No War - Palazzo Savelli sede del Comune di Rocca Priora (Roma)

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giovedì 4 settembre 2014

Il Dossier del Servizio Studi del Senato sul DDL 1577 di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche

Pubblicato ieri, in coincidenza con l'avvio dell'iter parlamentare, il Dossier del Servizio Studi del Senato sul DDL 1577 di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.


TASI, delibere dei Comuni entro il 10 settembre

A ricordare la scadenza ai Comuni è una nota del Def, del 2 settembre (prot. n. 28926/2014),  che precisa che, in caso di mancato rispetto della scadenza, si applicherà l'aliquota standard.
Il Dipartimento Finanze ricorda con la citata nota ai Comuni l'obbligo di inserire la delibera TASI nel Portale del federalismo fiscale entro il 10 settembre, anche se intendono azzerare la Tasi per tutti o per una parte dei propri contribuenti. I Comuni devono poi attendere che il Dipartimento delle Finanze la pubblichi entro il 18 settembre. Se uno di questi due passaggi salterà, si applicherà in automatico la Tasi standard da pagare entro il 16 dicembre. Lo stesso accadrà se un Comune, invece dell'inserimento nel Portale, invierà il proprio atto al ministero attraverso altri canali quali posta, fax, posta elettronica certificata o meno.

DDL 1577 di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche: il resoconto della seduta di ieri della Commissione

In un precedente post abbiamo dato notizia che il DDL di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche (AS 1577) avrebbe iniziato il suo iter in Senato, nella 1ª Commissione permanente ieri 3 settembre.

La Commissione si è aggiornata a martedì 9 settembre alle ore 11,30, per dare inizio alla discussione generale e ha deciso di procedere ad audizioni defininendo l'elenco delle stesse, nonché i tempi e le modalità di svolgimento, in un Ufficio di Presidenza, che sarà convocato nel pomeriggio di martedì.

Il Ministro Madia, in un articolo di stampa, riportato in altro post, si è dichiarata convinta di poter chiudere l'esame del DDL entro fine anno in Parlamento. Tuttavia, ha spiegato realisticamente che "se la discussione procede spedita e serviranno uno o due mesi in più, per me va bene, l’importante è che non si vada in letargo".

P.a., contratti ancora bloccati

Il blocco dei contratti degli statali, già operante da cinque anni, sarà confermato anche per il 2015 con la prossima legge di stabilità. Il blocco per il momento dovrebbe essere di un anno. Lo ha annunciato ieri il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, a margine dei lavori della commissione Affari costituzionali del Senato sul disegno di legge delega sulla p.a. Madia.

mercoledì 3 settembre 2014

Servono ancora i Segretari nei Comuni?

Inizia oggi nella Commissione Affari Costituzionali del Senato l'iter parlamentare del DDL 1577 di riorganizzazione delle amministrazioni pubblicheRelatore è il Sen. Giorgio Pagliari (Pd).
Si ricorda che il DDL prevede all'art. 10 l'abolizione della figura del Segretario Comunale
L'Unione Regionale del Lazio ha convocato una Segreteria Regionale aperta per il giorno giovedì 11 settembre alle ore 16,00.
Proprio oggi, in coincidenza con l'avvio dell'iter parlamentare del DDL 1577, riteniamo di dover ripubblicare una riflessione del collega Adriano Marini, che già in precedenza ha trovato spazio su questo blog, con l'auspicio che possa contribuire ad illuminare quanti si accingono a lavorare sul testo della riforma.
"Servono ancora i Segretari nei Comuni? ed ancora: ha sempre senso parlare di una figura di Segretario Comunale distinta da quella di Dirigente?

Nel dibattito sviluppatosi sull’abolizione (o riforma?) dei Segretari Comunali, all’interno della più ampia riforma della dirigenza della Pubblica Amministrazione, non viene mai posto sufficientemente in luce un aspetto che ritengo, invece, assolutamente prioritario rispetto a qualunque ipotesi di soluzione: l’esigenza e l’interesse del Comune.

Perché è necessaria, nell’Amministrazione Locale, una figura specifica distinta dalla dirigenza? E perché soltanto nei Comuni?

A ben vedere, la specificità non è una caratteristica solo dei Segretari, quanto, piuttosto, dei Comuni e, conseguentemente, dei Segretari Comunali.

