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venerdì 17 giugno 2016

SCIA unica, conferenza di servizi, autorizzazione paesaggistica semplificata: via libera ai decreti in CdM

Il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva i decreti legislativi sulla SCIA unica e sulla conferenza di servizi semplificata e telematica. È stato esaminato, inoltre, in via preliminare, il Dpr che individua i piccoli interventi per i quali non sarà più necessaria l'autorizzazione paesaggistica e che amplia l'elenco degli interventi che potranno ottenere il nulla osta seguendo una procedura semplificata.
E, in via preliminare, il Consiglio ha esaminato anche un decreto legislativo che va a mappare le varie attività private che necessitano di un'autorizzazione, andando a collegare in maniera esplicita e diretta l'intervento con il tipo di autorizzazione da richiedere. «Per ogni tipo di intervento il decreto dirà quali procedimenti amministrativi servono», e dunque cosa si deve fare «per aprire un bar o un ristorante», ha spiegato con un esempio il ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri.

Approvato in esame preliminare lo schema di Decreto legislativo contenente norme in materia di regimi amministrativi delle attività private (SCIA 2)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, nella seduta del 15 giugno, oltre ad aver varato in via definitiva il Decreto Legislativo contenente le norme in materia di segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo recante attuazione della delega di cui all’articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124 (cd SCIA2).

Semplificazione edilizia e nuova SCIA unica semplificata: adeguamento entro l'1 gennaio 2017

Il Consiglio dei Ministri n. 120 del 15 giugno 2016, in attuazione a quanto previsto dall’articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che modifica la disciplina generale applicabile ai procedimenti relativi alle attività private non soggette ad autorizzazione espressa e soggette a segnalazione certificata di inizio di attività, ivi incluse le modalità di presentazione delle segnalazioni o istanze alle pubbliche amministrazioni.

Nuove norme sui dipendenti pubblici. Il ministro Madia: “Basterà una foto o un video per licenziare. Ora attaccheremo gli assenteisti del venerdì. Noi agiamo”

Pubblicata sul quotidiano La Stampa del 16 giugno un'intervista al Ministro Madia sulle nuove norme approvate dal Governo in via definitiva il 15 giugno in materia di licenziamento disciplinare.

giovedì 16 giugno 2016

Prime osservazioni sul nuovo rito degli appalti

Il nuovo codice degli appalti contiene, tra le altre, disposizioni innovative del Codice del processo amministrativo ed in particolare del rito speciale previsto per gli appalti dall’art. 120 D.Lgs. n. 104/2010.
L’innovazione più significativa consiste nell’aver introdotto un nuovo comma (2 bis), con il quale si dispone espressamente l’impugnabilità immediata, a pena di decadenza, dei provvedimenti endoprocedimentali di esclusione e di ammissione degli offerenti, confermando, d’altro canto, sia la regola della necessità di impugnativa immediata dei bandi solo per le clausole escludenti e/o equiparate alle stesse, sia l’inammissibilità del ricorso immediato contro tutti gli altri atti endoprocedimentali ivi compresa la (nuova) proposta di aggiudicazione. 
Tale innovazione è posta nella dichiarata finalità di ridurre il contenzioso sulle procedure di gara, da più parti individuato come uno dei principali problemi insorti durante la vigenza del d.lgs n. 163/2006.

Pubblico impiego. Anti-assenteismo, arriva la stretta: così le sanzioni e i licenziamenti. 30 giorni per il verdetto definitivo

Un massimo di 48 ore per la sospensione dell’assenteista, che andrà convocato per il contraddittorio dopo 15 giorni e potrà chiedere uno slittamento di 5 giorni in caso di «oggettivo, oggettivo e assoluto impedimento» in vista del verdetto finale entro 30 giorni. È il calendario il cuore delle nuove regole sui dipendenti pubblici che vengono individuati in flagrante oppure filmati mentre timbrano l’entrata e poi evitano l’ufficio, per arrivare a quello che il premier Matteo Renzi ha definito ieri in conferenza stampa un «licenziamento cattivo ma giusto», con cui «chi viene beccato a timbrare il cartellino e ad andarsene vede finalmente finita la pacchia». Si gioca tutta sui termini la stretta su un fenomeno, quello dell’assenteismo, che da Sanremo ad Agrigento torna ciclicamente al centro delle cronache e delle riforme della pubblica amministrazione, ma che finora ha prodotto licenziamenti veri con il contagocce. 

