No War - Palazzo Savelli sede del Comune di Rocca Priora (Roma)

No War - Palazzo Savelli sede del Comune di Rocca Priora (Roma)
No War - Palazzo Savelli sede del Comune di Rocca Priora (Roma)

mercoledì 19 febbraio 2020

Decreto proroga dei termini, governo pone la fiducia

Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, ha posto, a nome del Governo, la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, recante disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica (A.C. 2325-A/R), nel testo predisposto dalle Commissioni a seguito del rinvio deliberato dall'Assemblea.

La nota di lettura sintetica Anci sulle principali novità contenute nel decreto milleproroghe

Il DDL di conversione del Milleproroghe è ora all’esame dell’Aula, dove il Governo ha posto la questione di fiducia che verrà votata oggi 19 febbraio.

L'Anci ha pubblicato una nota di lettura Anci in cui vengono sintetizzate le principali disposizioni d’interesse dei Comuni approvate dalle Commissioni riunite I e IV in sede referente, inserite nel testo oggi sottoposto alla fiducia dell'Aula, rinviando gli approfondimenti a successiva e dettagliata nota di lettura di tutte le norme che hanno impatto su Comuni e Città Metropolitane.

D.L. 162 del 2019: Proroga di termini legislativi e altre disposizioni - Quadro di sintesi degli interventi

Il decreto legge n. 162 del 2019 (c d. decreto milleproroghe) è stato adottato, come altre volte in passato, al fine di disporre la proroga di termini legislativi in scadenza al 31 dicembre 2019. Il provvedimento reca, inoltre, varie disposizioni di carattere sostanziale, con carattere di urgenza, in numerose materie e, in particolare, in materia finanziaria, di organizzazione di pubbliche amministrazioni e di magistrature. L'esame parlamentare del provvedimento (AC 2325) è stato avviato, dalle Commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio della Camera dei deputati, il 14 gennaio e si è concluso il 13 febbraio 2020. Nel corso dell'esame parlamentare sono state introdotte numerose nuove disposizioni e apportate modifiche al testo originario del decreto-legge. 
Il Servizio Studi di Camera e Senato ha redatto una scheda sintetica relativa agli interventi contenuti nel Milleproroghe.
Per una illustrazione di dettaglio delle disposizioni del decreto-legge, nel testo risultante dalla modifiche apportate nel corso dell'esame delle Commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio, si rinvia ai dossier Volume I e Volume II di documentazione del Servizio studi.

Le schede di lettura del Sevizio Studi di Camera e Senato sul Milleproroghe

Come scritto in un precedente post, il provvedimento di conversione del Milleproroghe è oggi all'esame dell'aula della Camera dei Deputati.

Nel corso dell'esame parlamentare sono state introdotte numerose nuove disposizioni e apportate modifiche al testo originario del decreto-legge. Per una illustrazione di dettaglio delle disposizioni del decreto-legge, nel testo risultante dalla modifiche apportate nel corso dell'esame delle Commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio, il servizio Studi di Camera e Senato, oltre ad un quadro di sintesi degli interventi, ha realizzato due dossier illustrativi.

La norma che limita l'attività del consiglio comunale all'adozione di atti urgenti e improrogabili non applicabile alle giunte ed ai sindaci

Un'interessante parere è stato espresso dal Ministero dell'interno in ordine alla non applicabilità, per analogia, dell'art.38, c.5, del d.lgs. n.267/00, che limita l'attività del consiglio comunale all'adozione di atti urgenti e improrogabili, alle attività delle giunte e dei sindaci.
La norma in commento, ricordiamo, dispone che "i consigli durano in carica sino all'elezione dei nuovi, limitandosi, dopo la pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali, ad adottare gli atti urgenti e improrogabili".
Questo il testo del parere:

Il trattamento economico accessorio dei titolari di posizione organizzativa

Non vi è un obbligo di restituzione delle somme percepite dai responsabili di posizione organizzative sulla base di specifiche disposizioni di legge al di fuori del fondo per la contrattazione decentrata, se essi sono quantificati in modo preciso sulla base di criteri oggettivi e, di conseguenza, non vengono calcolati in modo arbitrario da parte del dirigente. Vanno invece restituite le indennità percepite senza la decurtazione proporzionale alla riduzione di orario in caso di impegno per una parte dell’orario in altro ente. In caso di valutazione positiva, quanto meno la misura minima della indennità di risultato deve essere erogata. I titolari di posizione organizzativa, ma più in generale tutti i dipendenti, non possono percepire compensi che non sono disciplinati dalle previsioni del contratto collettivo nazionale di lavoro del personale dipendente. Possono essere così riassunte alcune delle indicazioni contenute nella sentenza della Corte dei Conti della Puglia n. 8/2020, che ha dettato in modo molto ampio le regole per la incentivazione dei titolari di posizione organizzativa con compensi ulteriori rispetto alle indennità di posizione e di risultato.

martedì 18 febbraio 2020

Ordine del Giorno sui Segretari comunali approvato dal Consiglio Direttivo di Anci Lombardia

Il Fondo di Solidarietà Comunale e la problematica relativa alla carenza di Segretari comunali sono i due temi sui quali il Consiglio Direttivo di Anci Lombardia si è confrontato il 18 febbraio approvando due ordini di giorno.

