Molti comuni si sono trovati una sorpresa dopo aver approvato l'assestamento di bilancio. Infatti, sul sito della Finanza locale compare una riduzione dei trasferimenti con la seguente motivazione "il Fondo di solidarietà comunale 2014 è stato aggiornato in data 28/11/2014 per applicare la riduzione derivante dai maggiori introiti di gettito IMU dovuti alla variazione dell'imposta sui terreni agricoli in zona montana che viene ridefinita nell’anno 2014 dal decreto interministeriale in corso di perfezionamento".
A seguito di ciò l'ANCI evidenziando l'eccessivo ritardo della definizione della decurtazione di 350 milioni al Fondo di solidarietà, fa presente che circa 4 mila Comuni potrebbero trovarsi nell'impossibilità di ottenere le compensazioni.
Questo il comunicato:
"Una decurtazione al Fondo di solidarietà di 350 milioni, che potrebbe creare gravi criticità a 4 mila Comuni montani, soprattutto piccoli, impossibilitati ad incassare per tempo le dovute compensazioni con il gettito Imu sui terreni agricoli montani’’. E’ con questa motivazione che l’ANCI ha chiesto urgentemente al governo di riconsiderare gli effetti della revisione sulle esenzioni Imu operata a seguito dell’articolo 22 del Dl 66/2014.
"Per effetto di questa norma e dopo la pubblicazione delle stime avvenuta nei giorni scorsi, infatti, i Comuni interessati subiranno una decurtazione certa di 350 milioni di euro del Fondo di solidarietà comunale, senza avere però la reale possibilità di recuperare per tempo quei fondi attraverso il pagamento dell’Imu da parte dei proprietari dei terreni agricoli. La cifra e’ stata definita considerando una stima sui maggiori introiti che i Comuni dovrebbero incassare proprio a fronte della revisione delle esenzioni Imu. Ma - sottolinea l’ANCI - e’ stato anche definita con grave ritardo, a ridosso della chiusura dell’anno, e basandosi su criteri per la determinazione delle stime quanto mai incerti. Tutto ciò provoca una serie di effetti sui bilanci dei Comuni che potrebbero risultare insostenibili: infatti, i 350 milioni saranno subito decurtati, mentre il recupero di quelle cifre attraverso i pagamenti Imu ed entro la fine dell’anno risulta quanto mai improbabile, a causa dei tempi strettissimi per l'informazione dovuta ai contribuenti non più esenti".
"Come se non bastasse - sottolinea ancora l’ANCI - i Comuni soggetti al Patto di stabilità sarebbero ulteriormente danneggiati dal rischio di non poter considerare a bilancio gli introiti derivanti dal pagamento dell’Imu ‘per competenza’, in quanto obbligati a verificarne l’effettivo incasso. Più in generale – conclude la nota - e’ del tutto inverosimile che il gettito venga pagato con la necessaria completezza alla scadenza del saldo Imu del prossimo 16 dicembre. Gli oltre 4 mila Comuni coinvolti, in cui risiedono 28 milioni di abitanti, si ritroverebbero cosi’ con un ulteriore taglio di risorse (per 700 enti maggiore del 5% del totale delle entrate), non coperto da un corrispondente maggior gettito Imu".
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