No War - Palazzo Savelli sede del Comune di Rocca Priora (Roma)

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sabato 4 novembre 2017

Speciale sul XXI Congresso dell'Unione Nazionale Segretari comunali e provinciali (Roma 23, 24 e 25 Novembre)

Il link alla sezione speciale del blog
Aperta una sezione speciale del Blog sul XXI Congresso dell'Unione Nazionale Segretari comunali e provinciali che si terrà a Roma nei giorni 23, 24 e 25 Novembre.
Nella sezione, costantemente aggiornata, sono raccolti tutti i documenti relativi al congresso e le convocazioni delle Assemblee Regionali di preparazione al Congresso.
Il blog ospitò analoga sezione in occasione del XX Congresso dell'U.N.S.C.P.

Proposta emendativa alla legge di bilancio di ANCI Lombardia per risolvere il problema della carenza di Segretari comunali

Anci Lombardia presenta una serie di ipotesi di emendamento alla proposta del governo di legge di bilancio in discussione al Senato.
Tra queste proposte emendative anche quella destinata a risolvere il problema della carenza dei Segretari comunali, più volte denunciata anche dall'UNSCP.
Questa la norma proposta (pag. 9 del documento): 

Legge Bilancio 2018, proposte emendamenti Anci Lombardia

Anci Lombardia presenta una serie di ipotesi di emendamento alla proposta del governo di legge di bilancio in discussione al Senato.
Questo il sommario:
  • Proposte di semplificazione ordinamentale;
  • Proposte di modifica normativa di natura finanziaria;
  • Proposte di modifica su inconferibilità e status amministratori.

In Gazzetta la L. 158 del 6 ottobre 2017 recante misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 256 del 2 novembre è stata pubblicata la Legge n.158 del 6 ottobre 2017 recante "Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché' disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni".

L'esternalizzazione dei servizi pubblici e il ruolo dell'ente locale in qualità di socio pubblico: criticità, opportunità e prospettive

Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Istat nell’ottobre 2017, nell’anno 2015 le partecipate a livello nazionale sono 9.655, in calo del 2,1% sul 2014, mentre aumenta il numero dei dipendenti: sono 882.012 (+4,3%).

Restano ancora quasi 2.000 società senza personale, e 1.000 società sono inattive. Il 23,5% delle società chiude con bilanci in perdita.
Si tratta di notizie che non possono lasciare indifferenti, e che rimandano a una visione più generale del panorama italiano, con la solita domanda di fondo: qual è il quadro odierno dei rapporti tra i Comuni e le società partecipate?

venerdì 3 novembre 2017

La sezione autonomie sull’incentivo delle funzioni tecniche

L’incentivo delle funzioni tecniche entra nel fondo per le risorse decentrate e deve essere conteggiato ai fini del non superamento del tetto dell’anno 2016 fissato dal D.Lgs. n. 75/2017. E’ questa la indicazione dettata dalla sezione autonomie della Corte dei Conti n. 24 dello scorso 10 ottobre, che riprende quanto la stessa ha affermato nella deliberazione n. 7/2017. La deliberazione rigetta la richiesta di riesame avanzata dalla sezione regionale di controllo della magistratura contabile della Liguria nel parere n. 58/2017. Altro importante elemento che viene ribadito dalla deliberazione è che questi oneri devono considerarsi compresi nel tetto della spesa del personale, di cui al comma 557 della legge n. 296/2006, cd legge finanziaria 2007.

Verso il rinnovo dei contratti collettivi: la direttiva del comitato di settore

Con l’adozione della direttiva da parte del comitato di settore delle funzioni locali (personale delle regioni, degli enti locali, delle camere di commercio, delle Ipab a prevalente attività sociale etc) e della sanità si è fatto un ulteriore passo in avanti in direzione della definizione delle condizioni preliminari necessarie per dare corso al rinnovo dei contratti collettivi. Sul terreno procedurale i passaggi preliminari alla definizione del contratto collettivo nazionale di lavoro del personale di tale comparto per il triennio 2016/2018 sono completati; infatti il D.Lgs. n. 75/2017 ha risolto i dubbi sulla individuazione delle materie oggetto di contrattazione decentrata e le direttive del Governo e del comitato di settore sono state emanate. Sul terreno sostanziale mancano i tetti delle risorse messe a disposizione per garantire il finanziamento degli aumenti contrattuali nella misura definita dalla intesa Governo sindacati dell’autunno del 2016, stante che le previsioni contenute nella legge di bilancio 2017 (0,36% del monte salari 2015 per il 2016, 1,09% per il 2017 ed 1,45% per il 2018) del non sono sufficienti. Per cui le previsioni sui tempi di stipula del contratto potranno essere formulate solamente dopo che si conoscerà la misura effettiva delle risorse aggiuntive messe a disposizione per questa finalità.

