Il Dup non deve essere approvato dal consiglio comunale come atto proprio. Sono sufficienti deliberazioni che esprimano la posizione di maggioranza ed opposizione, approvando mozioni specifiche.
Con l’approssimarsi della scadenza del 31 ottobre, quando il Documento unico di programmazione dovrà essere adottato dagli enti locali imperversa il dibattito relativo al ruolo al quale deve assolvere il consiglio.
Il problema sorge dalla circostanza che la normativa sul Dup nasce apparentemente incompleta. Infatti, l’articolo 170, comma 1, del d.lgs. 267/2000 stabilisce che “la Giunta presenta al Consiglio il Documento unico di programmazione per le conseguenti deliberazioni”, senza aggiungere altro. Dunque, molti si chiedono in cosa consistano le “deliberazioni” che dovrebbero adottare i consigli, senza che gli organismi tecnici, come ad esempio la commissione Arconet, siano fin qui riusciti a fornire orientamenti sul tema.
Tuttavia, la soluzione a questioni di questa natura non deve necessariamente essere ricavata dalla singola norma di dettaglio. Se, cioè, lo specifico articolo e comma che disciplina il Dup resta vago in merito alle competenze ed al ruolo che uno specifico organo dell’ente locale deve esercitare, la risposta allora deve essere reperita nelle norme generali che disciplinano le competenze degli organi.
Inizia così l'articolo pubblicato sulla Gazzetta degli enti locali dal titolo Dup: non necessita di un’approvazione del consiglio.
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