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lunedì 4 maggio 2015

Attacco al cuore della Repubblica: un commento del collega Nunzio Fornaro

A commento del post L'abolizione dei Segretari comunali: un attacco al cuore della Repubblica il collega Nunzio Fornaro ha inserito le seguenti interessanti osservazioni, che riporto, assieme ad una mia breve replica.
Caro Collega Scarsella, vorrei in premessa elogiare la tua capacità espositiva e la lucidità con cui manifesti le argomentazioni che, è il caso di dire, stanno “a cuore” alla categoria e ho molto apprezzato il tuo intervento all’Assemblea Nazionale (a mio avviso tra i più acuti). 

Mi piacerebbe condividere con te e con gli altri Colleghi che seguono l’utilissimo blog alcune considerazioni relative al tuo commento del domenica 3 maggio 2015 “L'abolizione dei Segretari comunali: un attacco al cuore della Repubblica”.
A scanso di equivoci, dichiaro sin da subito di essere perfettamente d’accordo sulla necessità, come da te sostenuto, che la riforma preveda la creazione di una sezione speciale o un profilo professionale di Segretario/dirigente apicale, che qualifichi chi può svolgere tale funzione sulla base di un percorso formativo e di carriera già posseduto o da acquisire in futuro.
Tuttavia, come abbiamo potuto verificare in questo anno di passione, i nostri desiderata molto spesso non corrispondono con le decisioni parlamentari adottate, per cui siamo costretti a ragionare anche su diversi scenari.
Nella metafora tu sostieni, con riferimento alla prospettiva che ci attenderebbe se sul DDL nulla dovesse cambiare alla Camera, che dopo il triennio-ponte qualsiasi “medico”, anche generico, potrebbe essere chiamato a fare il “cardiologo”, cioè qualsiasi Dirigente pubblico (o della Repubblica), potrebbe essere chiamato a svolgere i compiti di Dirigente Apicale in un Ente Locale…Da un punto di vista teorico, nulla quaestio…
Tuttavia, consentimi di osservare un tuo arretramento pessimistico rispetto a quanto sostenuto nell’intervento in Assemblea ( e che mi vedeva d’accordo, in quanto corrispondente esattamente al mio pensiero), laddove, se non sbaglio affermavi, in sostanza, che anche dopo i 3 anni, i Sindaci non potevano che individuare ex Segretari per la Direzione Apicale, sulla base di quanto previsto dall’art. 9 lett f).
Quindi, sezione speciale o meno, se un Comune deve individuare un Dirigente Apicale, chi dovrebbe possedere i requisiti necessari se non chi in precedenza ha svolto incarichi simili?
Tornando alla metafora, possiamo immaginare un Ospedale Pubblico che deve garantire il servizio Cardiologia e che nell’Avviso non preveda che per tale incarico sia obbligatorio essere cardiologi, ma medici, anche generici; ma che, tuttavia, sia obbligato a selezionare una rosa di medici che abbiano diretto in passato un reparto di cardiologia, che abbiano frequentato dei corsi di specializzazione in cardiologia etc.
E’ possibile immaginare un provvedimento selettivo che, pur in presenza di candidature da parte di cardiologi, possa contemplare, ad es. un pediatra, un ginecologo, un anestesista, etc senza che lo stesso sia viziato e quindi impugnabilissimo dal cardiologo?
Insomma, pur ribadendo che sarà doveroso continuare a battersi fino alla fine per la creazione di una sezione speciale o un profilo professionale di Segretario/dirigente apicale, come previsto per i Dirigenti dello Stato,(“previsione, nell'ambito del ruolo, di sezioni per le professionalità speciali”, art. 9 comma 1 lett b) n.1), penso che, ove la norma dovesse rimanere così com’è e i Decreti attuativi non dovessero dettagliare i requisiti per gli incarichi, il Giudice Amministrativo potrà sempre essere chiamato ad intervenire sui singoli casi per delineare la portata applicativa della stessa, evitando il profilo di Dirigente Apicale sia ricoperto da soggetti non idonei. E, come sappiamo, una volta formatasi una giurisprudenza in materia, la stessa Commissione non potrà che uniformarsi…
Spero di non essere troppo ottimista in proposito….
Nunzio Fornaro 
____________________
La mia breve replica:
Caro Nunzio,
Ti ringrazio per le condivisibili osservazioni. Il mio, però, non è un "arretramento pessimistico" (che per carattere non mi appartiene), ma se l'obiettivo è quello che condividiamo, in questa fase dobbiamo cercare di rendere chiaro questo: solo i Segretari e pochissimi altri potranno essere dirigenti apicali.
Non mi fido delle interpretazioni della giurisprudenza, che lascerei come extrema ratio. Siamo ancora nella fase per cui queste cose dobbiamo cercare di farle inserire nella norma. Sarebbe un elemento che riempirebbe un pò di più il nostro bicchiere.
Proviamoci.

1 commento:

  1. Non vedo nell'articolo di Amedeo alcun "arretramento pessimistico" ma una "fotografia" dell'attuale situazione. E' solo con l'esplicitazione e l'attuazione dei decreti che sapremo effettivamente quali saranno gli effetti della riforma sulla categoria e sul lavoro che quotidianamente svolgiamo al servizio dello Stato e dei Cittadini.

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