Le sezioni della Corte dei conti sul fondo per le risorse decentrate

Le deroghe al tetto del fondo per la contrattazione decentrata sono esclusivamente quelle previste dal D.Lgs. n. 75/2017; le quote di parte stabile non più utilizzate vanno ad incrementare tale fondo; il 20% delle risorse per la incentivazione delle funzioni tecniche proveniente da finanziamenti comunitari e destinato al miglioramento dei servizi non può essere utilizzato per questa finalità; le capacità assunzionali a tempo indeterminato possono essere utilizzate per il recupero di somme illegittimamente inserite nei fondi per la contrattazione decentrata. Non si possono inserire nel tetto del fondo, per il confronto con l’incentivo delle funzioni tecniche, le risorse destinate al personale per la realizzazione di opere pubbliche. Sono queste le principali indicazioni in tema di fondi per le risorse decentrate che si ricavano dalle più recenti deliberazioni delle sezioni regionali di controllo delle Corte dei Conti.

La quota prevalente del fondo

Prima di costituire definitivamente i fondi del trattamento accessorio dell’anno 2017, oltre a verificare i limiti previsti dall’art. 23, comma 2, del d.lgs. 75/2017, le amministrazioni devono anche ricordarsi di controllare se è stato rispettato il vincolo della quota prevalente destinata a performance. Il vincolo è stato introdotto dalla Riforma Brunetta direttamente all’articolo 40, comma 3-bis, del d.lgs. 165/2001 che nella versione attuale prevede: “La contrattazione collettiva integrativa assicura adeguati livelli di efficienza e produttività dei servizi pubblici, incentivando l’impegno e la qualità della performance, destinandovi, per l’ottimale perseguimento degli obiettivi organizzativi ed individuali, una quota prevalente delle risorse finalizzate ai trattamenti economici accessori comunque denominati ai sensi dell’articolo 45, comma 3”. Va rilevato, che a tale regola non sempre (sarebbe meglio dire “quasi mai”), gli enti sono riusciti a dare una concreta attuazione in quanto molto difficilmente i fondi degli enti locali possono essere destinati in quota prevalente alla produttività, semplicemente per il fatto che buona parte di essi sono già erosi dalle progressioni orizzontali, dalle indennità di comparto, dai compensi per gli incaricati di posizione organizzativa negli enti con la dirigenza e dalle varie indennità corrisposte a titolo di turno o di reperibilità.

Venerdì 10 Novembre Assemblea Regionale dell'UNSCP Sardegna

Assemblea Regionale dell'Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali - Unione Regionale della Sardegna - è convocata per venerdì 10 novembre p.v. alle ore 9.30 presso l’aula consiliare del Comune di Oristano, sito in Piazza E. d'Arborea, 44 con il seguente ordine del giorno: 
1. XXI Congresso Nazionale dell’UNSCP – Roma 23-25 Novembre 2017. Dal nuovo CCNL al rafforzamento di ruolo e funzioni: temi per il rilancio della figura del Segretario Comunale e Provinciale al servizio del sistema delle autonomie locali – proposte dell’Unione Regionale; 
2. Rinnovo degli organi regionali; 
3. Varie ed eventuali. 
La convocazione è estesa a tutti i colleghi Segretari della Sardegna, anche non iscritti al Sindacato, data la rilevanza dei temi all’o.d.g.

Mercoledì 8 Novembre l'Assemblea Regionale dell'U.N.S.C.P. Campania

L’Assemblea Regionale dell’Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali - Unione regionale Campania - è convocata Mercoledì 8 novembre 2017 alle ore 16 presso la Prefettura di Caserta con il seguente ordine del giorno :
1) XXI Congresso Nazionale dell’Unione – Roma 23-25 novembre 2017. Dal nuovo CCNL al rafforzamento di ruolo e funzioni: i temi per il rilancio della figura del Segretario e le proposte dell’Unione Regionale;
2) Rinnovo degli organi regionali;
3) Partecipazione della delegazione campana al XXI Congresso Nazionale dell’Unione.
Con la sua forte rappresentanza e la vivacità dei contributi l’Unione Regionale Campana è tradizionalmente una componente determinante del UNSCP. Il rafforzamento dei principi statutari di partecipazione e trasparenza per la celebrazione del XXI° Congresso Nazionale offre una importante opportunità di contribuire a delineare il percorso sindacale del prossimo triennio. 
Ai Segretari tutti l’invito alla partecipazione.

