No War - Palazzo Savelli sede del Comune di Rocca Priora (Roma)

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sabato 22 luglio 2017

Indizione di un nuovo COA e adozione di misure urgenti per soddisfare il fabbisogno di Segretari Comunali: l'UNSCP scrive al Ministero dell'Interno, alla Funzione Pubblica e all'ANCI

Con una nota indirizzata al Ministero dell’Interno, Albo Nazionale dei Segretari Comunali e Provinciali, al Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione e all'ANCI, la Segreteria Nazionale dell'Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali chiede che sia attivato con urgenza un tavolo nel quale le Istituzioni possano valutare le misure più adatte a risolvere il grave problema della cronica carenza di Segretari Comunali in alcune regioni d’Italia, principalmente del Nord ma non solo.
"Negli ultimi mesi il fenomeno delle sedi, principalmente di fascia iniziale, che restano vacanti sta assumendo una dimensione preoccupante, e non è raro trovare articoli di giornali locali, talvolta anche di tiratura importante, dove si legge di Sindaci che, alla quasi disperata ricerca di Segretari, denunciano l’insostenibilità della situazione".
"L’Unione ritiene indispensabile che a questa situazione si diano risposte nuove e decise, adottando una serie di misure coordinate fra loro capaci di offrire soluzioni in tempi ragionevolmente veloci e di reale efficacia, e tali misure richiedono la condivisione delle Istituzioni competenti, a partire dal Ministero dell’Interno, dalle Autonomie Locali e dallo stesso Ministero per la Pubblica Amministrazione".
La prima misura proposta è l'indizione di un nuovo concorso COA per assicurare un reclutamento straordinario di Segretari.

domenica 16 luglio 2017

Il Segretario non ha poteri di avocazione nei confronti dei dirigenti: può svolgere competenze dirigenziali limitate e “pur sempre legate ad esigenze eccezionali e transeunti” (TAR Umbria sent n. 466/2017)

Ai sensi dell'art. 97, comma 4, lett. d), del TUEL, il Segretario comunale, anche se chiamato a sovrintendere allo svolgimento delle funzioni dei dirigenti e coordinarne la relativa attività, non può di norma espletare compiti normalmente rimessi alla struttura burocratica in senso proprio dell'Ente locale, sostituendosi ai dirigenti, salve eventuali ipotesi eccezionali di assenza, nei ruoli dell'Ente locale, di dirigenti o di altri funzionari in grado di espletarne i compiti. 

In ogni caso, anche in assenza di personale con qualifica dirigenziale, l'attribuzione di compiti gestionali al Segretario comunale, compresa l’ipotesi di guida dell’ufficio tecnico, non è automatica, ma dipende da una specifica attribuzione di funzioni amministrative, in base allo statuto o ai regolamenti dell'ente o a specifiche determinazioni del sindaco.

Ai sensi delle norme richiamate, nell'attuale assetto ordinamentale, al Segretario comunale sono affidati compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico - amministrativa nei confronti degli organi dell'ente locale, in ordine alla conformità dell'azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti. Di talché, nel nuovo ordinamento degli enti locali, il Segretario comunale non rientra più nel novero dei dirigenti dell'amministrazione locale e tale costruzione è ulteriormente confermata dall'art. 97 D.lgs. 267/2000, laddove al comma 4, lett. d) ipotizza l'affidamento al Segretario comunale di competenze dirigenziali limitate e “pur sempre legate ad esigenze eccezionali e transeunti” (T.A.R. Calabria Catanzaro sez. II, 12 marzo 2002, n. 571).
Ne consegue che non essendo il Segretario comunale titolare di poteri di sostituzione rectius avocazione nei confronti dei dirigenti, l’ordinanza impugnata presta il fianco ai dedotti vizi di incompetenza oltre che di difetto di motivazione.

Il testo aggiornato del “decreto Brunetta” sulla valutazione

Sul sito EticaPA viene pubblicato il testo aggiornato del “decreto Brunetta” sulla valutazione a seguito dell'entrata in vigore del D.lgs. 74/2017.
Questa la presentazione, che merita di essere letta con attenzione.
Se il sito ufficiale del Dipartimento della Funzione pubblica fosse impostato, non come vetrina/pubblicità delle belle cose che si inventano colà, ma come un vero strumento di conoscenza e di approfondimento delle problematiche delle pubblica amministrazione, non sarebbe mancato un servizio essenziale in occasione dell’emanazione dei due decreti legislativi di modifica delle norme del 150/2009 (d. lgs. n. 74 del 25 maggio 2017) e del 165/2001 (d. lgs n. 75 del 25 maggio 2017): la pubblicazione di un quadro sinottico esplicativo del nuovo testo di questi due fondamentali decreti legislativi che hanno subìto modifiche non banali in applicazione delle deleghe previste nella legge n. 124/2015. 

