No War - Palazzo Savelli sede del Comune di Rocca Priora (Roma)

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domenica 29 marzo 2015

Segretari comunali riuniti a Caserta: si alla riforma, no all'abolizione

No all’abolizione, sì ad una riforma condivisa che possa ripensare e valorizzare la figura del segretario comunale quale posizione di vertice dell’ente locale. Con queste parole d’ordine, ed anche in vista dell’assemblea unitaria nazionale che si terrà a Roma il prossimo 15 aprile, si è svolta venerdì al Belvedere di San Leucio di Caserta l’Assemblea Regionale dell’Unione dei Segretari Comunali e Provinciali della Campania. Ad introdurre i lavori, che ha visto la partecipazione di numerosi colleghi provenienti dall’intera regione, nonché una delegazione di giovani CoaV, è stato il segretario regionale Andrea Ciccone che ha ripercorso il lavoro dell’organizzazione sindacale dall’aprile scorso, quando il governo ha annunciato i contenuti della riforma della Pa, alle ultime novità relative ai lavori della commissione Affari Costituzionali del Senato. Ciccone ha ribadito la necessità che la categoria, in maniera compatta, si confronti con la politica e i rappresentanti istituzionali affinché, ribadita la contrarietà ad ogni ipotesi abolizionista, la riforma della Pa diventi invece occasione perché il patrimonio di professionalità costituito dai Segretari possa essere utile al sistema delle Autonomie, all’interno di un nuovo scenario organizzativo e istituzionale capace di dare autorevolezza e affidabilità all’azione dell’ente locale e alla sua dirigenza. A portare i saluti della città, il sindaco di Caserta Pio Del Gaudio. Il primo cittadino del capoluogo, che ha già rappresentato le istanze della categoria in sede Anci, di cui è componente del direttivo nazionale, ha confermato la sua vicinanza ed il suo sostegno “affinché sia ribadita in ogni sede politica che la figura del segretario comunale è fondamentale e irrinunciabile in ogni ente locale e che la riforma della Pa – ha sottolineato Pio Del Gaudio - non potrà che prendere atto che i sindaci e gli amministratori locali non hanno alcuna intenzione di rinunciare all’insostituibile supporto di conoscenze e competenze che la lunga e complessa formazione professionale di tali profili garantisce per il buon funzionamento dell’ente locale”.

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