Dopo un confronto sul recupero, avviato progressivamente a partire dalla Legge di Stabilità 2020, delle somme tagliate al Fondo di Solidarietà Comunale dalla "spending review" iniziato quest’anno, il Consiglio Direttivo di Anci Lombardia ha approvato un Ordine del Giorno che chiede ad Anci di intervenire in tutte le sedi competenti affinché le risorse derivanti dal ripristino del taglio siano destinate prioritariamente al reintegro delle risorse dei Comuni penalizzati dall’incremento della quota perequativa all’interno della distribuzione del Fondo di Solidarietà Comunale; di promuovere la revisione dei criteri di determinazione delle quote del Fondo secondo principi di maggiore semplicità, equità, trasparenza e programmabilità; di continuare a battersi affinchè sia sempre maggiore la quota di partecipazione dello Stato al Fondo, incrementando così la partecipazione verticale alla costituzione del Fondo medesimo.
Con un secondo Ordine del Giorno il Direttivo di Anci Lombardia chiede al Parlamento e al Governo di intervenire con la massima urgenza al fine di risolvere la questione relativa alla carenza di Segretari Comunali, semplificando le procedure per il reclutamento, dando attuazione alle dichiarazioni del Viceministro Mauri rilasciate durante un recente incontro con i Sindaci, consentendo la nomina di Vicesegretari e loro gestione in forma associata tra Comuni.

Nuova proroga per l'obbligo di gestione associata per i piccoli comuni... in attesa di una modifica normativa

Il Governo ha posto la fiducia sul DDL di conversione del DL Milleproroghe nel testo proposto in sede referente dalla I e dalla IV Commissione.
L'art.18-bis rubricato "Modifiche in materia di funzioni fondamentali dei comuni" interviene a differire ulteriormente al 31 dicembre 2020 il termine a partire dal quale diventa obbligatoria la gestione in forma associata delle funzioni fondamentali per i piccoli comuni, nelle more dell’attuazione della sentenza della Corte costituzionale n. 33 del 2019 e in base alla conclusione del processo di definizione di un nuovo modello di esercizio in forma associata delle funzioni fondamentali dei comuni.

Scelta Presidente del collegio iscritto a livello regionale e non provinciale (Parere del Ministero dell'interno)

Ai fini dell'individuazione del Presidente del collegio, l'ente locale deve verificare, al momento della delibera di nomina, che il Presidente scelto, su base regionale, sia ancora presente nell'elenco dei revisori vigente a tale data.

Paga i danni al consigliere disabile il comune che non rimuove le barriere architettoniche (Cass. sent. n. 3691/2020)

La sentenza n. 3691/2020 della Cassazione conferma la condanna al risarcimento del danno nei confronti di un Comune, responsabile di non aver rimosso le barriere architettoniche che impedivano alla consigliera disabile di accedere alla sala consiliare e di non aver messo in atto, in attesa d'installare l'ascensore per disabili, misure idonee a consentirle l'accesso agli uffici e ai luoghi di riunione. Il Comune, agendo nei termini suddetti, anche se non ne aveva intenzione, ha messo in atto una forma di discriminazione indiretta, integrando così la fattispecie prevista dal comma 3 dell'articolo 2 della legge n. 67/2006.

Whistleblowing non sicuro: Garante privacy sanziona un'università per 30.000 € (diffusi i nomi di chi aveva segnalato illeciti)

Il datore di lavoro, che adotta procedure tecnologiche per la segnalazione anonima di possibili comportamenti illeciti (whistleblowing), deve verificare che le misure tecnico-organizzative e i software utilizzati siano adeguati a tutelare la riservatezza di chi invia le denunce. Lo ha ribadito il Garante per la protezione dei dati personali nel sanzionare un’università per aver reso accessibili on line i dati identificativi di due persone che avevano segnalato all’ateneo possibili illeciti.

L’università aveva dichiarato che, a causa di un aggiornamento della piattaforma software utilizzata, si era verificata la sovrascrittura accidentale dei permessi di accesso ad alcune pagine web interne dell’applicativo usato per il whistleblowing, rendendo così possibile a chiunque consultare i nomi e altri dati di coloro che avevano inviato segnalazioni riservate. Tali informazioni erano di conseguenza state indicizzate da alcuni motori di ricerca fino a che l’università, dopo essere venuta a conoscenza del problema, era intervenuta per farli deindicizzare e cancellare le relative copie cache.

Giurisdizione del giudice ordinario sui provvedimenti del Responsabile della Trasparenza e dell'Anticorruzione in materia di decadenza

Sussiste la giurisdizione del g.o per la controversia inerente l'atto di decadenza adottato dal RPCT nei confronti del presidente di un'azienda speciale che non aveva presentato la dichiarazione annuale di incompatibilità.

PA, Dadone: "La chiarezza del linguaggio è obiettivo prioritario"

"La pulizia del linguaggio normativo, la chiarezza dell'esposizione da parte delle amministrazioni, la semplicità della narrazione delle scelte e delle decisioni della politica sono obiettivi fondamentali della nostra azione", spiega il Ministro Dadone che oggi a Firenze ha siglato un Protocollo d'intesa con il Presidente dall'Accademia della Crusca, Claudio Marazzini. 
"Non stiamo parlando di meri orpelli o di vacui esercizi di stile. Siamo piuttosto di fronte a un'esigenza fondamentale per istituzioni che vogliano davvero mettere al centro il rapporto con i cittadini e le prerogative del Paese reale - aggiunge Dadone - Nell'oscurita' della lingua puo' annidarsi semplice sciatteria, scarsa sensibilita' professionale oppure l'idea distorta di un potere da preservare gelosamente, che significa spesso abuso o che comunque segnala un deficit di partecipazione democratica". 

