Mentre nel comunicato stampa del Governo relativo al Consiglio dei Ministri n. 50 di ieri 20 marzo 2019 si legge che “Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli e del Ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici e misure per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, norme per la semplificazione dell’attività edilizia in generale e scolastica in particolare e misure per eventi calamitosi", da fonti ufficiose si apprende che il citato decreto-legge è stato approvato con la clausola di significato politico “salvo intese” che val quanto dire che ieri non c’è stato accordo tra Lega e M5S sul testo. Per Matteo Salvini “Così non si sblocca niente”, affermando ai media che “Mancano tante opere da sbloccare. E manca un sostanzioso incentivo alla ripartenza dell'edilizia privata”.
Quindi, si potrebbe affermare che è stato approvato un decreto-legge il cui testo definitivo deve essere ancora definito. Oggi non possiamo parlare di un testo definito e per fare qualche ulteriore commento possiamo riferirci soltanto al testo circolato prima del Consiglio dei Ministri e da noi pubblicato ieri.
Inizia così l'articolo pubblicato sul sito Lavori pubblici dal titolo Codice dei contratti: Per le modifiche, fumata grigia con approvazione “salvo intese”.
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