martedì 31 ottobre 2017

Convocata venerdì 10 novembre l’Assemblea regionale dell’U.N.S.C.P. del Piemonte

Il Segretario Regionale Gianfranco Cotugno ha convocato l’Assemblea regionale dell’U.N.S.C.P. del Piemonte il giorno Venerdì 10 novembre 2017, alle ore 15,00, presso la sala consiliare del Comune di Chivasso – Palazzo S. Chiara – P.zza C.A. Dalla Chiesa, 8 - con il seguente O.d.G.:
1) Verso il XXI Congresso nazionale dell’U.N.S.C.P. ( 23/25 novembre 2017 – Roma): Il Sindacato dei Segretari comunali e provinciali per il rilancio della categoria e del sistema delle Autonomie Locali. Tematiche attuali e prospettive. 
2) Rinnovo Organi regionali.
E’ prevista la partecipazione del Segretario Nazionale dell’U.N.S.C.P. , Alfredo Ricciardi.

lunedì 30 ottobre 2017

Legge di Bilancio 2018: il testo trasmesso al Senato. Le novità

E' stato presentato al Senato in data 29 ottobre il DDL "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020", cd legge di bilancio 2018.
Il provvedimento ha assunto il n. 2960 A.S.

Legge di Bilancio, dopo sette anni arriva rinnovo dei contratti statali. Ma soldi non bastano per i dipendenti degli enti locali

Oltre 4 miliardi complessivi sul piatto e la garanzia che nessuno perderà il “bonus Renzi” di 80 euro. La legge di Bilancio per il 2018, come da attese, apre la strada al rinnovo dei contratti degli statali, congelati da sette anni. Per il 2018 vengono stanziati 2,85 miliardi, dopo i 300 messi in cascina con la manovra per il 2016 e i 900 aggiunti lo scorso anno. Ma nel complesso gli aumenti in busta paga di 85 euro medi al mese promessi ai 3,2 milioni di dipendenti pubblici valgono oltre 5 miliardi. Ergo, c’è chi rimarrà fuori dalle coperture messe in campo: enti locali e “enti pubblici diversi dall’amministrazione statale” dovranno trovare le risorse nei propri bilanci. L’obiettivo è quello di mantenere le promesse contenute nell'accordo quadro sul contratto dei lavoratori del pubblico impiego siglato lo scorso 30 novembre dopo una lunga trattativa fra il ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia e i leader di Cgil, Cisl e Uil.

Oltre ai soldi va recuperato il deficit di competenze

Non è solo questione di soldi. Il rinnovo dei contratti nella Pa è un’occasione per cambiare il settore pubblico. Per le amministrazioni che si lamentano di non avere una sufficiente autonomia e flessibilità. Per le parti sociali che si possono riscattare e dimostrare che il contratto collettivo è uno strumento di efficienza. Dopo il regalo di fiducia che il Governo ha fatto alla contrattazione con la riforma Madia, è necessario che l’opportunità non sia sprecata. L’obiettivo è chiaro: rendere la gestione delle risorse umane della Pa certa, semplice e moderna.

Approvazione bilanci di previsione Decaro chiede al ministro Minniti proroga al 31 marzo

Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, con una lettera indirizzata al ministro dell’Interno, Marco Minniti, chiede una proroga del termine per approvare i bilanci di previsione dei Comuni al 31 marzo 2018.

A supporto della sua richiesta, Decaro richiama la procedura e i relativi tempi – “non inferiore ai cinquanta giorni” - previsti dalle norme. “Tale richiesta – conclude il presidente dell’Anci – ha come unico obiettivo di assicurare il rispetto dei principi contabili che sovrintendono alla redazione dei bilanci e quindi di porre i Comuni in condizione di ottemperare a tale obbligo in una scadenza congrua e già nota”.

Appalto gratuito, ecco perché il Consiglio di Stato sbaglia. Approfondimento della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro

La possibilità per un professionista di offrire gratuitamente la propria attività lavorativa è di per sé ammessa dal nostro ordinamento, ma solo quale eccezione esplicita e solo se frutto della libera determinazione del prestatore d’opera, senza possibilità di imposizioni. 
Ai sensi dell’art. 3, co. 1, lett. ii), del Codice dei contratti pubblici (d.lgs. n. 50/2016), gli appalti pubblici sono infatti dei contratti a titolo oneroso, stipulati per iscritto, aventi per oggetto l’esecuzione di lavori, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi. Alla luce delle direttive comunitarie (2014/23, 2014/25) l’onerosità del corrispettivo è dunque un elemento strumentale indefettibile dei contratti stipulati.
Con l’approfondimento del 23 ottobre 2017 la Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro si sofferma sulle contraddizioni di fondo contenute nella sentenza n. 4614/2017 del Consiglio di Stato che ha ritenuto legittima la prestazione gratuita sulla considerazione che l’onerosità, obbligatoriamente prevista dal Codice dei contratti pubblici, “può assumere per il contratto pubblico un significato attenuato o in parte diverso rispetto all’accezione tradizionale e propria del mondo interprivato”.