Non sempre illegittima la commissione di concorso con un componente che ricopre cariche politiche, sindacali o professionali (Cons. Stato sent. n. 796/2020)

Non sempre l'atto di nomina di una commissione di concorso che prevede al suo interno un soggetto che ricopre cariche politiche, sindacali o professionali è illegittimo: il principio di imparzialità dalla partecipazione alle commissioni di concorso dei titolari delle citate cariche non è ancorato al possesso della mera posizione/qualifica soggettiva degli stessi, ma quanto alla possibilità (garantita dalla carica posseduta) di influire, nell'esercizio dei poteri/prerogative a quella connessi, sulla attività dell'ente che indice la selezione.
E' questo il fondamentale principio contenuto nella sentenza del Consiglio di Stato n. 796 del 31 gennaio 2020.
Questi i passaggi principali della sentenza:

domenica 16 febbraio 2020

Le misure relative ai Segretari contenute nel Milleproroghe: l'illustrazione del Servizio Studi di Camera e Senato

L’articolo 16-ter, introdotto in sede referente, riduce la durata del corso-concorso di formazione e del tirocinio pratico per i segretari comunali e provinciali e introduce una verifica da effettuare durante il corso e obblighi formativi suppletivi dopo la prima nomina. 
Viene prevista poi la possibilità di riservare ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni il 30 per cento dei posti al concorso pubblico per esami che consente l’accesso al corso-concorso per segretari comunali e provinciali. 
È istituita inoltre una sessione aggiuntiva al corso-concorso bandito nel 2018 finalizzata all’iscrizione di ulteriori 172 segretari comunali nella fascia iniziale. 
Con la finalità di ovviare alla carenza di segretari nei piccoli comuni si prevede poi la possibilità di conferire, in via transitoria, le funzioni di vicesegretario a funzionari di ruolo del comune con determinati requisiti. 
Si interviene infine sulla disciplina relativa alle classi demografiche dei comuni ai fini dell’assegnazione dei segretari comunali, prevedendo che esse siano determinate, in caso di convenzione, dalla sommatoria degli abitanti di tutti i comuni.

Anci Campania: Segretari Comunali, arriva una boccata d’ossigeno dal decreto Milleproroghe

Arriva una boccata d’ossigeno per la cronica carenza di segretari comunali e provinciali: 2.385 sedi vacanti di cui 1.670 solo nei piccoli comuni. Le commissioni affari costituzionali e bilancio della Camera dei deputati hanno approvato l’emendamento al decreto legge Milleproroghe che recepisce le novità su cui da mesi è al lavoro il sottosegretario al Ministero dell’Interno Achille Variati.

Milleproroghe: Il testo approvato dalle Commissioni I e IV che verrà sottoposto all'esame dell'Aula

I lavori in Aula alla Camera dei Deputati riprendono lunedì 17 febbraio con la discussione del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, recante disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica.
Il testo che sarà esaminato dall'Aula è quello risultante dalle modifiche introdotte durante l'esame svolto dalle Commissioni Riunite (I e V).

Parità di genere giunta comunale. Carica assessorile. Mancata condivisione indirizzo politico di maggioranza (parere del Ministero dell'interno)

Il rispetto del principio di parità tra uomo e donna non può determinare un'interruzione dell'esercizio delle funzioni politico-amministrative.

Assunzioni del personale nei Comuni, la nuova disciplina parte il 20 aprile

Ora si attende la circolare interpretativa per fornire indirizzi chiari agli enti locali.
La Conferenza Stato-Città del 30 gennaio u.s. ha deciso che la nuova disciplina sulla determinazione delle facoltà di assunzione del personale per i Comuni avrà decorrenza 20 aprile 2020.
La Conferenza ha inoltre acquisito l’impegno dei Ministeri competenti a redigere una circolare interpretativa congiunta al fine di dettare indirizzi applicativi chiari agli Enti interessati.

Il fondo per la contrattazione decentrata

E’ necessario che le amministrazioni diano corso rapidamente alla costituzione del fondo per il salario accessorio del personale per l’anno 2020: è questo infatti il presupposto essenziale per l’avvio della contrattazione collettiva decentrata integrativa. Si deve subito evidenziare come, in modo crescente, le sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti formulino dubbi di legittimità sulla contrattazione tardiva, intendendo come tale quella che interviene alla fine dell’anno. Ed ancora non si può non rimarcare che la mancata stipula entro l’anno del contratto decentrato con cui viene ripartito il fondo per il salario accessorio determina conseguenze negative per il personale, che non può essere destinatario di incentivazioni e che si può vedere privato di una parte di risorse finanziarie ad essi destinate. Sulla base dei principi dettati dalla armonizzazione del sistema contabile, la mancata costituzione del fondo e la mancata contrattazione dello stesso determinano pesanti effetti negativi per il personale. E, sulla base delle regole ribadite dal CCNL 21.5.2018, in questi casi solo le risorse di parte stabile possano essere portate in aumento del fondo dell’anno successivo, peraltro nella forma delle risorse variabili, mentre le altre vanno in economia al bilancio dell’ente.

sabato 15 febbraio 2020

Regione Trentino Alto Adige, segretari comunali di fiducia del sindaco: il governo impugna la legge

Si apre un nuovo contenzioso tra la giunta Fugatti e il governo Conte. Il nodo è quello della legge regionale che, per il Trentino, introduce la figura del segretario comunale di fiducia. La legge in questione è la numero 8 dello scorso 16 dicembre, la collegata alla legge regionale di stabilità 2020. 
Il consiglio dei ministri, nella seduta di ieri sera, ha deliberato di impugnare la riforma dei segretari comunali, su richiesta della ministra dell’interno, Luciana Lamorgese. In particolare il governo mette nel mirino l’articolo 3 che «istituisce un unico Albo di segretari comunali distinto in due sezioni che prevedono meccanismi di iscrizione differenti con possesso di diversi requisiti e condizioni, violando il principio di uguaglianza sancito all’articolo 3 e gli articoli 51 e 97 della Carta Costituzionale. L’incarico può essere poi revocato per valutazioni negative non specificate».
Questa è la motivazione con cui il consiglio dei ministri contesta la riforma voluta da Fugatti per andare incontro, la giustificazione, alle esigenze dei sindaci e rendere più snella l’azione amministrativa.

venerdì 14 febbraio 2020

Il testo ufficiale dell'emendamento approvato al Milleproroghe sui segretari comunali

Come scritto in un precedente post è stato approvato ieri un emendamento al decreto legge Milleproroghe in Commissione alla Camera che dà una risposta alla mozione approvata all'unanimità poche settimane fa in ordine alla necessità di risolvere il problema della carenza dei segretari.
Pubblichiamo il testo ufficiale dell'emendamento approvato tratto dai documenti parlamentari.