Nuovi voucher utilizzabili nei Comuni con la registrazione all’Inps

Anche le pubbliche amministrazioni, in particolare i Comuni, possono utilizzare il contratto di prestazione occasionale, l'istituto introdotto dalla legge 96/2017 di conversione del decreto legge 50/2017.

Cosa cambia con i nuovi "voucher"

La disciplina del nuovo contratto di prestazione occasionale interviene per colmare un vuoto lasciato dalla repentina abrogazione dei c.d. voucher. La novella normativa, con limiti e regole molto più stringenti, consentirà ai datori di lavoro, sia famiglie e aziende, di utilizzare prestatori di lavoro per soddisfare tutte quelle esigenze occasionali mediante il "Contratto di Prestazione Occasionale". Per attivare le prestazioni i datori di lavoro potranno, a differenza di quanto accadeva in precedenza, rivolgersi ai Consulenti del Lavoro quali intermediari abilitati ai sensi della norma vigente.

Province in lotta per la sopravvivenza ma è boom degli enti intermedi

Una riforma rimasta a metà e impantanata nelle sabbie mobili dopo l’esito del referendum costituzionale. La legge Delrio che doveva semplificare il Paese, riducendo gli organismi intermedi tra Regioni e Comuni e ridisegnando le ex Province, si sta trasformando in un boomerang. Gli organismi intermedi sono cresciuti: la norma ne prevedeva al massimo una novantina, oggi sono quasi cinquecento. Perché da un lato non sono stati aboliti gli ambiti territoriali, dall’altro le Regioni a Statuto speciale invece di applicare la riforma hanno fatto di testa loro: ad esempio Sardegna e Friuli Venezia Giulia hanno sì ridotto le Province, salvo creare e tenere in vita insieme 60 Unioni comunali, mentre la Sicilia sta tornando al passato rimettendo anche i gettoni d’oro. Ma c’è di più. Nel caos adesso sono anche le regioni a statuto ordinario, che rivendicano aiuti perché non riescono a garantire i servizi essenziali su strade e scuole. Dalla semplificazione alla complicazione.

Rimborso spese legali agli amministratori: quando è legittimo?

Con deliberazione n. 45 del 6 luglio 2017 la Corte dei conti, sezione Basilicata, effettua un’interessante disamina dei casi in cui è legittimo il rimborso delle spese legali e la stipula di assicurazioni contro i rischi conseguenti all’espletamento del mandato per gli amministratori, sulla base della nuova disciplina contenuta nell’art. 86, comma 5, del TUEL, come modificato dalla legge 6 agosto 2015 n. 125.
Il parere, dopo aver premesso il carattere facoltativo della spesa, ritiene legittimo procedere al rimborso delle spese legali o alla stipula di assicurazioni per gli amministratori soltanto nei limiti degli stanziamenti di bilancio e previa determinazione di criteri oggettivi per la determinazione del riparto delle risorse stanziate.

Imposta di soggiorno: via libera a nuova istituzione e modifiche misure del tributo

Con la conversione in legge del decreto 24 aprile 2017, n. 50, l’imposta di soggiorno è stata finalmente esclusa dal novero dei tributi sottoposti al blocco degli aumenti introdotto dalla legge di stabilità 2016 e confermato per il 2017 dalla legge 11 dicembre 2016 n. 232 (legge di bilancio 2017). La nuova disposizione contenuta nell’art. 4, comma 7, del decreto elimina il blocco e consente di istituire per la prima volta l’imposta di soggiorno, ovvero di modificare le misure del tributo se già istituito.

Sanzioni Istat: prosegue impegno Anci per annullamento e proroga termini

“Ribadiamo l’importanza del rispetto, da parte degli enti locali, delle scadenze relative agli adempimenti amministrativi. Ma sulla questione ancora aperta delle sanzioni Istat nei confronti dei piccoli Comuni dobbiamo ribadire anche l’esigenza di una giusta flessibilità, a fronte delle notevoli incombenze alle quali siamo sottoposti, con personale sempre più ridotto”. Lo afferma Massimo Castelli, sindaco di Cerignale e delegato nazionale piccoli Comuni per l’Anci, intervenendo nuovamente sulla questione delle sanzioni Istat, particolarmente gravose a carico dei piccoli.