Il Comune non può essere paragonato, tout-court, alle altre pubbliche amministrazioni. Con il massimo rispetto per le altre P.A., il Comune non può essere confuso con altre istituzioni decentrate, nazionali o regionali (non a caso è una delle poche istituzioni ancora percepite in termini positivi dalla gente).
I Comuni costituiscono la trama connettiva sulla quale si innesta tutto l’ordinamento pubblico. E’ l’unica realtà istituzionale di base in cui si attua l’esercizio reale della democrazia, della partecipazione popolare, nella quale trova espressione la dialettica politico-istituzionale. 
E’, infatti, l’unico ente di gestione amministrativa che, oltre ad avere un contatto diretto ed immediato con la gente, ha organi di governo liberamente eletti dai cittadini ed ha nel massimo organo (Consiglio Comunale) istituzionalmente presenti componenti politiche diverse: maggioranza ed opposizione.
In tale contesto il Segretario Comunale non esercita esclusivamente funzioni di direzione (funzioni per lo più aggiuntive ed occasionali), ma è posto in posizione apicale, coordina la dirigenza locale e svolge un ruolo di raccordo complessivo tra sfera politica ed amministrativa. Solo in tal modo può assicurare il ruolo essenziale di garanzia complessiva. Garanzia per l’intero ordinamento, per i cittadini, per le forze di maggioranza e per quelle di opposizione. Nessun altro ruolo, se non quello di vertice apicale della struttura, potrebbe assicurare tale funzione.
Ma la posizione apicale non è l’unica condizione per svolgere tale ruolo: è indispensabile anche che la provenienza di tale figura sia esterna (rispetto alle problematiche locali), con provenienza da un bacino di soggetti che svolgono esclusivamente tale funzione. Sono questi requisiti imprescindibili per svolgere una funzione di garanzia complessiva, richiesta dalla assoluta specificità del contesto amministrativo.
Il Segretario non è un alieno catapultato improvvisamente nella realtà dell’ente locale (tra l’altro è scelto dal Sindaco); vive ed è parte di tale realtà, ne condivide i bisogni, le aspirazioni, ma la sua provenienza dall’esterno (e fuori dalle parti) gli consente di assolvere a quella funzione di garanzia indispensabile per tutte le componenti della realtà locale.
Tale funzione non può, quindi, essere fungibile con quella svolta da qualunque dirigente, indipendentemente dalla professionalità del medesimo. I Segretari non sono né peggio né meglio degli altri dirigenti, assolvono ad una funzione diversa in una particolare realtà.
Ciò non vuol significare assoluta preclusione all’inserimento di quote di apporti professionali di provenienza esterna all’albo (o ruolo o sezione o come sarà definito tale specifico bacino), purché il tutto avvenga esclusivamente tramite pubbliche selezioni.
Se questa è la funzione principale che connota, e deve continuare a connotare, il Segretario Comunale (o comunque lo si voglia ridefinire), non si comprende come sia possibile pensare ad una figura valida solo per i comuni di minore dimensione (< 100.000, < 50.000 o addirittura < 25.000?) Perché si vuole trasformare il Segretario Comunale in un Segretario di campagna? Le esigenze di garanzia complessiva non devono essere assicurate nelle città di maggiori dimensioni?
E’ di tutta evidenza che l’attività è esercitata in maniera diversa al variare della dimensione dell’ente, ma la funzione di garanzia complessiva non può che restare immutata. 
Se la riforma non dovesse corrispondere a tali linee di indirizzo, sarebbero in molti a dolersene; oltre a tanti Segretari che, nonostante tutto, continuano a svolgere con passione questa difficile professione, il danno maggiore lo subirebbero i Comuni, i Sindaci e l’intero ordinamento".
                                                                        Adriano Marini

Proposta di abolizione della figura del Segretario comunale: convocata una Segreteria Regionale aperta dell'Unione del Lazio giovedì 11 settembre

Nella riunione del Coordinamento dei Territori del 23 luglio 2014 dell'Unione Nazionale Segretari comunali e provinciali è stato deciso di avviare una serie di iniziative nel mese di settembre in merito alla proposta di abolizione della figura del Segretario comunale, contenuta nel DDL 1577 di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.

Al fine di individuare azioni condivise e coordinate da intraprendere nel Lazio, è convocata una Segreteria Regionale dell'U.N.S.C.P. il giorno giovedì 11 settembre 2014 alle ore 16,00, presso la nuova sede dell'Unione sita in via Napoli n. 27 a Roma.

La segreteria regionale è aperta alla partecipazione di tutti i Segretari interessati, anche se non iscritti all'Unione.

Confido in un'adesione massiccia, convinto che i Segretari comunali servono ancora.