Segretari comunali, ok nel Milleproroghe a norma per evitare la paralisi dei piccoli comuni

«E' un'ottima notizia che oggi sia stato approvato un emendamento al decreto legge Milleproroghe in Commissione alla Camera che dà una risposta celere alla mozione approvata all'unanimità poche settimane fa e che chiedeva al Governo rapidissime misure per rimediare alla carenza strutturale dei segretari comunali che sta paralizzando

l'attività amministrativa di molti comuni, soprattutto dei più piccoli». Lo afferma in una nota il sottosegretario all'Interno Achille Variati, riferendosi al problema dei piccoli comuni che spesso sono senza segretario comunale, il funzionario che dirige l'amministrazione locale.

Parere del Ministero dell'interno sulla convocazione del consiglio comunale in caso di richiesta da parte di consiglieri senza allegare la proposta di delibera

Appartiene ai poteri “sovrani” dell’assemblea decidere in via pregiudiziale che un dato argomento inserito nell’ordine del giorno non debba essere discusso (questione pregiudiziale), ovvero se ne debba rinviare la discussione (questione sospensiva).

Violazioni privacy e PA, il dirigente rischia di tasca propria: ecco perché

Due provvedimenti adottati dalla Corte dei Conti mettono al centro la responsabilità personale di funzionari pubblici dell’adempimento degli obblighi previsti dalle norme privacy. Ecco perché la Pubblica amministrazione può rivalersi sui suoi vertici.

sabato 8 febbraio 2020

Gdpr e albo pretorio on line: Garante, illecito pubblicare dati sulla salute. Il Garante sanziona un Comune per 10mila euro

I Comuni, prima di pubblicare documenti sull'albo pretorio on line, devono accertarsi che siano oscurate tutte le informazioni che non possono essere diffuse, in particolare i dati sulla salute di una persona.

Lo ricorda il Garante per la privacy nel comminare una delle prime sanzioni a un ente locale ai sensi del nuovo Regolamento europeo in materia di dati personali (Gdpr).
Una persona si era rivolta al Garante perché sull'albo pretorio del proprio Municipio era stata pubblicata una determina dirigenziale che riportava la grave patologia per la quale aveva presentato un'istanza per il riconoscimento della causa di servizio.
L'Autorità ha accertato che le informazioni sull'infermità e sull'operazione subita dal reclamante erano liberamente accessibili a chiunque, ed ha sottolineato come anche la nuova normativa sulla privacy vieti la diffusione dei dati sulla salute di una persona.

Salute: Garante, no alla e-mail con più indirizzi in chiaro. Ammonita una Provincia che ha inviato a sedici famiglie dati di minori non in regola con i vaccini

Il Garante per la privacy richiama l'attenzione sulle regole di una corretta comunicazione attraverso la posta elettronica. Con un provvedimento ha dichiarato illecito l'invio da parte di un'articolazione della Provincia di Trento di una e-mail destinata, contemporaneamente e con gli indirizzi in chiaro, a sedici genitori di bambini non in regola con l'obbligo delle vaccinazioni.
In prossimità dell'avvio dell'anno scolastico, l'e-mail della Provincia informava le famiglie dell'impossibilità di ammettere i minori alle scuole dell'infanzia, in assenza della regolarità vaccinale.

Garante: sì al censimento permanente, ma più tutele per i dati personali

L'Istat potrà procedere con i trattamenti necessari alla realizzazione del censimento permanente, ma dovrà adottare ulteriori misure per rafforzare la tutela dell'ingente mole di informazioni raccolte, in particolare migliorando le tecniche di pseudonimizzazione dei dati.
Questa la decisione del Garante per la privacy, adottata al termine di una lunga istruttoria che aveva portato nel 2018 l'Autorità a esprimere un parere non favorevole sul censimento permanente, previsto nel Programma statistico nazionale, e poi ad autorizzare la raccolta dei dati della popolazione, ma non il loro successivo trattamento, in assenza di una revisione del progetto.
Con quest'ultimo provvedimento, il Garante, analizzato il nuovo Piano generale di censimento (Pgc), autorizza l'Istituto nazionale di statistica a procedere con l'elaborazione dei dati raccolti.

venerdì 24 gennaio 2020

Le indennità degli Amministratori locali dopo il Decreto fiscale e la Legge di bilancio 2020

Pubblicato da Maggioli un mio e-book da titolo Le indennità degli Amministratori locali dopo il Decreto fiscale e la Legge di bilancio 2020.
L'e-book è scaricabile gratuitamente per gli abbonati alla Gazzetta degli enti locali e può essere acquistato sul sito Maggioli.
Questa la descrizione:

Due nuovi interventi da parte del legislatore contenuti nel cd. Decreto Fiscale e nella Legge di Bilancio 2020, vanno a incidere nella già complicata disciplina relativa alle indennità degli amministratori.
Il primo intervento è contenuto nel cd Decreto Fiscale ed in particolare nell’art. 57-quater, rubricato “Indennità di funzione minima per l’esercizio della carica di sindaco e per i presidenti di provincia”, del D.L. n. 124 del 26 ottobre 2019, così come convertito con modificazione ad opera della L. n. 157 del 19 dicembre 2019, recante: «Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili».
Il secondo, nell’art. 1, comma 552, della L. n. 160 del 27 dicembre 2019 (Legge di bilancio 2020) che ha introdotto una norma interpretativa di due disposizioni legislative in materia di indennità e gettoni di presenza degli amministratori locali.
Queste novità sono illustrate nel presente e-book, il cui taglio operativo è ottimizzato dallo schema di delibera per l’adeguamento delle indennità per gli amministratori di comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti.
L'indice dell'e-book:

Consiglio comunale - Quesito su computo degli astenuti e votazione a parità di voti

