No War - Palazzo Savelli sede del Comune di Rocca Priora (Roma)

No War - Palazzo Savelli sede del Comune di Rocca Priora (Roma)
No War - Palazzo Savelli sede del Comune di Rocca Priora (Roma)

lunedì 21 dicembre 2015

Il possibile contributo del processo amministrativo alla lotta alla corruzione

Pubblicato on line un contributo di Salvatore Giacchetti (Presidente aggiunto onorario del Consiglio di Stato) dal titolo Il possibile contributo del processo amministrativo alla lotta alla corruzione.
Il contributo è pubblicato sulla rivista on line Lexitalia.
Questo il sommario dell'articolo:
1. La necessità di un inquadramento storico del fenomeno della corruzione nella pubblica amministrazione. 2. Caratteri della giustizia amministrativa dallo statuto albertino alla Costituzione repubblicana: tutela soggettiva di interessi privati e non tutela oggettiva del pubblico interesse ed identificazione dell’interesse pubblico con l’interesse della pubblica amministrazione procedente. 3. Gli originari errori della Costituzione: la progressiva scomparsa del controllo pubblico sulla pubblica amministrazione, che acquista un’inedita posizione di forza nei confronti del potere politico; la ritenuta coincidenza dell’interesse pubblico con quello dell’amministrazione procedente, con conseguente tutela dimezzata della giustizia nell’amministrazione; il riparto reale di giurisdizione sulla base della natura dell’attore e non sulla natura dell’interesse protetto. 4. Il mancato adeguamento della tutela della giustizia nell’amministrazione al nuovo assetto generale delineato dalla Costituzione. 5. Tre linee per un’ipotesi di revisione critica del modello tradizionale. 6. Le disposizioni cornice del primo gruppo, gli artt. 2 e 3 della Costituzione. 7. Le disposizioni giuridico formali del secondo gruppo, gli artt. 24 e 105 della Costituzione. 8. Le disposizioni giuridico sostanziali del terzo gruppo: gli artt. 97 e 100, la legge n. 241/1990 e il decreto delegato n. 33/2013. 9. Gli attuali limiti della tutela della giustizia nell’amministrazione. 10. L’apertura alla giurisdizione oggettiva da parte sia della Corte di Giustizia, con conseguente creazione di un diritto nazionale “retrattile”, sia della Corte di Cassazione sia del Consiglio di Stato. La necessità di un sistema di giustizia nell’amministrazione idoneo a svolgere una più completa funzione di prevenzione della corruzione. 11. Possibili iniziative del legislatore ordinario per aggiornare, a costo zero, gli attuali anacronistici criteri di attuazione del dettato costituzionale.

Nessun commento:

Posta un commento