna la Preintesa di Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro – Comparto Funzioni Centrali, periodo 2019/2021 (la prima relativa del triennio contrattuale di riferimento).Tra le diverse novità, la principale riguarda il nuovo sistema di classificazione del personale, con il quale sono stati ricondotti ad unità i diversi modelli presenti negli ex comparti Ministeri, Agenzie fiscali, EPNE, CNEL confluiti nel comparto Funzioni Centrali. Si è trattato di un’operazione particolarmente complessa poiché dalle precedenti diverse discipline si è giunti ad un sistema che ha consentito una notevole razionalizzazione e semplificazione del quadro regolativo di riferimento.
Tale modello consentirà un maggiore agio nello sviluppo professionale del personale delle pubbliche amministrazioni centrali al fine di valorizzare i più meritevoli e incoraggiare percorsi di crescita di maggiore qualità. Il nuovo ordinamento vede infatti, tra gli altri elementi caratterizzanti, l’introduzione di una quarta area, denominata “area delle elevate professionalità” nella quale potrà essere inquadrato personale di livello e preparazione ragguardevole nonché rappresentare un futuro sbocco professionale per i migliori funzionari già presenti nell’amministrazione.

Funzioni centrali, siglata l’intesa sul nuovo contratto, Brunetta: “Rispettato il Patto per ridare centralità ai lavoratori pubblici”

 “È fatta. La firma di oggi all’Aran della preintesa sul rinnovo del contratto collettivo nazionale del comparto funzioni centrali 2019-2021 mi rende felice e orgoglioso. Rispettiamo l’impegno che avevo preso il 10 marzo siglando con i sindacati il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale. Con il contratto, linfa del cambiamento, ridiamo centralità e dignità al capitale umano che muove la macchina amministrativa del Paese e che è stato protagonista indiscusso della tenuta italiana davanti alla tragedia della pandemia. La firma odierna, apripista per gli altri comparti, a partire da sanità ed enti locali, è la conclusione di un percorso di negoziati basati sulla fiducia reciproca, sulla responsabilità e sulla partecipazione. 

Pa, raggiunto accordo per contratto ministeri: aumento di 117 euro lordi

È stato raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto dei lavoratori delle funzioni centrali delle amministrazioni pubbliche che riguarda ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici come l’Inps. La pre-intesa, che riguarda il triennio 2019-21 e che richiede anche il via libera delle assemblee, è stata firmata da Aran e dai sindacati del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil. La stagione dei rinnovi contrattuali nel pubblico impiego arriva così al primo traguardo operativo, con il «compartone» della Pa centrale che come sempre aprirà la strada anche a sanità, enti locali e scuola.

Le indicazioni per la redazione del piano integrato di attivita’ ed organizzazione

Entro i 120 giorni successivi alla approvazione del bilancio preventivo 2022 i comuni, gli altri enti locali e le regioni dovranno adottare il Piano Integrato di Attività ed Organizzazione (PIAO) per il triennio 2022/2024; tale termine per le altre pubbliche amministrazioni è fissato al 31 gennaio. A partire dal 2022 tale termine sarà per gli enti locali e le regioni fissato al trentesimo giorno dopo l’approvazione di questo documento. L’organo competente alla approvazione è la giunta e, si deve aggiungere, che il soggetto competente alla presentazione della proposta è negli enti locali il segretario o, ove presente, il direttore generale; per la parte dedicata alla prevenzione della corruzione ed alla trasparenza questo compito è assegnato al responsabile anticorruzione. Le indicazioni sul contenuto di questo documento e le linee guida sulla sua redazione, con la previsione di disposizioni semplificate per gli enti che hanno meno di 50 dipendenti in servizio sono contenute nello schema di decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione, nelle Linee Guida predisposte dalla Funzione Pubblica e nel modello di Piano, documenti che hanno avuto il via libera nei giorni scorsi da parte della Conferenza Unificata.

Accertamento di inottemperanza all’obbligo vaccinale e sindacabilità del certificato di esenzione

Il medico di medicina generale che certifica il pericolo di un proprio paziente, che svolge la professione sanitaria, a somministrare il vaccino anti covid-19 deve indicare la patologia di cui soffre l’interessato, e ciò in quanto il controllo demandato alla ASL – responsabile a verificare l’idoneità della certificazione all’uopo rilasciata - concerne pur sempre la certificazione del medico di medicina generale, la quale però, proprio perché costituente l’oggetto (diretto ed esclusivo) dell’attività di verifica della ASL, deve consentire all’Amministrazione di appurare la sussistenza dei presupposti dell’esonero (1).

La riforma del T.U.E.L. (Testo Unico degli Enti Locali) e le norme sui sindaci

 


Registrazione video del dibattito dal titolo "La riforma del T.U.E.L. (Testo Unico degli Enti Locali) e le norme sui sindaci", registrato a Roma mercoledì 24 novembre 2021 alle 11:04.
Dibattito organizzato da Autonomie Locali Italiane.
Sono intervenuti: Achille Variati (presidente del Consiglio Nazionale di ALI - Autonomie Locali Italiane), Ivan Scalfarotto (sottosegretario di Stato al Ministero degli Interni, Italia Viva), Dario Parrini (senatore (PD)), Enzo Bianco (presidente del Consiglio Nazionale dell'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani)), Luca Menesini (presidente dell'Unione delle Province d'Italia Toscana), Stefano Candiani (senatore (LEGA NORD)), Roberto Pella (deputato, vice Presidente dell'ANCI, Forza Italia), Vittoria Baldino (deputata, MoVimento 5 Stelle), Micaela Fanelli (consigliere della Regione Molise, Partito Democratico), Matteo Ricci (sindaco del Comune di Pesaro e presidente della Lega delle Autonomie Locali).

Revisione del Tuel e attuazione delle norme costituzionali sugli enti locali

Pubblicato sulla rivista Amministrazione in cammino un articolo di Guido Meloni dal titolo Revisione del Tuel e attuazione delle norme costituzionali sugli enti locali.
Questo il sommario:
1. La diversa possibile portata dell’intervento di revisione del Tuel e i profili, comunque, caratterizzanti. – 2. La valenza tradita delle funzioni fondamentali. – 3. Le funzioni fondamentali dei comuni quali elementi caratterizzanti del livello di base dell’amministrazione locale. – 3.1. Funzioni fondamentali e ricomposizione del tessuto amministrativo locale. – 4. L’occasione per una riconsiderazione organica del ruolo e della configurazione istituzionale della provincia. – 4.1.Opportunità e limiti di un intervento di mero adeguamento della l. n. 56/2014. – 5. Le città metropolitane tra conferma della disciplina vigente ed esigenze di revisione.