Il testo del Decreto Legislativo contenente norme in materia di licenziamento disciplinare

Abbiamo dato notizia in un precedente post che ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, un decreto legislativo recante modifiche all’articolo 55-quater del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai sensi dell’articolo 17, comma 1, lettera s) della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di licenziamento disciplinare.

mercoledì 15 giugno 2016

Svolta per i manager pubblici, potranno essere «retrocessi»

Taglio dello stipendio del 10% l’anno, retrocessione a funzionario semplice, trasferimento, licenziamento. Potrebbe cambiare di parecchio la vita dei dirigenti della pubblica amministrazione. La bozza del decreto che attua la riforma Madia approvata l’estate scorsa ridisegna dalle basi il vertice di quella complessa macchina chiamata burocrazia. La riforma già prevede che per le poltrone da dirigente si pescherà da un serbatoio, il «ruolo unico» nel quale si entrerà per concorso. Gli incarichi dureranno quattro anni e le scelte saranno fatte da un’apposita commissione. Ma il decreto spiega cosa succederà al dirigente che, con il nuovo meccanismo, non riuscirà a trovare un incarico. Gli verrà subito tagliato lo stipendio: prenderà solo il cosiddetto trattamento fondamentale, senza la parte variabile, i premi e gli incentivi. A spanne la metà della retribuzione piena.

Approvato il Decreto Legislativo contenente norme in materia di licenziamento disciplinare

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, ha approvato oggi 15 giugno, in esame definitivo, un decreto legislativo recante modifiche all’articolo 55-quater del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai sensi dell’articolo 17, comma 1, lettera s) della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di licenziamento disciplinare (Atto Governo n. 292).

Approvato il Decreto Legislativo contenente le norme in materia di segnalazione certificata di inizio attività (SCIA)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, ha approvato oggi 15 giugno, in esame definitivo, un decreto legislativo recante attuazione della delega di cui all’articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124 (Atto Governo n. 291).

Approvato il Decreto Legislativo contente le norme per il riordino della disciplina in materia di conferenza dei servizi

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, ha approvato oggi 15 giugno, in esame definitivo, un decreto legislativo recante norme per il riordino della disciplina in materia di conferenza dei servizi, in attuazione dell’articolo 2 della legge 7 agosto 2015, n. 124.

ANCI: “Giudizio positivo su dlgs relativo alle partecipate, ma servono correttivi”

Un provvedimento sostanzialmente positivo, ma anche la sottolineatura su alcuni correttivi da introdurre. Questo, in sintesi, il giudizio espresso a nome dell’Anci stamani da Enzo Bianco, sindaco di Catania e presidente del Consiglio nazionale, davanti alle Commissioni Affari costituzionali riunite di Camera e Senato nell’audizione riguardante il dlgs sulle società partecipate dei Comuni.

martedì 14 giugno 2016

Audizione della Corte dei conti sullo schema di decreto legislativo recante testo unico in materia di società a partecipazione pubblica

Pubblicata la relazione relativa all'audizione della Corte dei conti sullo schema di decreto legislativo recante testo unico in materia di società a partecipazione pubblica.
Si tratta dell'audizione relativa allo schema di decreto legislativo recante norme di riordino della disciplina delle partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche in attuazione dell’articolo 18 della legge 7 agosto 2015, n. 124, approvato in esame preliminare dal Consiglio dei Ministri il 20 gennaio.

Le assunzioni ex articolo 110

Le assunzioni a tempo determinato di dirigenti e responsabili da parte degli enti locali utilizzando l’articolo 110 del D.Lgs. n. 267/2000 sono consentite solamente utilizzando procedure che devono avere natura para concorsuale ovvero ricorrendo allo scorrimento di graduatorie valide per assunzioni a tempo indeterminato presso lo stesso ente, restando in ogni caso preclusa agli amministratori la scelta basata su criteri di fiduciarietà di tipo personale, cd intuitu personae. Gli oneri per queste assunzioni devono essere compresi, anche nel caso di copertura di assunzione di dirigenti per posti vacanti in dotazione organica, cioè ai sensi del comma 1 del citato articolo del testo unico delle leggi sull’ordinamento locale, nel tetto di spesa per le assunzioni flessibili. Sono queste le più recenti indicazioni che derivano dalla giurisprudenza amministrativa e dai pareri della Corte dei Conti. Siamo sicuramente nell’ambito di limitazioni assai rigide alla utilizzazione di questo istituto. Ricordiamo che sulla materia sono attese indicazioni legislative ulteriori nell’emanando decreto attuativo della legge n. 124/2015, cd riforma Madia, in materia di dirigenza pubblica.

