No War - Palazzo Savelli sede del Comune di Rocca Priora (Roma)

No War - Palazzo Savelli sede del Comune di Rocca Priora (Roma)
No War - Palazzo Savelli sede del Comune di Rocca Priora (Roma)

venerdì 9 gennaio 2015

La Madia in Commissione Affari Costituzionali: il governo considera prioritario il progetto di riforma della PA ed auspica l'approvazione entro la primavera

Avevamo dato notizia ieri, in un post dal titolo Riprende l'esame del DDL di riorganizzazione della PA (AS 1577): lo stato dell'arte sulla proposta di abolizione dei Segretari comunali, che sarebbe ripreso l'esame del DDL di riorganizzazione della pubblica amministrazione presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato.
Dal resoconto dei lavori della commissione pubblicato sul sito del Senato, emerge che ha specifica domanda del Sen. Calderoli sull'importanza che il governo attribuisce al disegno di legge, il Ministro Madia, nel corso della seduta abbia risposto "il Governo considera prioritario il progetto di riforma della pubblica amministrazione, al pari della riforma costituzionale, della riforma della legge elettorale e degli interventi in materia di giustizia e di lavoro, che costituiscono elementi qualificanti della politica governativa. Auspica, quindi, una rapida approvazione del disegno di legge, affinché l'iter parlamentare possa essere definitivamente completato entro la primavera".
Richiesta, inoltre, da alcuni componenti della Commissione la riapertura dei termini per la presentazione degli emendamenti, in considerazione dei recenti interventi sulla stampa di membri del governo tesi ad ampliare il contenuto base del DDL. Auspicata, infine, una sospensione dei lavori della Commissione Affari Costituzionali in attesa della conclusione dei lavori della Commissione Bilancio.
Queste le risposte della presidente Finocchiaro "al momento, non possa essere accolta la richiesta di riapertura dei termini per la presentazione degli emendamenti, dal momento che eventuali interventi su materie diverse rispetto a quelle contenute nel disegno di legge in esame, con particolare riguardo alla disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, sono stati oggetto di discussione pubblica, ma non è stata annunciata alcuna iniziativa legislativa. Peraltro, qualora dal dibattito in Commissione dovesse emergere l'esigenza di intervenire in materia, il relatore potrà presentare coerenti proposte di modifica. Conseguentemente sarà assicurato un congruo termine per la presentazione di eventuali subemendamenti. Assicura, inoltre, che, per l'ordinato svolgimento dei lavori, le votazioni degli emendamenti avranno inizio solo quando la Commissione bilancio si sarà pronunciata su tutti gli emendamenti presentati".

giovedì 8 gennaio 2015

Riprende l'esame del DDL di riorganizzazione della PA (AS 1577): lo stato dell'arte sulla proposta di abolizione dei Segretari comunali

Riprende oggi in Commissione Affari Costituzionali del Senato l'esame del DDL di riorganizzazione della PA (AS 1577) ed appare utile fare il punto sullo stato dell'arte in merito alla proposta di abolizione della figura del segretario comunale. 

La ripresa dell'esame del provvedimento avviene dopo il caso dei "Vigili di Roma", che ha fatto balzare agli onori della cronaca nazionale il provvedimento all'esame del Senato. Tanto il Premier Renzi, quanto il Ministro Madia in questi giorni hanno promesso la rapida approvazione del provvedimento, per impedire il ripetersi situazioni intollerabili quali quelle capitate nella notte di capodanno al comune di Roma (come se attualmente fossero normativamente ammissibili), . L'approvazione del DDL a palazzo Madama entro il mese di febbraio-marzo è stata ritenuta dal relatore Pagliari realistica.

In un commento alle vicende romane ed ai successivi comunicati dei membri del governo apparsi sulla stampa di Vladimiro Zagrebelsky dal titolo Come colpire la mancanza di senso civico in realtà si paventa un grande rischio in cui potrebbe incorrere il legislatore "E’ possibile che l’episodio romano offra il destro alla rapida ed incisiva introduzione di nuove norme di riforma del rapporto di lavoro pubblico. E’ possibile che garanzie che meriterebbero di essere riconosciute, vengano invece abolite. Chi vi resistesse si troverebbe nell’opinione pubblica nell’intollerabile compagnia dei vigili romani e del corteo di loro simili che i giornali di questi giorni ci ricordano. Se vi saranno eccessi o approssimazioni si dovrà dire grazie anche a vicende come quella cui abbiamo assistito".

