Le scelte di maggiore rilievo contenute nella legge di stabilità 2015 (legge n. 190/2014) per il personale dipendente delle PA sono il taglio, che giunge fino al dimezzamento, del personale in servizio a tempo indeterminato nelle province ed i correlati vincoli alle assunzioni nelle amministrazioni statali, regionali e locali. Nel corso del 2015 e del 2016 esse potranno infatti dare corso ad assunzioni a tempo indeterminato solamente per i vincitori dei propri concorsi conclusi entro il 31 dicembre 2014 ed i dipendenti, per l’appunto, che le province avranno messo in mobilità.
Siamo in presenza di disposizioni assai innovative e che vogliono conciliare le esigenze di conseguire significativi risparmi di spesa e di non avere effetti traumatici di licenziamento per dipendenti pubblici. E’ la prima volta che nel nostro paese si realizza il trasferimento di alcune migliaia di dipendenti pubblici tra varie amministrazioni.
Per dare forza a queste disposizioni la norma dispone in modo molto drastico che le “assunzioni effettuate in violazione del presente comma sono nulle”, quindi si applica la sanzione più dura conosciuta dall’ordinamento. E’ questa una sanzione che travolge l’assunzione e che determina il maturare di responsabilità in capo ai soggetti che la hanno realizzata.
Gli enti locali e le regioni sono tenuti a comunicare al Dipartimento della Funzione Pubblica, al Ministero per gli Affari regionali ed a quello dell’Economia e delle Finanze il numero dei dipendenti che vengono ricollocati o sono ricollocabili sulla base delle disposizioni prima ricordate.
E' questo l'inizio dell'articolo di Arturo Bianco dal titolo Le assunzioni negli enti locali ed il taglio dei dipendenti provinciali che approfondisce la disciplina contenuta nella Legge 190/2014 volta alla ricollocazione del personale dipendente delle Province.
In argomento si veda anche l'articolo di Gianluca Bertagna Le assunzioni nel 2015, in cui si affrontano problematiche interpretative sull'art. 1, comma 424, della Legge di Stabilità.
Per ulteriori approfondimenti sulla legge di stabilità si veda anche il precedente post Legge di stabilità (L. 190/2014): la nota di lettura ANCI sulle norme di interesse dei comuni ed i post ivi richiamati.
Nessun commento:
Posta un commento