Il
nostro Premier, Matteo Renzi, ha rilanciato i temi dell'agenda
digitale: la parola d’ordine è “semplicità”
o, se preferite, “semplificazione”.
Inseguire
la semplicità, per Matteo Renzi, significa proporre progetti di
riforma sul fisco, sulla giustizia e sulla pubblica amministrazione,
“partendo dal presupposto di uno Stato che cerca di lasciare
liberi i cittadini. Di rispettare i tempi delle persone, per esempio
non chiedendo più di produrre un documento di cui sia in possesso
un’altra amministrazione pubblica”
Al
centro della vision renziana di un’Italia più tecnologica ed
efficiente ci sono i cittadini
come testimoni delle varie problematiche che si riscontrano
quotidianamente nei rapporti con la PA.
E'
quindi sul terreno di Internet che si gioca la partita di un
ripensamento radicale del rapporto tra amministrazione e
cittadini-utenti.
I
servizi on line. Qual'è lo stato dell'arte oggi ?
Negli
ultimi anni, anche in Italia, sono stati fatti importanti
investimenti per favorire questa evoluzione ed in questo campo
abbiamo assistito alla nascita di numerosi portali on line, nati con
lo scopo di erogare servizi al cittadino con lo strumento telematico
senza la necessità di recarsi allo sportello.
Ci
hanno reso la vita più semplice ?
A
tutti noi è capitato di affrontare una pratica presso lo sportello
on-line dell’AVCP, dell'Agenzia Entrate, o il portale di INPS, non
serve certo che vi racconti la frustrazione che abbiamosperimentato
ad utilizzare questi servizi e quanti tentativi andati a vuoto prima
di concludere una pratica !!!
Questo
perchè la maggior parte dei servizi on line sono progettati quale
semplice trasferimento on line della procedura manuale, senza
considerare le esigenze di semplicità e chiarezza per il cittadino
che utilizza il web, quanto mai necessarie perché sul web ovviamente
manca l'intermediazione dell'impiegato che ti spiega cosa fare.
Insomma
si sono adattate le vecchie procedure alle nuove realtà virtuali con
il risultato di rendere i servizi accessibili di fatto ai soli
addetti ai lavori perchè pensati con l'occhio rivolto ad utenti
“che
conoscono il problema da un punto di vista normativo e sanno già
come affrontarlo con strumenti tradizionali”.
Pe
una riflessione sull'argomento segnalo ai colleghi due
interessanti articoli:
Il
primo di Giuseppe Frangiamone
Il
secondo di Giulio De Petra, recensito da Carlo Mochi Sismondi su
Forum PA
Per
una amministrazione nativa digitale: come fare...a fare presto