La legge delega di riforma della pubblica amministrazione rischia di gettare nel caos la dirigenza pubblica. Senza correttivi, potrebbe dar luogo a una precarizzazione permanente dei dirigenti con conseguenze pericolose per l’imparzialità dell’azione amministrativa. La questione della valutazione.
Inizia così l'articolo di Alfredo Ferrante dal titolo Dirigenza pubblica a rischio caos pubblicato sul sito lavoce.info.
Sulla riforma della dirigenza pubblica si vadano su questo blog i precedenti post:
- Il Ministro Madia al question time del Senato sul ruolo unico dei dirigenti;
- Istituti di ispirazione anglosassone nella nuova riforma della pubblica amministrazione: le commissioni per la dirigenza;
- Il Prof. D'Alessio in audizione sul DDL di riorganizzazione della PA: gli aspetti critici della riforma della dirigenza;
- La riforma della dirigenza pubblica con particolare riguardo alla dirigenza locale: riflessioni a margine della legge delega 124/2015;
- Quale dirigenza per gli enti locali;
- Rinnovo degli incarichi dirigenziali senza procedura solo se motivati e a seguito di valutazione positiva;
- Riforma Pa, per i dirigenti pubblici decadenza solo dopo «valutazione negativa»;
- Riforma Madia: per i dirigenti risoluzione del rapporto solo in caso di valutazione negativa;
- Madia: «Solo la valutazione negativa farà decadere dal ruolo unico»;
- Dalla riforma Madia rischio esuberi per i dirigenti locali.
- Interventi al Seminario a porte chiuse sulla Legge Madia organizzato da federalismi, Osservatorio sui processi di governo e FormAP;
- La riforma della dirigenza pubblica con particolare riguardo alla dirigenza locale: riflessioni a margine della legge delega 124/2015;
- Quale dirigenza per gli enti locali;
- Nota di lettura di ANCI Veneto sulla legge di riorganizzazione della PA (L. 124/2015);
- Nota di lettura del servizio studi del Senato sulla legge di riorganizzazione della PA (L. 124/2015);
- Riforma Pa, pioggia di critiche in Parlamento sulle regole per la dirigenza.
Sull'abolizione del Segretario comunale e la nuova figura di Dirigente apicale si vedano i precedenti post:
- Il vertice amministrativo degli enti locali nella riforma della PA: il dirigente apicale e il direttore generale;
- Un articolo pubblicato dal quotidiano Italia Oggi sul dirigente apicale previsto dalla Legge 124/2015;
- Il resoconto del Consiglio Nazionale dell'UNSCP del 30 ottobre 2015 a cura di Daniela Urtesi;
- Commento e lettura della Segreteria Nazionale UNSCP al DDL 1577 approvato dal Senato;
- Tutti contrari all'abolizione dei Segretari comunali: ma il Governo se ne è accorto? ;
- L'abolizione dei Segretari comunali: un attacco al cuore della Repubblica;
- Nella delega Madia spunta il ponte triennale per i segretari;
- Segretario generale, direttore generale e dirigente apicale;
- Segretario comunale: quali funzioni conserva?
- Al «dirigente apicale» dei Comuni serve una sezione ad hoc nel ruolo unico;
- L'ordine del giorno accolto dal Governo: Dirigenti apicali in possesso di requisiti professionali specifici;
- Altro ordine del giorno accolto dal Governo sul possesso di requisiti professionali specifici per i Dirigenti apicali;
- Segretari Comunali: Torna il dirigente generale per i comuni oltre 100mila abitanti;
- ANCI ed UPI sulla riforma della PA: dirigente apicale negli enti di maggiori dimensioni scelto anche fuori dal ruolo.
- Se volessimo vedere il bicchiere mezzo pieno? Riflessioni di un segretario artigiano sull'emendamento Saggese.
Er primo amore
RispondiEliminaFu un venerdì, pe’ Pasqua Befania,
er sei gennaro der novantasei.
– No, Checchino, è impossibile! Tu sei
troppo scocciante co’ ‘sta gelosia!
Nun se capimo più! – me disse lei –
Addio, Checchino… – E se n’agnede via.
Volevo dije: – Caterina mia,
viè qua, nun me lascià!… – Ma nun potei!
Tu nun me crederai: da quer momento
m’è arimasta una spina drento ar core:
è più d’un anno e ancora me la sento!
Ne la malinconia de li ricordi
naturarmente resta er primo amore…
Come diavolo vôi che me ne scordi?
Trilussa