Ricordiamo che nel DDL è prevista, all'art. 10, l'abolizione della figura del Segretario comunale. 

Su tale previsione sono stati presentati numerosi emendamenti, rispetto ai quali abbiamo pubblicato su questo blog i seguenti post: 

Contrarietà rispetto all'ipotizzata abolizione dei Segretari comunali è stata espressa da numerosi consigli regionali che hanno approvato mozioni in tal senso. Le mozioni sono state approvate da parte dei Consigli delle Regioni Toscana, Marche, Lombardia, Puglia, Liguria, Campania, Basilicata ed Abruzzo. La stessa Conferenza delle Regioni in data 16 ottobre 2014 ha approvato un documento riguardante il Disegno di legge recante riorganizzazione delle Amministrazioni Pubbliche proponendo l'istituzione di un Albo unico dei dirigenti con sezione dei Segretari comunali e provinciali.
Sulla formulazione originaria dell'art. 10 anche il Servizio bilancio del Senato ha espresso forti dubbi.
Il Presidente dell'ANAC Cantone ha espresso forti perplessità in merito alla proposta di abolizione dei Segretari comunali, perplessità che lo stesso Presidente ha manifestato direttamente al Presidente del Consiglio Renzi. Membri dell'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) si sono espressi rimarcando l'importanza della figura dei Segretari comunali come garanti della legalità e dell’imparzialità dell’Amministrazione, nonché come responsabili della prevenzione della corruzione in moltissime amministrazioni locali. 
L'Associazione Nazionale Piccoli Comuni Italiani (ANPCI) ha espresso un secco ed appassionato no alla proposta di abolizione nel corso dell'audizione svolta in Commissione Affari costituzionali del Senato, depositando un documento in tale direzione. L'ANCI nella propria audizione ha espresso la necessità che sia prevista una figura apicale unica per tutti i Comuni, le Unioni, le Province, le Città metropolitane.
Esponenti del mondo accademico si sono dichiarati fortemente contrari e preoccupati dalla proposta contenuta nel DDL. Ad esempio, il Prof. Saitta, nel corso delle audizioni, ha espressamente invitato la Commissione a rivalutare con attenzione la decisione dell'abolizione della figura del Segretario comunale, "norma sorprendente e della quale dall'articolato e dalla relazione non se ne capisce l'utilità. La figura del Segretario comunale risponde ad un'idea dell'Amministrazione che ha due vertici uno di indirizzo politico ed uno strutturale. I Segretari comunali rappresentano un corpo di funzionari pubblici spesso di altissima competenza professionale che nei comuni piccoli, medi, ma anche grandi, rappresentano un riferimento di competenze prezioso. Inoltre, lo sviluppo della carriera dei Segretari comunali fa si che gli stessi ricoprono l'incarico in diverse amministrazioni e questo costituisce anche un dialogo fruttuoso di arricchimento per le strutture amministrative degli enti locali. D'altra parte la dirigenza degli enti locali, soprattutto quella assunta a tempo determinato, non è il più delle volte dotata della necessaria esperienza". Anche Vittorio Italia ha auspicato un rafforzamento della posizione giuridica del Segretario. Carlo Mochi Sismondi si è augurato che non vi siano improvvide corse sul tema delicato dell'abolizione dei Segretari comunali. Molti, poi, sono stati gli esponenti del mondo accademico che hanno aderito al manifesto promosso dall'Associazione Vighenzi.
Dal punto di vista politico molti esponenti della maggioranza, a cominciare dal Ministro dell'Interno Alfano e dal capogruppo del NCD Di Girolamo, hanno presso una chiara posizione contro la proposta di abolizione, così come Dore Misuraca, deputato del Nuovo Centrodestra e Responsabile Nazionale degli Enti locali. Anche numerosi ed autorevoli esponenti del PD hanno sottoscritto emendamenti contro l'abolizione del Segretario comunale. Il movimento 5 stelle ha presentato alla Camera dei Deputati una proposta di legge, a firma dell'On. Federica Dieni, per valorizzare la figura del Segretario comunale. Nando Dalla Chiesa ha segnalato il rischio che la riforma Madia elimini le sentinelle della legalità.
Ricordo che la proposta di abolizione della figura del segretario comunale figurava anche tra i 44 punti della riforma della PA presentati dal premier Renzi e sottoposti a consultazione pubblica. L'esito della consultazione pubblica per il punto n. 13, riguardate l'abolizione dei segretari comunali, è stato un secco NO alla proposta. Nel corso della consultazione è stata pubblicata anche sul Sole24Ore una risposta del ministro Madia ai Segretari comunali.

