Il GDPR (General Data Protection Regulation)[1] ha introdotto numerose novità[2] nell’ambito della tutela della privacy, tra le quali spicca la figura del DPO (Data Protection Officer)[3], il cui inserimento presuppone competenze di carattere giuridico, informatico, di risk management e di analisi dei processi.
Inizia così l'articolo di Andrea Amiranda dal titolo La selezione a DPO di un Ente pubblico non può essere condizionata al possesso di qualifiche informatiche
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