Un recente parere del Ministero dell'interno risponde a due problematiche relative al funzionamento del consiglio comunale: come deve essere valutata ai fini del quorum funzionale e strutturale la presenza in aula dell'astenuto ed il numero di voti validi per ritenere approvata una deliberazione.
Questa la massima:

Computo astenuti e votazione a parità di voti. In assenza di specifica previsione regolamentare gli astenuti concorrono alla formazione del "quorum strutturale" mentre sono esclusi dal calcolo del quorum funzionale; le deliberazioni sono approvate con una maggioranza di voti favorevoli.
Qui il testo completo del parere:

Legittimo il diniego di accesso civico ai dati personali contenuti nella documentazione (verbali e provvedimenti finali) riferita ad abusi edilizi

E' legittimo il diniego alla richiesta di accesso civico generalizzato ai dati personali contenuti nella documentazione (verbali e provvedimenti finali) riferita ad abusi edilizi negli ultimi due anni (2018-2019).
E' questa la conclusione cui è giunto il Garante della Privacy nel parere n. 220 del 18 dicembre 2019.
Queste le motivazioni del garante:


Esercizio provvisorio del bilancio: cosa possono o devono fare i Comuni

I Comuni che non hanno approvato il bilancio di previsione entro il 31 dicembre 2019 e che hanno deciso di utilizzare la proroga del termine al 31 marzo 2020 entrano nella particolare situazione dell’esercizio provvisorio, disciplinata dall’art. 163 del TUEL: con il superamento del termine di approvazione del bilancio si giunge alla fase della gestione provvisoria, nella quale “scattano” ulteriori limitazioni gestionali.

giovedì 23 gennaio 2020

La revoca dell'Assessore va motivata (Cons. St. par. n. 2859/2019)

Il Consiglio di Stato, sez. I, con parere n. 2859 del 13/11/2019, emesso su ricorso straordinario presentato da un Assessore revocato, torna ad occuparsi degli atti di revoca degli Assessori comunali. 

Il Consiglio di Stato ribadisce principi già espressi in più occasioni dal giudice amministrativo, in ordine alla natura amministrativa e non politica dei provvedimenti di revoca degli assessori e sulla necessaria motivazione, anche sintetica, degli stessi. 

In altra sede (Vademecum dell'Amministratore locale, II edizione, pag. 71 e seguenti)  si è avuto modo di scrivere "come sia assolutamente necessario, ai fini della legittimità del provvedimento di revoca, che quest’ultimo sia motivato, anche se la motivazione può basarsi sulle più ampie valutazioni di opportunità politico-amministrativa. Ciò in quanto il provvedimento è sindacabile in sede giurisdizionale per profili formali o in caso di evidente arbitrarietà. Gli atti di nomina e di revoca degli assessori comunali non rientrano nella categoria degli “atti politici”, come tali sottratti al sindacato di legittimità, ma mantengono la natura di atti amministrativi pur essendo denotati da ampia discrezionalità, non diversamente dai c.d. “atti di alta amministrazione”. Essi sono quindi sottoponibili al sindacato giurisdizio­nale in ossequio alla norma generale di cui all’art. 113 Cost., quantomeno entro gli stretti ambiti di un giudizio di non manifesta irragionevolezza o arbitrarietà. 
Così, comportano l’illegittimità del provvedimento di revoca: 

Finanza locale. Il 5 febbraio a Roma convegno Ifel per fare il punto sulla legge di bilancio e sul decreto fiscale

Il punto sulla finanza locale, a valle della legge di bilancio e del dl fiscale, per capire cosa è contenuto nelle due norme e cosa invece manca di quanto richiesto dai Comuni. Di questo si parlerà nel convegno organizzato da Ifel per il prossimo 5 febbraio (a partire dalle 8:30 a Piazza della Pilotta, 4 presso la Sala Carducci di Roma Eventi.

martedì 21 gennaio 2020

A Dizzasco un incontro con il Viceministro Mauri: “Avremo 564 nuovi segretari comunali”

Cinquecentosessantaquattro nuovi segretari comunali per uscire dall’empasse. E la possibilità per i sindaci di nominare in caso di emergenza vicesegretari. Inoltre si sbloccherà dal 1° luglio la vicenda già delineata delle indennità dei sindaci dei piccoli Comuni”. Significativi risultati sono stati annunciati a Dizzasco, in Val D’Intelvi nel Comasco, nella riunione con il Viceministro Matteo Mauri, il presidente di Anci Lombardia Mauro Guerra e molti sindaci del territorio.
Numerose sono state anche le questioni poste su fondo di solidarietà, perequazione, piccoli Comuni al fine di avere meccanismi semplici e trasparenti di applicazione e tempi certi. Il Viceministro Mauri ha espresso il suo impegno affinché le questioni poste da Anci Lombardia e dai sindaci siano al più presto al centro del dibattito in corso a livello nazionale.

Legge di bilancio 2020 - Nota di lettura Anci su tutte le norme di interesse per gli enti locali

Anci ha pubblicato sul proprio sito la nota di lettura ANCI sulle principali novità di interesse dei Comuni contenute nella legge di bilancio 2020.

La "protesta politica" giustifica le assenze del consigliere: illegittima in tali casi la pronuncia di decadenza

La decadenza dalla carica di Consigliere comunale costituisce una limitazione all'esercizio di un munus publicum, sicché la valutazione delle circostanze cui è conseguente la decadenza vanno interpretate restrittivamente e con estremo rigore. Il carattere sanzionatorio del provvedimento, in quanto destinato ad incidere su una carica elettiva, impone la massima attenzione agli aspetti garantistici della procedura, anche per evitare un uso distorto dell'istituto come strumento di discriminazione nei confronti delle minoranze”.
Fissa il seguente principio il giudice amministrativo (TAR Calabria, sentenza n. 7 del 7 gennaio 2020) che torna ad occuparsi della legittimità di una delibera consiliare con la quale è stata dichiarata la decadenza di un consigliere comunale assente per ragioni di protesta politica.

