Per il via libera al Documento unico di programmazione serve un'approvazione vera e propria da parte del consiglio comunale, che di conseguenza deve ricevere il Dup accompagnato dal parere dei revisori.
È questo l'orientamento di cui ha discusso ieri la commissione Arconet, cioè l'organismo che presso il ministero dell'Economia guida l'applicazione della riforma della contabilità, ed è in linea con il carattere «strategico» che l'armonizzazione assegna al nuovo documento: per quest'anno, comunque, i revisori hanno un po' più di tempo, grazie al rinvio al 31 dicembre per il varo del Dup in giunta appena deciso alla luce del continuo movimento che caratterizza la finanza locale.
Inizia così l'articolo Per il Dup obbligo di approvazione anche in consiglio di G. Trovati pubblicato dal quotidiano del Sole24Ore Enti Locali & PA.
Con questo orientamento ARCONET è da chiedersi se il Dup da ieri sia ancora nebuloso, come aveva lamentato ANCI Veneto in un recente documento.
In argomento si vedano i precedenti post:
- Stato-Città - Prorogato al 31/12 il termine di presentazione del DUP;
- Il Dup slitta a fine anno - Preventivi 2016 verso il 31 maggio;
- Dup: non necessita di un’approvazione del consiglio;
- DUP 2016/2018: secondo il Consiglio dei Commercialisti non serve il parere dell'organo di revisione;
- Al Dup serve l'approvazione formale in Giunta, ma è incognita per il consiglio.
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