mercoledì 7 gennaio 2015

Pubblicata la nota di lettura IFEL alla Legge di stabilità 2015 (L. n. 190/2014)

Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 300 del 29-12-2014, Suppl. Ordinario n. 99 la Legge 23 dicembre 2014, n. 190, Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2015).
L'IFEL ha ora pubblicato una nota di lettura relativa alla legge di stabilità 2015.
Sulla legge di stabilità abbiamo già pubblicato su questo blog:

Riforma costituzionale: schede di lettura del Servizio studi della Camera

In un precedente post abbiamo dato notizia dell'approvazione da parte del Senato della Repubblica, l’8 agosto 2014, in sede di prima deliberazione, il disegno di legge costituzionale, d’iniziativa del Governo contenente "Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione" (atto Senato n. 1429).
Qui il link al testo approvato dal Senato.
La riforma costituzionale è ora all'esame dell'aula di Montecitorio (AC 2613-A e abb.).
Qui il link all'approfondimento della rubrica Temi dell'attività parlamentare sulla riforma costituzionale.
Pubblicato in data odierna un dossier del servizio studi della Camera dei Deputati (216/4) contenente le schede di lettura relative al "Superamento del bicameralismo paritario e revisione del Titolo V della Parte seconda della Costituzione - Ddl Cost. A.C. 2613-A e abb.".
Qui il link al dossier del servizio studi della Camera dei Deputati n. 216/4.

martedì 6 gennaio 2015

Inizia alla Camera l'esame del DL. 192/2014 (cd "milleproroghe")

Inizia dalla Camera dei Deputati l'iter per la conversione del Decreto Milleproroghe (DL 192/2014).

La proposta di legge di conversione in legge del DL. 31 dicembre 2014, n. 192, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative ha assunto il n. 2803.
La mia personale previsione è che nel corso dell'esame della legge di conversione le disposizioni soggette a proroga verranno notevolmente ampliate rispetto a quelle originarie.
Su questo blog in argomento:

Dal 1 gennaio nuovo divieto di procedere ad assunzioni: si applica agli enti che superano i tempi medi di pagamento

Sul proprio sito Gianluca Bertagna ricorda che dal 2015, scatta un altro potenziale divieto di assunzione a qualsiasi titolo anche per gli enti locali. Si tratta del superamento dei tempi medi di pagamento, così come previsto dall’art. 41 del DL. 66/2014.

Questo il testo della norma.
1. A decorrere dall’esercizio 2014, alle relazioni ai bilanci consuntivi o di esercizio delle pubbliche amministrazioni, di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, è allegato un prospetto, sottoscritto dal rappresentante legale e dal responsabile finanziario, attestante l’importo dei pagamenti relativi a transazioni commerciali effettuati dopo la scadenza dei termini previsti dal decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, nonché il tempo medio dei pagamenti effettuati. In caso di superamento dei predetti termini, le medesime relazioni indicano le misure adottate o previste per consentire la tempestiva effettuazione dei pagamenti. L’organo di controllo di regolarità amministrativa e contabile verifica le attestazioni di cui al primo periodo, dandone atto nella propria relazione. Per le Amministrazioni dello Stato, in sede di rendiconto generale, il prospetto di cui al primo periodo è allegato a ciascuno stato di previsione della spesa.
2. Al fine di garantire il rispetto dei tempi di pagamento di cui all’articolo 4 del decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, le amministrazioni pubbliche di cui al comma 1, esclusi gli enti del Servizio sanitario nazionale, che, sulla base dell’attestazione di cui al medesimo comma, registrano tempi medi nei pagamenti superiori a 90 giorni nel 2014 e a 60 giorni a decorrere dal 2015, rispetto a quanto disposto dal decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, nell’anno successivo a quello di riferimento non possono procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto. È fatto altresì divieto agli enti di stipulare contratti di servizio con soggetti privati che si configurino come elusivi della presente disposizione.
Occorre ricordare che l'ANCI, nel proporre emendamenti alla legge di stabilità 2015, peraltro in questo caso non accolti, aveva espressamente richiesto l'abrogazione della norma con le seguenti validissime motivazioni:
La disposizione contenuta nel comma 2 dell’art. 41 stabilisce che le amministrazioni che, sulla base delle attestazioni di cui al comma 1 del medesimo articolo, registrano tempi medi nei pagamenti superiori a 90 giorni nel 2014 e a 60 giorni a decorrere dal 2015, rispetto a quanto disposto dal decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, nell'anno successivo a quello di riferimento non possono procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto.
Prevede poi il divieto per gli enti di stipulare contratti di servizio con soggetti privati che si configurino come elusivi della predetta disposizione.
La sanzione stabilita per il superamento dei termini indicati dalla norma è inappropriata e sproporzionata.
L’esistenza di un ritardo rispetto ai tempi medi di pagamento può essere infatti dovuta dall’esigenza di rispettare i vincoli del patto di stabilità interno, la cui violazione prevede, tra le altre, proprio la sanzione dell’impossibilità di effettuare assunzioni. La sanzione contenuta nel comma 2 è quindi potenzialmente produttiva di effetti paradossali in ordine al rispetto dei vincoli del patto di stabilità interno. Inoltre la disposizione non considera la condizione degli Enti che hanno accumulato ritardi nei tempi mendi dei pagamenti in conseguenza del ritardi nella erogazione di importi dovuti da altre amministrazioni.
Infine non tiene conto del fatto che il contributo richiesto ai comuni per il risanamento della finanza pubblica ha generato in molti casi situazioni di ritardo nei pagamenti.