Lo schema delle graduatorie per il 2020

Sul sito di Gianluca Bertagna viene proposto "lo schema contenente la validità delle graduatorie, ricordando che dal 2020 avranno una durata di DUE ANNI.
Come noto, la legge di Bilancio, ha cancellato la disposizione dello scorso anno che prevedeva lo scorrimento solo per il numero dei posti messi a concorso. Quindi, torna la possibilità di scorrere le graduatorie anche oltre i posti messi a concorso. Attenzione all’art. 91 comma 4 del Tuel: lo scorrimento è vietato per posti creati o trasformati successivamente all’indizione del concorso. Da ultimo: ancora possibile utilizzare le graduatorie di altri enti".

domenica 19 gennaio 2020

Le principali novità per il personale degli enti locali e delle regioni dettate dai Dl 124/2019 (cd Fiscale) e 162/2019 (cd Milleproroghe e dalla Legge n. 160/2019 (cd di Bilancio 2020)

Le principali novità per il personale degli enti locali e delle regioni dettate dai Dl 124/2019 (cd Fiscale) e 162/2019 (cd Milleproroghe e dalla Legge n. 160/2019 (cd di Bilancio 2020). E' questo il titolo di una scheda riassuntiva a cura di Arturo Bianco sulle novità in materia di personale contenute nelle recenti disposizioni normative.

Decreto Milleproroghe. Gli emendamenti Anci inviati alle commissioni Affari costituzionali e bilancio della Camera

Pubblicati sul sito dell'ANCI il testo degli emendamenti al d.l. milleproroghe inviati dall'Anci alle commissioni riunite Affari costituzionali e bilancio della Camera.

Diritto a godere le ferie e perdita delle ferie non godute

Il lavoratore che volontariamente non gode delle ferie maturate le perde (1).
E' questa la massima della recente sentenza del Tar Valle d’Aosta, n. 1 del 17 gennaio 2020.

Piano di riequilibrio finanziario pluriennale e parere dell'organo di revisione

Il Tuel prevede diverse fattispecie in ordine al momento in cui deve essere reso il parere da parte dell’organo di revisione e, quindi, tale parere deve essere messo a disposizione dei consiglieri.
Una prima fattispecie disciplinata espressamente dall’art. 239 riguarda “le ipotesi nelle quali il parere o la relazione cui l’organo di revisione è tenuto debba essere reso sulla “proposta” di deliberazione formulata dall’ufficio e ciò accade sia con riferimento al bilancio di previsione (comma 1 lett. a, n. 1), sia con riferimento al rendiconto della gestione (comma 1 lett. d) ed al bilancio consolidato (comma 1 lett. d-bis)”.
Altra fattispecie, differente, è quella disciplinata dall’art. 243-bis del Tuel, che “al comma 5 prevede che “il consiglio dell'ente locale […] delibera un piano di riequilibrio finanziario pluriennale […] corredato del parere dell'organo di revisione economico-finanziario” e non prescrive che il relativo parere debba essere apposto sulla relativa proposta, la quale costituisce l’unico atto che con i propri allegati deve essere messo a disposizione dei consiglieri.
Qualora, tuttavia, si volesse accedere alla diversa soluzione secondo la quale anche il parere debba essere messo a disposizione dei consiglieri la deliberazione non può essere annullata, in quanto, nel caso di specie "i ricorrenti, per un verso, non hanno censurato il piano sul versante sostanziale, essendosi limitati ed evidenziare – come si vedrà, infondatamente – soltanto ulteriori vizi formali e, per altro verso, non risulta dal verbale di seduta che abbiano rappresentato l’esigenza di maggiori approfondimenti attraverso l’esame del parere reso dall’organo di revisione messo a disposizione il giorno stesso della seduta, ciò che avrebbe potuto dar luogo, ad esempio, ad un differimento della trattazione direttamente disposto dal presidente del consesso assembleare o, comunque, a una prospettata – e argomentata – soluzione diversa da quella, poi, di fatto adottata in assemblea. In tal senso, dunque, non può ritenersi che l’acquisizione del parere nel giorno stesso della seduta consiliare abbia inciso su un possibile diverso esito”.

sabato 18 gennaio 2020

Nessuna abilitazione professionale per l'esercizio del ruolo di RPD (Responsabile Protezione dati)

L' Autorità garante della concorrenza e del mercato, con apposita delibera si è occupata di possibili criticità concorrenziali nelle procedure di affidamento del servizio di Responsabile Protezione Dati (RPD). Ciò in quanto talvolta le pubbliche amministrazioni, nel selezionare un RPD esterno, richiedono l’iscrizione nell’albo professionale degli avvocati o la laurea in giurisprudenza.
Rispetto ai requisiti che il RPD deve possedere, l'Autorità chiarisce che la normativa in vigore non fa riferimento a specifici titoli di studio, né richiede iscrizioni agli albi professionali per l’esercizio del ruolo di RDP.
Queste le conclusioni cui giunge l'Autorità nell'atto di segnalazione AS1636 Selezioni per l'affidamento del servizio di responsabile protezione dati:

venerdì 17 gennaio 2020

Segretario e Direttore generale tenuti a pubblicare i dati reddituali (Anac, Delibera n. 1202/2019). Il Milleproroghe ha "congelato" la norma

Con una recente delibera, la n. 1202 del 18 dicembre 2019 l'Anac ha risposto ad alcuni quesiti presentati da amministrazioni comunali in ordine all'applicabilità anche ai segretari comunali ed ai direttori generali degli enti locali dell'art. 14, co. 1, lett. f) del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 che prevede la pubblicazione dei dati reddituali dei dirigenti.
Si rammenta che la norma era stata dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 20/2019, che "ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 14, comma 1-bis, del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 (Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni), nella parte in cui prevede che le pubbliche amministrazioni pubblicano i dati di cui all’art. 14, comma 1, lettera f), dello stesso decreto legislativo anche per tutti i titolari di incarichi dirigenziali, a qualsiasi titolo conferiti, ivi inclusi quelli conferiti discrezionalmente dall’organo di indirizzo politico senza procedure pubbliche di selezione, anziché solo per i titolari degli incarichi dirigenziali previsti dall’art. 19, commi 3 e 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche)".

