In un precedente post abbiamo dato notizia della richiesta del presidente dell’Anci e sindaco di Torino, Piero Fassino, di un incontro con il ministro per la Semplificazione Marianna Madia per illustrare le idee e le proposte Anci in merito all’attuazione della delega sulla dirigenza pubblica. Alla richiesta il presidente Anci ha allegato il documento approvato nel corso dell’ultimo Consiglio Nazionale Anci, tenutosi lo scorso 21 gennaio a Roma.
Qui il link al documento approvato dal Consiglio Nazionale dell'ANCI del 21 gennaio sulla riforma della dirigenza pubblica.
Sulla riforma della dirigenza pubblica si vadano su questo blog i precedenti post:
- Dirigenza pubblica a rischio caos;
- Il Ministro Madia al question time del Senato sul ruolo unico dei dirigenti;
- Istituti di ispirazione anglosassone nella nuova riforma della pubblica amministrazione: le commissioni per la dirigenza;
- Il Prof. D'Alessio in audizione sul DDL di riorganizzazione della PA: gli aspetti critici della riforma della dirigenza;
- La riforma della dirigenza pubblica con particolare riguardo alla dirigenza locale: riflessioni a margine della legge delega 124/2015;
- Quale dirigenza per gli enti locali;
- Rinnovo degli incarichi dirigenziali senza procedura solo se motivati e a seguito di valutazione positiva;
- Riforma Pa, per i dirigenti pubblici decadenza solo dopo «valutazione negativa»;
- Riforma Madia: per i dirigenti risoluzione del rapporto solo in caso di valutazione negativa;
- Madia: «Solo la valutazione negativa farà decadere dal ruolo unico»;
- Dalla riforma Madia rischio esuberi per i dirigenti locali.
- Interventi al Seminario a porte chiuse sulla Legge Madia organizzato da federalismi, Osservatorio sui processi di governo e FormAP;
- La riforma della dirigenza pubblica con particolare riguardo alla dirigenza locale: riflessioni a margine della legge delega 124/2015;
- Quale dirigenza per gli enti locali;
- Nota di lettura di ANCI Veneto sulla legge di riorganizzazione della PA (L. 124/2015);
- Nota di lettura del servizio studi del Senato sulla legge di riorganizzazione della PA (L. 124/2015);
- Riforma Pa, pioggia di critiche in Parlamento sulle regole per la dirigenza.
Sull'abolizione del Segretario comunale e la nuova figura di Dirigente apicale si vedano i precedenti post:
- Il vertice amministrativo degli enti locali nella riforma della PA: il dirigente apicale e il direttore generale;
- Un articolo pubblicato dal quotidiano Italia Oggi sul dirigente apicale previsto dalla Legge 124/2015;
- Il resoconto del Consiglio Nazionale dell'UNSCP del 30 ottobre 2015 a cura di Daniela Urtesi;
- Commento e lettura della Segreteria Nazionale UNSCP al DDL 1577 approvato dal Senato;
- Tutti contrari all'abolizione dei Segretari comunali: ma il Governo se ne è accorto? ;
- L'abolizione dei Segretari comunali: un attacco al cuore della Repubblica;
- Nella delega Madia spunta il ponte triennale per i segretari;
- Segretario generale, direttore generale e dirigente apicale;
- Segretario comunale: quali funzioni conserva?
- Al «dirigente apicale» dei Comuni serve una sezione ad hoc nel ruolo unico;
- L'ordine del giorno accolto dal Governo: Dirigenti apicali in possesso di requisiti professionali specifici;
- Altro ordine del giorno accolto dal Governo sul possesso di requisiti professionali specifici per i Dirigenti apicali;
- Segretari Comunali: Torna il dirigente generale per i comuni oltre 100mila abitanti;
- ANCI ed UPI sulla riforma della PA: dirigente apicale negli enti di maggiori dimensioni scelto anche fuori dal ruolo.
- Se volessimo vedere il bicchiere mezzo pieno? Riflessioni di un segretario artigiano sull'emendamento Saggese.
E’ banale, lo, ma non riesco a vedere la vita diversamente da una strada lungo la quale, nascendo, ci incamminiamo insieme. Sul principio ci guardiamo intorno, un po’ smarriti, impariamo a parlare e subito cerchiamo comprensione ed amicizia; d’un tratto, fatale come il morbillo, arriva l’amore; e poi, un anno dopo l’altro andiamo avanti a passo spedito o barcollando o di gran corsa. Intanto, attorno a noi la folla si dirada: qualcuno s’è fermato per sempre, altri ci hanno abbandonato, altri incrociano la nostra strada e spariscono. Lentissimamente si attenua la luce. Non ce ne siamo accorti ed è già il tramonto. Vediamo la strada ancora lunga davanti, vorremmo percorrela tutta, per sempre, ma le gambe non reggono più, l’oscurità ci sgomenta. Cerchiamo conforto, ma quasi nessuno è rimasto vicino. Siamo soli, vorremmo gridare, ma la voce è diventata rauca, solo un bisbiglio. E poi, chi potremmo chiamare? Di colpo s’è fatto buio. Meglio fermarsi. Vittorio Buttafava
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