Nuovo ISEE: i chiarimenti dell’INPS nella circolare n. 171 del 18 dicembre 2014

Con il D.P.C.M. 5 dicembre 2013, n. 159 è stata introdotta, a far data dal 1 gennaio 2015, una nuova disciplina in materia di ISEE. L'INPS con circolare n. 171 del 18 dicembre 2014 illustra i principi normativi e fornisce le prime indicazioni operative per l’applicazione della nuova normativa relativa all’ISEE.

Un sunto con le novità principali della nuova disciplina può essere letto nell'articolo pubblicato sul sito Lavoro e fisco dal titolo Nuovo ISEE: i chiarimenti dell’INPS.

domenica 4 gennaio 2015

La relazione illustrativa al DL n. 192/2014 e l'Abc del decreto Milleproroghe in 67 voci

In un precedente post abbiamo dato notizia che nella Gazzetta Ufficiale n. 302 del 31-12-2014 è stato pubblicato il testo del Decreto legge n. 192 avente ad oggetto "Proroga di termini previsti da disposizioni legislative" (cd "Milleproroghe").

Segnaliamo ora la relazione illustrativa al Decreto legge 192/2014 ed un articolo di Nicoletta Cottone e Vittorio Nuti pubblicato sul Sole24Ore dal titolo L'Abc del decreto Milleproroghe in 67 voci.
In argomento vedi anche il successivo post Inizia alla Camera l'esame per la conversione del DL. 192/2014 (cd "milleproroghe").

La prima relazione sull'attività svolta dall'Accademia per l'Autonomia

Al primo “giro di boa”, Anci e Upi hanno presentato al “Nucleo di coordinamento” con il Ministero dell’interno la relazione sulle attività formative organizzate nel primo mese e mezzo di vita dell'Accademia per l'Autonomia relativamente al piano annuale per la formazione territoriale dei segretari comunali e provinciale, del personale degli enti locali e degli amministratori locali, nonchè quelle in cantiere per le prossime settimane. 
Il bilancio viene considerato certamente positivo, anche se molto (anzi, moltissimo) c’è ancora da fare. Un impegno importante in un passaggio di grandi difficoltà per tutte le amministrazioni locali, nella consapevolezza che la formazione non vale da sola a risolvere i problemi, ma è sempre la pre-condizione per metterli bene a fuoco e individuare le strade praticabili per il loro superamento. 
In allegato, il testo della relazione.

Rassegna di giurisprudenza sul Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (parte I)

In un precedente post abbiamo segnalato la pubblicazione di un Osservatorio sulla recente giurisprudenza in tema di contratti pubblici diretto da Maria Alessandra Sandulli.

Segnaliamo ora la pubblicazione da parte della Gazzetta Forense, numero di luglio-agosto, di una Rassegna di giurisprudenza sul Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (d.lgs. 12 Aprile 2006, n.163 e ss. mm.) a cura di Almerina Bove.