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giovedì 17 dicembre 2015

Il Ministro Madia al question time del Senato sul ruolo unico dei dirigenti

Il Ministro Madia, nel corso del question time al Senato del 10 dicembre su varie questioni riguardanti la Riforma PA, ha risposto anche a domande sul ruolo unico dei dirigenti previsto nella legge delega n. 124/2015 di riorganizzazione della PA.


Queste le parole del Ministro:
"Credo che la vera risposta sulla premialità stia nei meccanismi che noi profondamente cambiamo nella carriera dei dirigenti, e cioè di chi ha le maggiori responsabilità nella pubblica amministrazione, con l'introduzione del ruolo unico. Il ruolo unico nella sua attuazione continuerà - come ci dice la nostra Costituzione - a puntare sui dirigenti di ruolo assunti per concorso, creando però una competizione vera nel conferimento degli incarichi a questi dirigenti. Significa che gli incarichi che assumeranno i dirigenti saranno di maggiore o minore responsabilità di volta in volta, a seconda di come l'incarico precedente è stato svolto.
Cos'è che in questo meccanismo più dinamico, flessibile e meno irrigidito dal meccanismo delle fasce, che supereremo prevedendo una disposizione normativa transitoria - questa è la risposta per garantire un passaggio ben fatto dal vecchio regime al nuovo - garantirà la premialità? Sarà il fatto che, nel valutare come un dirigente svolge il suo incarico - valutazione che, lo ripeto, entrerà nel percorso di carriera di quel dirigente - si valuterà anche come ha valutato le persone che lavorano con lui o con lei. E una buona valutazione sarà una valutazione obbligatoriamente differenziata. Prima di tutto usciamo, quindi, dal mondo delle valutazioni uguali per tutti. Se un dirigente valuta in modo uguale e non differenziato le persone che lavorano con lui, sarà egli stesso a vedersi penalizzato nella sua stessa carriera attraverso il conferimento dell'incarico successivo.
Credo che questo nuovo meccanismo che introdurremo attuando la delega sul ruolo unico ci consentirà davvero, e non a parole, di introdurre altri meccanismi che, portando la premialità vera a chi fa bene nella pubblica amministrazione, riconoscono che i dipendenti pubblici sono il motore della stessa pubblica amministrazione e del cambiamento dei servizi che noi dobbiamo offrire ai cittadini e alle imprese per una maggiore competitività del Paese, e non solo. Serve anche ad avere un Paese più giusto, con pari opportunità e più umano, dove le persone non sono obbligate a perdere troppo tempo tra gli uffici, tempo che magari potrebbero dedicare alla loro vita, agli affetti e alle scelte che liberamente vogliono fare".
Sulla riforma della dirigenza pubblica si vadano su questo blog i precedenti post:
Sulle dichiarazioni del Ministro Madia relative all'abolizione dei segretari comunali pubblicate su questo blog è possibile leggere:

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