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mercoledì 11 maggio 2016

Alcune riflessioni sulla figura del segretario comunale nel panorama europeo

Pubblicato sulla rivista Le Istituzioni del Federalismo (n 3/2015) un articolo di Giorgia Pavani dal titolo Alcune riflessioni sulla figura del segretario comunale nel panorama europeo.

Lo scritto trae spunto dalla relazione tenuta al Convegno “I Segretari in Europa. Contributo di diritto comparato per la riforma della figura del Segretario comunale”, svolto a Roma il 10 giugno 2015, durante il quale sono stati presentati i risultati della ricerca intitolata “Segretari in Europa”, coordinata all’interno del Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Bologna. Il convegno è stato organizzato dall’Unione Nazionale e l’Unione Regionale del Lazio dei Segretari Comunali e Provinciali, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli studi di Bologna.
Questo l'abstract dell'articolo:
La legge 124/2015 recante «Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche» abolisce la figura del segretario comunale e istituisce quella del dirigente apicale al quale sono affidate alcune funzioni fondamentali finora svolte dal segretario comunale. Questa modifica, in attesa dei decreti delegati che riempiranno di contenuti la sintetica novella legislativa, può essere analizzata alla luce delle esperienze straniere dei Paesi appartenenti al modello francese-napoleonico per capire se la riforma sia in linea con alcune tendenze del panorama europeo.

Qui il link all'articolo integrale.
Sul convegno "Segretari in Europa" si vedano i precedenti post:


Sull'abolizione del Segretario comunale e la nuova figura di Dirigente apicale si vedano i precedenti post:

1 commento:

  1. Al tramonto, sulla città spopolata, il cielo è grigio sporco, ma con un riquadro di azzurro in un angolo. Nel riquadro, sola, luminosissima, brilla una stella. Immobile, infinitamente lontana, sospesa in un’aria cilestrina che immagino di ghiaccio, mi dà all’improvviso lo sgomento. Rispetto a lei, che pare così piccola, sono meno d’un granellino di sabbia, meno di un microbo. Eppure per un attimo ho visto l’infinito e avvertito l’inarrestabile corsa del tempo. È tutta qui la mia grandezza e la mia miseria.V.B.

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