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domenica 24 aprile 2016

Chiarimenti ANAC e ministero Infrastrutture su entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti

A seguito dell’entrata in vigore del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recante il nuovo Codice dei contratti pubblici, pubblicato nella G.U. Serie Generale n. 91 del 19 aprile 2016 - Supplemento Ordinario n. 10, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio e del Presidente dell'’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffele Cantone hanno ritenuto opportuno precisare, con un comunicato del 22 aprile, quanto segue:


1. Ricadono nel previgente assetto normativo, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le procedure di scelta del contraente ed i contratti per i quali i relativi bandi o avvisi siano stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (GURI) ovvero in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUCE) ovvero nell’albo pretorio del Comune ove si svolgono i lavori, entro la data del 18 aprile 2016. 

In caso di contratti senza pubblicazione di bandi o avvisi, restano egualmente disciplinate dal decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, le procedure di scelta del contraente in relazione alle quali, alla medesima data del 18 aprile 2016, siano stati inviati gli inviti a presentare offerta. 

2. La nuova disciplina in materia di contratti pubblici, dettata dal decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50, come previsto dall’art. 216 dello stesso, si applica alle procedure ed ai contratti per i quali i bandi e gli avvisi con cui si indice la procedura di scelta del contraente siano pubblicati a decorrere dal 19 aprile 2016, data di entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici. 

Tale disciplina trova altresì applicazione, nei casi di contratti senza pubblicazione di bandi o avvisi, alle procedure di selezione in relazione alle quali i relativi inviti a presentare offerta siano inviati a decorrere dalla data del 19 aprile 2016.
3. Gli atti di gara già adottati dalle amministrazioni, non rientranti nelle ipotesi indicate al punto 1., dovranno essere riformulati in conformità al nuovo assetto normativo recato dal decreto legislativo n. 50 del 2016.
Qui il link al comunicato.
Sul comunicato vedi anche l'articolo Nuovo Codice Appalti: gare a rischio paralisi, che si conclude con la seguente affermazione "Tra le altre cose, non essendo stato previsto un periodo transitorio, le nuove norme, pubblicate per dare una spinta al settore, avranno (almeno in questa prima fase di applicazione) l’unica conseguenza di confondere gli operatori e rallentare ulteriormente il mercato".
Vedi anche il successivo post Con il nuovo Codice in fumo appalti per 540 milioni.
ATTENZIONE: l'interpretazione riguardante la data di entrata in vigore del codice è stata modificata con successivo comunicato.

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