I dirigenti pubblici sotto assedio

«La Pubblica amministrazione è il vero problema italiano», ha detto Romano Prodi parlando a Milano il 26 ottobre scorso. Essa «ci sta isolando dal mondo — ha aggiunto — a causa dell’incapacità di prendere decisioni nei tempi dovuti». Ma che cosa la rallenta o la paralizza? La prima causa è esterna, e sta nella esondazione del Parlamento, che amministra per legge. Ho letto la proposta di legge del bilancio 2018: entra in dettagli tanto minuti da impedire ogni movimento all’amministrazione. È la sfiducia nell’amministrazione che suggerisce questa iper-regolazione asfissiante. Ma quest’ultima finisce per bloccare l’amministrazione. Il rimedio è peggiore del male. La sfiducia nella burocrazia ha dettato, vent’anni fa, anche un altro correttivo, il cosiddetto «spoils system». Grazie ad esso, i governi nazionali e locali la fanno da padroni, nominando, promuovendo, sostituendo, non solo i vertici amministrativi. Un altro rimedio peggiore del male. Poi, all’interno, le amministrazioni debbono fare i conti con i controllori, la Corte dei conti e l’Autorità anticorruzione. Questi, invece di giudicare risultati, valutano spesso la legittimità di singoli atti. Molte delle norme che li riguardano sono dettate dalla cultura del sospetto, mirano alla prevenzione, mentre prima condizione di un governo libero è la repressione, non la prevenzione, una conclusione sulla quale concordarono i nostri «padri fondatori» Ricasoli, Farini e Zanardelli.

Servizio civile e fisco, scavalco d’eccedenza, compensi del vicesegretario

Pubblicata sul quotidiano del Sole24Ore Enti Locali & PA la rubrica settimanale di Gianluca Bertagna con le indicazioni sintetiche delle novità normative e applicative intervenute in tema di gestione del personale nelle pubbliche amministrazioni.
Questa settimana i temi affrontati riguardano Servizio civile e fisco, scavalco d’eccedenza, compensi del vicesegretario.

domenica 29 ottobre 2017

Documento dell'UNSCP Sardegna sulla L.R. 2/2016 di riordino delle autonomie locali: rinviare negli statuti l'entrata in vigore delle norme sul dirigente apicale

In Sardegna l'Unione Regionale dei Segretari comunali e provinciali ha predisposto un documento, inviato all'Assessore Regionale degli Enti locali, all'Albo Nazionale e a quello Regionale dei Segretari Comunali e Provinciali ed all'Anci Sardegna per invitare tutti alla massima attenzione in sede di applicazione della L.R. 2/2016 di riordino delle autonomie locali. La legge, infatti, pone rilevanti problemi di coerenza con le previsioni della normativa nazionale in materia di Segretari comunali. Infatti, la normativa prevedendo una forte spinta per le amministrazioni a realizzare Unioni di Comuni, dispone che in esse sia nominato un dirigente apicale. 
Quale il rapporto con la figura, l'ordinamento professionale e la disciplina del Segretario comunale? 
Con l'aiuto della collega Tomassina Manconi, provo ad illustrare le norme e gli atti che hanno creato questo groviglio.

Intimidazione al segretario comunale di Cassano, squarciate le gomme dell’auto

Continuano purtroppo a ripetersi episodi che vedono gravemente minacciati colleghi, ai quali va la più sincera solidarietà ed ai quali intendo esprimere la vicinanza.
Questa la notizia apparsa su CN24.it.
Antonio Fasanella, segretario comunale di Cassano Ionio, è stato vittima di un atto intimidatorio: lo squarcio degli pneumatici della sua automobile.
"Il vile gesto - ha dichiarato il sindaco Papasso - risulta essere ancora più grave poiché è stato effettuato durante una seduta di consiglio comunale straordinaria, voluta per spiegare ciò che sta accadendo a Cassano in queste ore. Durante l'assise, infatti, si è discusso del lavoro della Commissione di Accesso agli atti e delle possibili determinazioni".

La Società Partecipata non può essere gestita dal Segretario Comunale

Un segretario comunale non può svolgere l'incarico di amministratore unico in una società interamente controllata dal comune presso cui presta servizio. 
A seguito delle novelle legislative di cui agli artt. 9, co. l, del d.lgs. 39/2013 e 11, c. 8, del D. Lgs. n. 175/2016, un segretario comunale non può svolgere in ogni caso l'incarico di amministratore unico in una società interamente controllata dal comune presso cui presta servizio, e che, tenuto conto della cogenza dei predetti vincoli legislativi, ove stia comunque attualmente continuando a svolgere il predetto incarico, debba immediatamente cessare dalla carica.