Queste le conclusioni cui è pervenuta l'Anac:

Parità di genere nella costituzione delle giunte anche nei comuni con popolazione inferiore a 3.000 abitanti

Con una recente sentenza del TAR Umbria (n. 10 del 3 gennaio 2020) il giudice amministrativo ribadisce principi ormai consolidati in merito al rispetto delle quote di genere nella costituzione delle giunte comunali. 
queste le conclusioni cui è giunto il giudice amministrativo.

Online il volume Formez e IFEL-ANCI “L’associazionismo intercomunale nelle aree interne”

Il volume “L’associazionismo intercomunale nelle aree interne”, frutto di una riflessione congiunta Formez PA e IFEL-ANCI sugli esiti dei processi associativi e di rafforzamento delle capacità amministrative dei comuni delle aree SNAI, racconta gli sforzi dei Comuni per superare i limiti amministrativi. Fondamentale il supporto dei sindaci che grazie all’entusiasmo hanno interpretato questa sfida come un’opportunità e non come un obbligo. 

Piccoli comuni, Consulta Nazionale al via lavori per il 2020. Carenza segretari provoca ripercussioni nei piccoli Comuni e in modo particolare in quelli montani

“Valutando quanto contenuto per i piccoli Comuni nella legge di Bilancio e nel dl fiscale, è possibile esprimere soddisfazione per il lavoro svolto dall’Anci per giungere a questi risultati”. Così il coordinatore nazionale Piccoli Comuni e sindaco di Cerignale, Massimo Castelli al termine del primo incontro 2020 della Consulta nazionale piccoli Comuni tenutasi alla presenza dei rappresentanti dei Comuni di minore dimensione demografica provenienti dalle diverse realtà regionali.

Assemblea Annuale - Anci Parma ospiterà l’Assise annuale di Anci

Sarà la città di Parma ad ospitare in autunno il tradizionale appuntamento annuale dell’Assemblea nazionale dell’Anci che riunisce sindaci e amministratori locali provenienti da tutta Italia per confrontarsi e scambiarsi esperienze sui principali temi di interesse dei Comuni italiani.

L’annuncio è arrivato oggi nel corso dei lavori del Consiglio nazionale dell’Anci che si è riunito a Roma presso il Complesso Monumentale Pio sodalizio dei Piceni.
“Oggi il Consiglio Nazionale dell’Anci ha votato all’unanimità Parma come prossima sede dell’Assemblea nazionale di tutti i sindaci italiani. Nell’anno in cui è diventata Capitale della Cultura e ha visto la presenza del Presidente della Repubblica Mattarella, la città sarà anche il centro di ritrovo di tutti gli 8 mila sindaci italiani”, ha dichiarato il sindaco di Parma Federico Pizzarotti.

Incompatibile il sindaco se il fratello è appaltatore di lavori per l'ente locale

Il Servizio consulenza agli enti locali della Regione Friuli Venezia Giulia ha risposto ad un quesito in ordine alla sussistenza di una causa di incompatibilità nei confronti del sindaco, il cui fratello risultava appaltatore di lavori di manutenzione di un immobile comunale.

Secondo il parere si configura la causa di incompatibilità di cui all’art. 61, comma 1 bis, del D.Lgs. 267/2000 secondo cui “non possono ricoprire la carica di sindaco o di presidente di provincia coloro che hanno ascendenti o discendenti ovvero parenti o affini fino al secondo grado che coprano nelle rispettive amministrazioni il posto di appaltatore di lavori o di servizi comunali o provinciali o in qualunque modo loro fideiussore".

giovedì 16 gennaio 2020

Mancano i segretari comunali: le iniziative per superare l'emergenza

Approvata la mozione che impegna il governo a potenziare gli organici e a snellire le procedure selettive.
Agire sulla normativa in vigore per snellire le procedure di selezione dei segretari comunali, e individuare figure che possano esercitarne temporaneamente le funzioni.
Sono alcune delle iniziative urgenti che la Camera dei Deputati, con la mozione votata oggi all'unanimità, impegna il governo ad assumere per superare la carenza di queste figure professionali.

Operativa la ripartizione per il 2020 delle risorse a favore dei comuni da parte del Ministero dell'interno

Le risorse sono destinate all’efficientamento energetico, allo sviluppo territoriale sostenibile, alla messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale e all’abbattimento delle barriere architettoniche

Il Viminale ha ripartito i 500 milioni di euro stanziati dalla legge di bilancio 2020 a favore di tutti i comuni. Le risorse assegnate – da 50.000 a 250.000 sulla base delle quote stabilite per sette fasce di popolazione - sono destinate all’efficientamento energetico, allo sviluppo territoriale sostenibile, agli interventi per l’adeguamento e la messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale e all’abbattimento delle barriere architettoniche.

Il materiale didattico della giornata organizzata dall'UNSCP Lazio a Valmontone sul PNA 2019

Come preannunciato in un precedente post, l'unione Nazionale dei Segretari Comunali e Provinciali – Unione Regionale del Lazio ha organizzato il 20 DICEMBRE dalle ore 9,30 alle ore 13,30 presso il del Comune di Valmontone – Palazzo Doria Pamphilj una giornata di formazione, specifica per i Segretari Comunali
C’E’ VITA OLTRE LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO !!!!
Riflessioni a margine del nuovo PNA 2019 e delle variabili applicative.
Relatori:
Andrea Ferrarini e Massimo Di Rienzo di Spazio Etico.

Milleproroghe: la scheda di lettura del Servizio Studi di Camera e Senato

Sulla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 305 del 31-12-2019 è stato pubblicato il Decreto Legge 30 dicembre 2019, n. 162 recante Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica. 
Il Servizio Studi di Camera e Senato ha redatto una scheda di lettura del provvedimento.

