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sabato 4 novembre 2017

Proposta emendativa alla legge di bilancio di ANCI Lombardia per risolvere il problema della carenza di Segretari comunali

Anci Lombardia presenta una serie di ipotesi di emendamento alla proposta del governo di legge di bilancio in discussione al Senato.
Tra queste proposte emendative anche quella destinata a risolvere il problema della carenza dei Segretari comunali, più volte denunciata anche dall'UNSCP.
Questa la norma proposta (pag. 9 del documento): 

I dipendenti di ruolo degli enti locali in categoria D3 che hanno svolto per almeno 5 anni le funzioni di vicesegretario ed hanno il diploma di laurea previsto per l’accesso al “corso-concorso” i segretari comunali e provinciali, possono fare domanda per l’iscrizione nella fascia iniziale dell’albo dei segretari comunali e provinciali nella regione di appartenenza. Con decreto del ministro dell’interno da emanarsi entro il 28 febbraio 2018 verrà stabilito il numero delle iscrizioni per ogni regione che non può essere superiore alla metà delle sedi delle segreterie vacanti al 31 dicembre 2017 nelle singole regioni. In caso di domande superiore alle iscrizioni da ammettere, sarà titolo di preferenza il maggior punteggio conseguito nel diploma di laurea.” 
Motivazione 
Il blocco dei corsi-concorsi per l’assunzione di segretari comunali la cui soppressione annunciata ma poi non attuata, a causa della dichiarazione di incostituzionalità della legge 124/2015 nella parte in cui non prevedeva l’intesa con le regioni, ha determinato, soprattutto nelle segreterie dei comuni fino a 3.000 abitanti dove la titolarità delle stesse, è assegnata ai segretari comunali appartenenti alla fascia iniziale (fascia c), una 10 situazione non più sostenibile. Soltanto in Lombardia il numero delle sedi vacanti è di circa 150 e nelle altre regioni del nord il numero delle sedi vacanti supera le 500 unità. Il tempo per espletare il corso concorso richiede tempi relativamente lunghi, non compatibili con l’urgenza di coprire le sedi vacanti, che sono coperte (e talvolta con difficoltà), con il ricorso all’istituto dello “scavalco” da parte di segretari comunali che prestano cosi ed in maniera quasi abituale, la loro attività in molteplici segreterie comunali, con pregiudizio della qualità del servizio (la quantità, per un fenomeno naturale, pregiudica la qualità della prestazione) E’ necessario, al fine di colmare la carenza esistente, aprire l’albo dei segretari comunali e provinciali, almeno per l’iscrizione alla fascia iniziale C), a quanti, in possesso del diploma di laurea magistrale richiesto per l’accesso al corso concorso per segretari comunali, svolgano già le funzioni di vicesegretario e siano dipendenti di ruolo negli enti locali in categoria D3 giuridica). Ovviamente si potrebbe chiedere come ulteriore requisito una determinata anzianità di servizio e un voto di laurea non inferire ad un punteggio di 105/110 o addirittura superiore. L’apertura dell’albo ai vicesegretari è già avvenuta con il dpr 465/1997, che all’art.12 comma 6, aveva previsto la facoltà, in sede di prima applicazione della nuova disciplina, ai vicesegretari in servizio e senza neppure richiedere il possesso dei requisiti previsti per l’accesso alla categoria, di fare domanda al Consiglio di amministrazione per l’iscrizione nella fascia iniziale. Si può stabilire un numero massimo di iscrizione per singole regioni, non superiore alla metà delle sedi vacanti, con l’obbligo di permanenza nella regione di iscrizione per almeno 5 anni. La facoltà (semplice iscrizione) che non significa assunzione fino a quando l’iscritto non sarà nominato titolare di sede di segreteria comunale non comporta maggiori spese per lo Stato. Non si viola, poi, alcuna regola o principio che possa pregiudicare la professionalità della categoria anche perché i segretari comunali possono transitare con l’istituto delle mobilità in altre pubbliche amministrazioni: infatti, i segretari iscritti in fascia C) transitano come funzionari nelle altre p.a., mentre quelli iscritti in fascia a) e b) come dirigenti (quelli in fascia b che sono titolari di segreterie da 3001 a 10.000 abitanti!). Non si capirebbe la ragione per cui i segretari possono usufruire dell’istituto della mobilità per prestare la propria attività lavorativa nelle altre pubbliche amministrazioni sia dello Stato che degli enti locali, mentre i dipendenti degli enti locali che hanno maturato una specifica professionalità nel settore e in possesso del diploma di laurea magistrale richiesto non possano iscriversi all’albo dei segretari.
Qui il link alle proposte emendative di ANCI Lombardia.
In argomento si veda il successivo post UNSCP Lombardia replica alle proposte di emendamento alla legge di stabilità 2018 di Anci Lombardia.

3 commenti:

  1. Non so se il commento positivo che leggo su questo sito alla proposta di Anci Lombardia sia anche la posizione ufficìale dell' UNSCP, ma se così fosse sarebbe grave, perché dimostrerebbe ancora una volta la contiguità di questo sindacato alle posizioni esresse dalla politica di governo degli ultimi anni nei confronti della nostra categoria.
    Io credo che ci sia una bella differenza tra l'essere diventati segretario comunale dopo un concorso nazionale e l'essere stato nominato vice-segretario con nomina sindacale. E dire che siccome i segretari possono beneficiare della mobilità in altri comparti è giusto che possa consentisi anche ai vice di entrare nel nostro Albo non ha molto senso, sarebbe come sostenere che siccome i giudici quando smettono di svolgere quella professione possono fare gli avvocati è giusto che possa avvenire anche il contrario: nel più ci sta il meno, ma non è valido anche il contrario.
    Ma forse l'appoggio alla proposta dell' ANCI nasce da un vizio di fondo che caratterizza la nostra categoria, ovvero che vi sono molti colleghi che un vero e proprio concorso per diventare segretari non l' hanno mai fatto: la data dell'immissione in ruolo del 1 marzo 1991 di molti colleghi che ora lavorano in sedi prestigiose penso possa bastare come esempio di quanto sostengo.

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    1. Sinceramente, con tutto il mio impegno, faccio difficoltà ad individuare un commento positivo alla proposta nel post che ho scritto.
      Ho esclusivamente riportato il testo del documento Anci Lombardia, dando atto che l'esigenza di rimediare alla carenza di Segretari era stata in altre occasioni evidenziata dall'UNSCP.

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  2. Prendo atto di quanto dici rispetto al mio precedente commento, caro collega, e me ne rallegro.
    Non foss'altro che per una questione di principio, mi auguro che l'emendamento non venga approvato, o quanto meno che non trovi appoggio nell'UNSCP, anche perché un sindacato di categoria,per potersi definire tale, dovrebbe fare gli interessi, per l'appunto, dei lavoratori di quella categoria, e non di altre.
    Alberto Cane segretario comunale in Piemonte.

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