Ancora sulla parità di genere nelle giunte comunali

In un precedente post avevamo analizzato le disposizioni relative alla parità di genere negli enti locali, evidenziando quando segue.
Il D.lgs. 267/2000 prevede che gli statuti comunali stabiliscano norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna e per garantire la presenza di entrambi i sessi nelle giunte (art. 6 Tuel); il sindaco nomina i componenti della giunta, nel rispetto del principio di pari opportunità tra donne e uomini, garantendo la presenza di entrambi i sessi, (art. 46, c. 2, Tuel). L’art. 1, c. 137, della L. 56/2014 ha previsto che “nelle giunte dei Comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico”.
Pertanto, per i Comuni con popolazione fino ai 3.000 abitanti, non ci sono disposizioni e limiti precisi a garanzia delle pari opportunità, ma solo disposizioni di principio, mentre per quanto riguarda, invece, i Comuni con popolazione superiore ai 3.000 abitanti la L. 56/2014 prevede all’art. 1, c. 137, una percentuale precisa a garanzia della parità di genere - per le Giunte - pari al 40%. 
Si segnala ora la nota del 25.08.2014 n. 17723 di prot. della Prefettura di Avellino, in risposta ad un esposto di consiglieri di minoranza, riguardante appunto la rappresentanza di genere nelle Giunte comunali.
Per ulteriori approfondimenti sul tema si veda la Guida per gli amministratori locali, capitolo 3, pag. 41/42.

Nota di approfondimento a cura della Fondazione Logos PA al DL 90/2014 convertito con L. 114/2014

In un precedente post abbiamo segnalato la nota di lettura sul DL 90/2014 predisposta dall'ANCI delle disposizioni di interesse per i Comuni contenute nel decreto legge n. 90/2014, convertito in legge 11 agosto 2014, n. 114.

Segnaliamo ora la Nota di approfondimento a cura della Fondazione Logos PA sempre relativa al DL 90/2014, come convertito dalla L. 114/2014.

martedì 2 settembre 2014

Legge Delrio: i ricorsi delle regioni innanzi alla Corte Costituzionale

In precedenti post avevamo evidenziato i gravi problemi di costituzionalità che presentava la Legge n. 56/2014 (cd legge Delrio).
Tali problemi avevamo portato la Regione Veneto e la Regione Puglia ad impugnare davanti alla Corte Costituzionale la Legge 56/2014 (cd Legge Delrio). Di tali impugnative avevamo dato notizia in precedenza. Alle due Regioni si è aggiunta anche la Regione Campania.
Qui di seguito è possibile leggere i ricorsi presentati dalle singole Regioni:

Il DDL di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche inizia il suo iter in Senato

Presentato ad agosto in Senato, dopo quasi due mesi dalla prima approvazione in Consiglio dei Ministri, il DDL di riforma della Pubblica Amministrazione, assegnato in sede referente alla 1° Commissione, inizia il suo iter parlamentare domani 3 settembre.
Infatti, alla ripresa dei lavori la Commissione Affari Costituzionali del Senato ha in calendario proprio l'avvio dell'esame del DDL 1577 di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.
Si ricorda che il DDL prevede all'art. 10 l'abolizione della figura del Segretario Comunale
Il DDL ha assunto in Senato il n. 1577.
Qui il testo ufficiale del Disegno di Legge.
Relatore è stato nominato il Sen. Giorgio Pagliari (Pd).
Qui le prime dichiarazioni del relatore Pagliari in merito al DDL 1577. 

Decreto Sblocca Italia: le liberalizzazioni in campo edilizio

In un articolo apparso sul sito di Italia Oggi vengono segnalate alcune innovazioni contenute nel Dl Sblocca Italia riguardanti l'edilizia.
Qui il link all'articolo Ristrutturazioni senza più lacci a firma di Luigi Chiarello.

I dirigenti a contratto negli enti locali: la durata degli incarichi ai sensi dell'art. 110 TUEL secondo la Corte di Cassazione

Sul sito dello Studio Cataldi è pubblicato un articolo Prof. Luigino Sergio dal titolo I dirigenti a contratto negli enti locali: la durata degli incarichi ai sensi dell'art. 110 TUEL secondo la Corte di Cassazione.

In particolare si esamina la decisione della Cass., Sez. Lavoro, sent. n. 478 del 13 Gennaio 2014, in tema di affidamento, negli Enti locali, di incarichi dirigenziali a soggetti esterni all'amministrazione, In tali fattispecie si applica, secondo la Corte di Cassazione, l'art. 19, Dlgs. 165/2001, secondo cui la durata di tali incarichi non può essere inferiore a tre anni né eccedere il termine di cinque, e non già l'art. 110, c. 3, del Tuel, il quale stabilisce che la incarichi a contratto non possono avere durata superiore al mandato elettivo del sindaco in carica.
Per ulteriori approfondimenti sul tema si veda la Guida per gli amministratori locali, capitolo 5, pag. 117/118.

