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mercoledì 11 giugno 2014

Il DDL di conversione del DL 66/2013: le modifiche alla disciplina contenuta nella Legge Delrio sulle Unioni e fusioni di comuni

In un precedente post abbiamo dato notizia della pubblicazione da parte del Ministero dell'interno in data 24 aprile 2014 di una circolare relativa alla L. 56/2014, in cui il ministero ha fornito chiarimenti, tra l'altro, in merito alla rideterminazione degli oneri di cui al Titolo III, capo IV della parte I del testo unico enti locali (art.1, commi 135 e 136). Nella predetta circolare il Ministero ha chiarito quali voci rientrano nel calcolo dell’invarianza di spesa connesso all’aumento dei consiglieri e degli assessori nei comuni fino a 10.000 abitanti.

Queste le conclusioni della citata circolare sul punto "Ai fini dell'individuazione del parametro da prendere come riferimento per il rispetto dell'invarianza della spesa, non devono essere considerati gli oneri per i permessi retribuiti, nonché gli oneri previdenziali, assistenziali ed assicurativi di cui agli artt. 80 e 86 del Tuel, per la loro estrema variabilità, collegata all'attività lavorativa dell'amministratore.
Restano, invece, incluse nel computo di detti oneri le indennità e i gettoni, le spese di viaggio e quelle sostenute per la partecipazione alle associazioni rappresentative degli Enti locali, disciplinate dagli artt. 84 e 85, c. 2, del Tuel".
La stessa conclusione è riportata nelle FAQ pubblicate sul sito del Ministero degli Affari Regionali relative all'attuazione della Legge 54/2016.
Il DDL di conversione del DL 66/2013, nel testo approvato il 5 giugno al Senato, ora all'esame della Camera dei Deputati, conferma la seguente interpretazione all'art. 19 (comma 01) con le seguenti innovazioni alla legge 56/2014 (cd legge Delrio) in materia di riforma delle unioni e fusioni di Comuni. In particolare, il teso del DDL prevede che per i comuni fino a 10.000 abitanti, interessati dall’aumento del numero di amministratori (ai sensi del comma 135) i quali sono tenuti (ai sensi del comma 136) a rideterminare i relativi compensi in modo da lasciare invariati i costi della politica, la rideterminazione dei compensi non debba riguardare oneri connessi con le attività in materia di status degli amministratori, relativi ai permessi retribuiti, alle spese previdenziali, assistenziali e assicurative

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