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martedì 6 marzo 2018

Il Governo impugna la legge del Friuli Venezia Giulia che rende facoltativi i segretari nei piccoli comuni: la soddisfazione dell'UNSCP

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha esaminato sei leggi delle Regioni e delle Province Autonome e ha quindi deliberato:

- di impugnare: 
la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 44 del 28/12/2017, “Legge collegata alla manovra di bilancio 2018-2020”, in quanto l’art. 10, comma 15 stabilendo che fino al 30 giugno 2019 nei Comuni fino a 3000 abitanti, le funzioni di Segretario comunale e provinciale possono essere assicurate da un dipendente di categoria D in possesso del titolo di studio previsto per l’accesso alla qualifica di tale figura infungibile, figura che deve rispondere a ben determinati requisiti stabiliti dalla legislazione nazionale, viola la potestà legislativa esclusiva statale in materia di ordinamento civile e, pertanto, confligge con l’art. 117, lettera l) della Costituzione;".
Questa la notizia che si legge nel comunicato stampa del Governo relativo alla riunione del Consiglio dei Ministri tenutasi oggi.
Soddisfazione per la notizia è stata espressa dalla Segreteria nazionale dell'Unione Nazionale Segretari comunali e provinciali (UNSCP), che, come si ricorderà, aveva da subito espresso forte contrarietà alla norma contenuta nella Legge di bilancio della Regione Friuli Venezia Giulia, scrivendo in data 21 dicembre 2017 una nota alla Regione interessata, all'Anci Friuli Venezia Giulia ed al Ministero dell'Interno.
Nella nota la Segreteria Nazionale dell'UNSCP scriveva: "Tale norma è incomprensibile ed inaccettabile, e costituisce una rottura dell’ordinamento nazionale in materia di Segretari. Ad un primo avviso tale norma è anche di fatto inapplicabile e va oltre le competenze della Regione, che è sì a statuto speciale ma che deve esercitare le proprie funzioni legislative nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, anche nello specifico del pubblico impiego e quindi in questo caso dell’ordinamento in materia di Segretari". Nella nota, tra l'altro, l’Unione invitava "il Ministero dell’Interno ad assumere, percorrendo gli appropriati canali di confronto istituzionale, ogni iniziativa idonea a tutelare l’ordinamento vigente e a perseguire soluzioni appropriate e ragionevoli".
La segreteria nazionale dell'Unione, pertanto, esprime viva soddisfazione per la netta e chiara presa di posizione a tutela dell'ordinamento assunta oggi dal Consiglio dei Ministri che va nella direzione sollecitata ed ampiamente auspicata dall'Unione. Come scritto nella nota del 21 dicembre, l'UNSCP ribadisce che "la figura del Segretario ha funzioni di massima responsabilità e di grande delicatezza, e la previsione delle specifiche modalità di accesso a questa funzione, con un corso concorso severissimo e di lunga durata e la successiva iscrizione all’Albo nazionale, né è un imprescindibile corollario posto dall’ordinamento a garanzia del possesso delle competenze necessarie a svolgere le funzioni. Fare a meno di tale sistema rende completamente assente qualsiasi verifica di professionalità, e questa assenza è chiaramente contraria ai principi generali in materia di accesso al pubblico impiego".

Fonte: segretari enti locali.

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