Con una nota avente ad oggetto "Avvicendamento alla guida dell’Albo - Avvio corsi Spes e Sefa anno 2018 – Corso Concorso" indirizzata al Responsabile dell’Albo Nazionale dei Segretari Comunali e Provinciali e, per conoscenza, al Capo Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno, al Segretario Generale dell’Anci e al Direttore dell’Upi, la Segreteria Nazionale dell'Unione Nazionale Segretari comunali e provinciali è tornata, sollecitando una tempestiva soluzione, su alcuni temi più volte portati all'attenzione delle istitutizioni.
Questo il contenuto della nota (qui in formato pdf).
"Con la presente l’Unione, nel prendere atto dell’avvicendamento disposto dal Governo per la guida dell’Albo, se da un lato con l’occasione ringrazia il Prefetto Piermatti per l’attività svolta e formula i migliori auguri al Prefetto Preziotti per l’incarico ricevuto, dall’altro non può non esprimere la più viva preoccupazione che da tale avvicendamento possa derivare un ulteriore ritardo nella predisposizione dei corsi di specializzazione, Spes e Sefa per l’anno 2018, obbligatori ai sensi del D.P.R. n. 465/97 e del CCNL 21.03.2001.
Occorre ricordare che l’Unione, all’incontro tra le OO.SS. e il Responsabile dell’Albo Nazionale dei Segretari Comunali e Provinciali dello scorso 23 febbraio, in merito alla programmazione dei corsi per la progressione di carriera, aveva richiesto un particolare sforzo al fine di calendarizzare i corsi SEFA e SPES con regolarità, anche mediante una programmazione pluriennale, per dare certezza dei tempi a tutti i segretari interessati. E questo a maggior ragione a fronte del mancato svolgimento dei Corsi nel 2017, con rilevanti risorse andate in economia e non utilizzate per i fini istituzionali.
In questa ottica, se le consultazioni elettorali e la formazione del nuovo Governo spiegano come non si sia proceduto alla definizione dei corsi già nei primi mesi dell’anno (ma trattandosi di attività ordinaria e dovuta ben avrebbe potuto procedersi anche in tali circostanze!) ora però non sarebbe in alcun modo comprensibile un mancato celere avvio dei corsi in oggetto.
Si sottolinea che il tempestivo svolgimento dei corsi è una legittima aspettativa dei Segretari che hanno da tempo maturato i relativi requisiti; a ciò si aggiunga che proprio per la valenza che tali corsi istituzionali rivestono nella crescita professionale dei Segretari, l’avvio tempestivo non può che essere nell’interesse delle autonomie locali.
Pertanto si richiede di adottare ogni misura idonea ad evitare che l'avvicendamento nella guida dell’Albo possa essere in alcun modo di pregiudizio a quanto sopra e che il Consiglio Direttivo dell’Albo, qualora non lo abbia già fatto – anche, ove necessario, rinviando a successiva seduta la distinta materia della formazione territoriale – dia il più celermente possibile il proprio nulla osta, consentendone la rapida calendarizzazione dei Corsi e l’indizione dei relativi bandi.
Analoghe preoccupazione riguardano un possibile ritardo nei tempi per l’indizione del nuovo Corso Concorso per l’assunzione di 224 Segretari, in relazione al quale si richiama l'attenzione sulla specifica proposta già formulata dall’Unione lo scorso 19 giugno, idonea ad ammettere nell’Albo la metà del fabbisogno in tempi estremamente ridotti e con piena garanzia di professionalità, evidenziando l'urgenza che la proposta sia esaminata e vagliata in tempi utili alla possibilità di prevederla e recepirla nel bando.
A fronte della rilevanza dei temi si richiede un incontro, da svolgersi quanto prima.
In attesa di riscontro, l’occasione è gradita per inviare
I più distinti saluti.
LA SEGRETERIA NAZIONALE"
Fonte: Segretarientilocali.
Per risolvere i problemi della categoria basterebbe la volontà di risolverli.
RispondiEliminarazionalizzare le convenzioni,reintroducendo la regola della somma degli abitanti ai fini della qualifica e le fasce professionali .La categoria C dovrebbe poter operare fino a 10.000-15.000 abitanti .Ormai nessun sindaco di piccolo comune prende da solo una fascia C preferendo reggenti e supplenti.
Mi sembra che non si tenga conto del fatto che negli anni a venire le sedi di segreteria si ridurranno causa un fenomeno che sempre più sta prendendo pieno almeno al Nord ossia la fusione di comuni .Quindi alla riduzione di segertari per pensioanmenti corrisponderà sempre più una riduzione di comuni per fusione.La prospettiva è che tra 10-15 anni in Italia ci saranno non più di 4000 comuni con un fabbisogno di segretari di 1500
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