Pa. Salta il reato di omissione di atti d’ufficio per i dirigenti che non segnalano i 'furbetti'. Giovedì il decreto torna in Cdm

Torna in consiglio dei ministri il decreto sui dipendenti pubblici che truffano sulle presenze. Rispetto al testo originario salta il reato di omissione d’atti d’ufficio per il dirigente che non segnala chi bara al tornello. La legge delega non lo prevedeva. La prima versione del decreto è passata in Consiglio dei ministri a gennaio. Ed era molto severa: i dirigenti che non sospendono i dipendenti pubblici colti in flagrante mentre imbrogliano sulle presenze sono colpevoli di omissione d’atti d’ufficio. Reato punito con la reclusione fino a due anni. Ma nella nuova versione che giovedì tornerà in Consiglio dei ministri per il via libera finale, dopo il parere delle commissioni parlamentari, la linea sarà più morbida. Niente reato per i dirigenti che non si accorgono di chi striscia il badge per conto terzi. A meno che il governo non decida di far traslocare quel pezzo del decreto in un nuovo disegno di legge, da approvare sempre giovedì. Perché mai un percorso così complicato? Il motivo è tecnico ma insormontabile.

Riduzione costo del lavoro, contratti in convenzione, procedimento disciplinare e patto di stabilità

Pubblicata in data 13 giugno, sul quotidiano del Sole24Ore Enti Locali & PA, la rubrica settimanale di Gianluca Bertagna con le indicazioni sintetiche delle novità normative e applicative intervenute in tema di gestione del personale nelle pubbliche amministrazioni.

Accesso, trasparenza e anticorruzione nel d.lgs n. 97/2016

L’attività delle amministrazioni pubbliche nel secondo semestre del 2016 deve essere caratterizzata dall’applicazione delle rilevanti novità contenute nel D.Lgs. n. 97/2016. Sono infatti richieste numerose modifiche alle disposizioni che regolamentano il diritto di accesso, è necessario un significativo restyling della sezione amministrazione trasparente del sito internet, occorre mettere meno al piano anticorruzione, solo per citare alcune iniziative che devono necessariamente essere assunte da tutti gli enti. Ma è soprattutto indispensabile assumere le necessarie misure organizzative per garantire il nuovo ed ampio diritto di accesso che deve essere garantito a tutti i cittadini.

lunedì 13 giugno 2016

Riforma della dirigenza verso lo slittamento

Pubblicato da Italia Oggi di sabato 11 giugno un articolo di Matteo Barbero dal titolo Riforma della dirigenza verso lo slittamento.

Nell'articolo si ipotizza uno slittamento della riforma della dirigenza, sulla quale "pesa come un macigno il ricorso alla Consulta presentato dalla regione Veneto. E anche il Consiglio di stato ha invitato il governo a un supplemento di riflessione".

Ulteriori Linee guida attuative del nuovo Codice dei Contratti Pubblici pubblicate dall'ANAC

Gli artt. 80, comma 5, lett. c), 83, comma 10, 177, comma 3 e 181, comma 4, del d.lgs. 50/2016 prevedono l’adozione, da parte dell’ANAC, di atti a carattere generale finalizzati a dare attuazione alle disposizioni del Codice e/o ad offrire indicazioni operative e interpretative agli operatori del settore (stazioni appaltanti, imprese esecutrici, organismi di attestazione) nell’ottica di perseguire gli obiettivi di semplificazione e standardizzazione delle procedure, trasparenza ed efficienza dell’azione amministrativa, apertura della concorrenza, garanzia dell’affidabilità degli esecutori, riduzione del contenzioso.
Le prime linee guida sono state poste in consultazione dopo 10 giorni dall'entrata in vigore del Codice.

Comunicato e FAQ dell'ANAC sulle questioni interpretative relative all’applicazione delle disposizioni del d.lgs. 50/2016 nel periodo transitorio

Pubblicato il Comunicato del Presidente dell'ANAC dell’8 giugno 2016 con il quale, a seguito dell’entrata in vigore del d.lgs. n. 50/2016, l’Autorità ha ritenuto di predisporre apposito FAQ che forniscono chiarimenti in relazione all’applicazione delle disposizioni del nuovo Codice e alla disciplina applicabile nel periodo transitorio.

Nuovo Decreto Trasparenza: il testo del Dlgs n. 33/2013 coordinato con le modifiche apportate dal Dlgs n. 97/2016

Legautonomie ha pubblicato il testo del Dlgs n. 33/2013 coordinato con le modifiche apportate dal Dlgs n. 97/2016, primo provvedimento attuativo della riforma Madia, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 132 dell'8 giugno scorso.

Il decreto legislativo n. 97/2016 interviene sulle disposizioni riguardanti corruzione, pubblicità e trasparenza a sua volta disciplinate dalla legge 6 novembre 2012 n. 190 e dal Dlgs 14 marzo 2013 n. 33.