Il nuovo Codice degli appalti – con la soppressione del microsistema normativo dedicato alle acquisizioni in economia contenuto nell'articolo 125 del Dlgs 163/2006 e negli articoli 326-328 del Dpr 207/2010, non disciplina specifiche ipotesi di affidamento diretto se si eccettuano le previsioni derogatorie contenute nell'articolo 63, per gli appalti nei settori ordinari, e 125, per gli appalti nei settori speciali, che ricalcano - sostanzialmente - la casistica già disciplinata con l'articolo 57 del vecchio Codice.
Di certo non si atteggia come affidamento diretto la possibilità prevista nell'articolo 36, comma 2, lettera a) nell'ambito di importi inferiori ai 40 mila euro considerato che lo stesso Codice prevede che l'affidamento diretto debba risultare «adeguatamente motivato».
Inizia così l'articolo di Stefano Usai dal titolo Affidamenti diretti «senza regole» nel nuovo Codice appalti pubblicato sul quotidiano del Sole24Ore Enti Locali & PA.
In argomento si vedano i precedenti post:
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