Le nuove scadenze delle gare per la distribuzione del gas, come prorogate dal DL 91/2014 (cd competitività)

L’articolo 30 bis del DL 91/2014 c.d. decreto competitività convertito, con modificazioni, dalla legge 116/2014, sancisce la proroga delle scadenze per la pubblicazione dei bandi di gara per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas.
Nello specifico sono prorogate di otto mesi le scadenze del primo gruppo di ambiti (che hanno così tempo fino al 11/3/2015), di sei mesi quelle del secondo, terzo e quarto gruppo nonché di quattro mesi quelle del quinto e sesto gruppo di ambiti. 
Importante evidenziare anche che la norma fa espressamente salvi dall’applicazione delle linee guida, gli accordi fra le parti - relativi alla metodologia per definire il valore di rimborso al gestore uscente – se stipulati prima dell’entrata in vigore del dm 226/2011 (quindi dell’11 febbraio 2012).
Si allega la Tabella riportante per ciascun ambito le date aggiornate per l’intervento sostitutivo della Regione, in caso di non avvio della gara nei termini, in seguito a DL n.69/2013 convertito con L. n. 98/2013 e a DL n.145/2013 convertito con L. n.9/2014 e a DL n. 91/2014 convertito con L. n. 116/2014.

lunedì 1 settembre 2014

DL 90/2014 convertito con L. 114/2014: la nota di lettura definitiva dell'ANCI

L'Anci, dopo aver pubblicato in data 31 luglio la nota di lettura sul DL 90/2014, comprensivo delle modifiche ed integrazioni approvate dalla Camera dei Deputati in sede di conversione alla stessa data, ha in data 27 agosto pubblicato la nota di lettura definitiva delle disposizioni di interesse per i Comuni contenute nel decreto legge n. 90/2014, convertito in legge 11 agosto 2014, n. 114.
Vedi anche lo speciale DL 90/2014 (con 65 articoli correlati).

Decreto Sblocca Italia 2014: la bozza del testo

Pubblicato sul sito di Legautonomie una prima bozza del d.l. Sblocca Italia, approvato dal Consiglio dei Ministri il 29 agosto 2014. 
Tra le misure contenute del decreto le società partecipate: viene promossa la quotazione delle municipalizzate, per ridurre eventuali sprechi e avere bilanci più definiti degli esercizi. Verranno inoltre tagliate quelle realtà ritenute non essenziali. 
Sul fronte degli enti locali viene istituito il regolamento edilizio unico, che varrà per tutti i Comuni italiani e potrà essere rettificato entro una settimana in caso di parere negativo in sede di conferenza.

Circolare n. 5/2014 del Dipartimento della Funzione pubblica sulla riduzione delle prerogative sindacali a seguito del DL 90/2014

Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha pubblicato la Circolare n. 5/2014 (in corso di registrazione) fornendo indicazioni sulla riduzione delle prerogative sindacali nelle PP.AA., ai sensi dell'art. 7, D.L. 90/2014, convertito nella Legge 114/2014.

La Circolare riassume le fonti che regolano la materia per poi esaminare le casistiche, tra distacchi e permessi, soggette a riduzione.

Nota Ifel sugli effetti della proroga al 30 settembre del termine per l'approvazione del bilancio di previsione

Pubblicata la nota tecnica, redatta dall’Ifel, sugli effetti della proroga al 30 settembre del termine per la chiusura dei bilanci di previsione 2014 .

Calcolo della facoltà assunzionale dopo il d.l. 90/2014

Sul sito publika.it è segnalato il parere della sezione regionale Veneto della Corte dei Conti (deliberazione n. 401/2014/PAR del 24 luglio 2014), in merito alla modalità di calcolo della capacità assunzionale, alla luce del recente intervento recato dall'art. 3, comma 5, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90 ed, in particolare, se “alla luce della novella sopra riportata, questo ente possa assumere nei limiti di spesa cumulando le quote delle cessazioni dal servizio non utilizzate negli anni precedenti (2011, 2012, 2013), cosi calcolate: anno 2011 limite 20%, anno 2012 limite 40%, anno 2013 limite 60% della spesa relativa al personale di ruolo cessato”.
Qui il testo del parere.