L’UPI in audizione alla Camera sul Decreto Milleproroghe

“Il recupero della piena funzionalità delle Province deve essere finalizzato alla restituzione ai cittadini di una istituzione in grado di assicurare i servizi essenziali, capace di sostenere i Comuni, soprattutto quelli piccoli, e con una chiara missione di ente chiave nella promozione degli investimenti sul territorio. Le richieste di modifica che presentiamo a questo decreto vanno tutte in questa direzione”.
Lo ha detto il Responsabile Finanza UPI Pierluigi Peracchini, Presidente e Sindaco della Spezia, intervenendo alla Camera dei Deputati nell’audizione sul cosiddetto decreto Milleproroghe.

Il Milleproroghe "congela" la pubblicazione dei compensi e delle dichiarazioni patrimoniali dei dirigenti

Già ridimensionato a febbraio dalla Corte costituzionale, con sentenza n. 20/2019, l'obbligo di pubblicare online i dati reddituali e patrimoniali dei titolari di incarichi o cariche di amministrazione, direzione, governo e dei titolari di incarichi dirigenziali, viene congelato dal decreto legge 30 dicembre 2019, n. 162 “Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché' di innovazione tecnologica.” cosiddetto Milleproroghe, che interviene sul d.lgs. 33/2013 in più punti.
L’articolo 1, comma 7 del d.l. 162/2019 sospende fino al 31 dicembre 2020 l'applicazione delle sanzioni per la mancata pubblicazione dei dati, che prevedono una multa da € 500 a € 10.000 e che per i dirigenti sono causa di responsabilità e danno all'immagine verso l'amministrazione di appartenenza. Il congelamento delle sanzioni è motivato proprio dalla necessità di adeguare la nuova disciplina della trasparenza ai rilievi della Consulta, a cominciare dall'adozione di un regolamento interministeriale che dovrà riscrivere le norme. I nuovi obblighi di pubblicazione dovranno essere graduati tenendo conto del rilievo esterno dell'incarico svolto e del livello di potere gestionale e decisionale esercitato dai dirigenti, mentre i dati di cui all'articolo 14, comma 1, lettera f, (ossia quelli reddituali e patrimoniali che secondo la Consulta solo i dirigenti apicali della PA avrebbero dovuto continuare a rendere pubblici), dovranno essere oggetto «esclusivamente di comunicazione all'amministrazione di appartenenza». La trasparenza, inoltre, cederà il passo alle ragioni di sicurezza nazionale per i dirigenti del Viminale e della Farnesina e per Forze armate, Polizia e amministrazione penitenziaria.
Si riporta, di seguito, il testo integrale dell’art. 1, comma 7, del d.l. 30 dicembre 2019, n. 162 “Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché' di innovazione tecnologica.”:

Le nuove regole dal 2020 sul personale enti locali

La spesa di personale, le assunzioni, l’ammontare del trattamento accessorio negli enti locali. Le nuove regole dal 2020, senza scordare il passato. E' questo l'approfondimento a cura di Andrea Antelmi pubblicato sul sito UPEL.

Questo l'incipit dell'articolo:
"C’eravamo tanto illusi che il decreto attuativo del secondo comma dell’articolo 33 del decreto legge n. 34 del 2019 potesse consegnarci, non solo più favorevoli condizioni per le assunzioni di personale nei comuni, ma anche una definitiva semplificazione delle regole per la determinazione delle relative facoltà – che tanto ci hanno fatto penare in questi anni – deviando, peraltro, l’attenzione dall’effettiva analisi dei fabbisogni, all’esclusiva preoccupazione di giustificarne la corretta applicazione".

La capacità assunzionale dopo il DPCM

Il mio dubbio principale del Dpcm (scarica QUI) “licenziato” in Conferenza l’11 dicembre scorso è: che cosa accade ora alla capacità assunzionale? Detta in altro modo: il nuovo sistema di calcolo dei possibili spazi assunzionali basati su incrementi della spesa dell’ultimo rendiconto cancella le regole del turn-over e di conseguenza del meccanismo della mobilità?
Noto che alcuni interpreti non hanno dubbi nel ritenere che il Dpcm scrive le regole nuove cancellando quelle vecchie.
A me, qualche dubbio rimane.

Adempimenti Legge 190/2012 art. 1, comma 32 - L'Anac conferma le modalità operative per l’anno 2020

Restano invariate le modalità operative per la pubblicazione e la trasmissione, ai sensi dell’art. 1 comma 32 Legge 190/2012, dei dati riguardanti il 2019, come indicato nella Deliberazione ANAC n. 39 del 2 gennaio 2016.

Rimangono quindi valide sia le specifiche tecniche per la comunicazione via PEC (comunicazioni@pec.anticorruzione.it) dell’avvenuta pubblicazione dei dati entro il 31 gennaio 2020 sia quelle di pubblicazione dei dati (formato XSD).

Prevenzione della corruzione: indicazioni Anac per l’inconferibilità di incarichi ai condannati per delitti contro la Pubblica amministrazione

A seguito di numerose richieste di chiarimenti pervenute nel tempo, che hanno fatto emergere problematiche giuridiche ricorrenti e difficoltà applicative, l’Autorità nazionale anticorruzione ha inteso fornire indicazioni sulla corretta interpretazione della norma che vieta di conferire incarichi ai condannati per delitti contro la Pubblica amministrazione. La delibera 1201/2019 passa in rassegna vari aspetti tecnici, come la retroattività delle fattispecie conseguenti a condanna penale e l’individuazione del momento in cui concretamente scatta il periodo di inconferibilità.

Particolarmente rilevante, alla luce della sentenza 126/2018 del Consiglio di Stato, è l’applicazione del regime delle inconferibilità anche alla carica di presidente, indipendentemente dall’attribuzione di deleghe gestionali.