Slitta la discussione sul DDL di riorganizzazione della pubblica amministrazione in commissione Affari costituzionali del Senato. Una battuta d'arresto, rispetto alle previsioni del ministro della Funzione pubblica Marianna Madia che qualche giorno fa aveva annunciato l'avvio delle votazioni in Commissione Affari Costituzionali questa settimana.
Oggi infatti, è stata sconvocata la seduta plenaria della Commissione Affari costituzionali che avrebbe dovuto discutere il provvedimento, in sede referente. Il rallentamento dipende dalla necessità di acquisire, prima di iniziare le votazioni, il parere della commissione Bilancio di Palazzo Madama non ancora formulato. Nella seduta odierna della Commissione Bilancio il presidente Azzolini (AP (NCD-UDC)), in qualità di relatore, ha segnalato al Governo che sono pervenute diverse proposte emendative a firma del relatore presso la Commissione di merito, invitando, al fine di agevolare i lavori della Commissione, l'Esecutivo a predisporre delle relazioni tecniche, asseverate dalla Ragioneria generale dello Stato, su tali emendamenti.
Il vice ministro Morando ha preso atto della richiesta ed assicurato l'interessamento dei competenti uffici.
Il ddl 1577 è stato oggetto di ben 489 subemendamenti che si vanno ad aggiungere agli emendamenti presentati dal relatore, Giorgio Pagliari. Nonostante la mole di modifiche proposte, lo stesso Pagliari la scorsa settimana si dichiarava fiducioso che nel giro di due settimane si potesse arrivare al voto in Aula.
Sull'esame del DDL 1577 da parte della Commissione bilancio si vedano i precedenti post:
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