L'Anac e il Mit alzano la bandierina. E mettono in fuorigioco bandi di gara per mezzo miliardo. Anzi, per l'esattezza: 543,4 milioni di euro. È questo, in sintesi estrema, l'effetto del comunicato congiunto con il quale il presidente dell'Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone e il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio venerdì pomeriggio hanno deciso di mettere un punto al caos che è seguito alla pubblicazione del nuovo Codice appalti.
Il Dlgs n. 50 del 2016 è andato in Gazzetta ufficiale nella tarda serata di martedì, entrando in vigore nel giorno stesso della sua pubblicazione, il 19 aprile, per restare nei tempi indicati dalle direttive europee. Già da mercoledì mattina, allora, ha preso forma il rebus dei bandi di gara pubblicati a ridosso di quella data.
Inizia così l'articolo di Giuseppe Latour e Mauro Salerno dal titolo Con il nuovo Codice in fumo appalti per 540 milioni pubblicato dal quotidiano del Sole24Ore Enti Locali & PA.
Il medico che mi parla ha settant’anni. È un uomo mite, sereno, abituato a parlare a voce bassa. “Più vado avanti nel mio lavoro” dice, “e più mi accorgo di sapere poco o niente. Sì curo centinaia di malati, so anche prescrivere qualche buona medicina, ma mi sfugge il mistero della vita. Vedo morire di schianto uomini che credevo forti e resistere altri che mi parevano più fragili del vetro. Tutto dipende dalla rabbia di vivere. Chi possiede questa rabbia, resiste prodigiosamente e spesso guarisce contro tutte le previsioni. Chi si lascia andare è perduto; basta un niente a stroncarlo: Noi siamo fatti di corpo, ma soprattutto di spirito. Guardi un uomo che dorme: è un burattino indifeso. Ma appena si sveglia, il suo spirito gli dà volontà, intelligenza, coraggio, amore. Così sono i malati: alcuni cedono al sonno e altri si rizzano sul letto indomabili, con gli occhi spalancati. E noi medici, con le nostre pillolette e gli sciroppi e le supposte, stiamo a guardare.”
RispondiEliminaVittorio Buttafava