Si apre un nuovo contenzioso tra la giunta Fugatti e il governo Conte. Il nodo è quello della legge regionale che, per il Trentino, introduce la figura del segretario comunale di fiducia. La legge in questione è la numero 8 dello scorso 16 dicembre, la collegata alla legge regionale di stabilità 2020.
Il consiglio dei ministri, nella seduta di ieri sera, ha deliberato di impugnare la riforma dei segretari comunali, su richiesta della ministra dell’interno, Luciana Lamorgese. In particolare il governo mette nel mirino l’articolo 3 che «istituisce un unico Albo di segretari comunali distinto in due sezioni che prevedono meccanismi di iscrizione differenti con possesso di diversi requisiti e condizioni, violando il principio di uguaglianza sancito all’articolo 3 e gli articoli 51 e 97 della Carta Costituzionale. L’incarico può essere poi revocato per valutazioni negative non specificate».
Questa è la motivazione con cui il consiglio dei ministri contesta la riforma voluta da Fugatti per andare incontro, la giustificazione, alle esigenze dei sindaci e rendere più snella l’azione amministrativa.