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domenica 22 marzo 2015

Caro Fazio me la fai una domanda a Cantone?

Questa sera a Che tempo che fa sarà ospite Raffaele Cantone, Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione. 
Sarebbe bello se Fabio Fazio ponesse al Presidente Cantone questa domanda:


"Nella proposta di Riforma della pubblica amministrazione del Ministro Madia è prevista l'abolizione dei Segretari comunali nei comuni italiani. I Segretari comunali svolgono all'interno degli enti locali, tra le altre, funzioni di controllo di legalità e sono Responsabili della prevenzione della corruzione. Non le pare strano che si affermi da una parte di voler rafforzare la lotta alla corruzione inasprendo le pene per i reati e, dall'altra, che si eliminino figure essenziali per la prevenzione della corruzione all'interno delle amministrazioni pubbliche, figure che sono chiamate a collaborare con Lei?"
Il Presidente Cantone si è espresso in più occasioni contro la proposta di abolizione dei Segretari comunali, contenuta nel disegno di legge di riforma della PA in esame presso il Senato, affermando tra l'altro:
    “Se io fossi un sindaco, non potrei prescindere dalla collaborazione di un segretario comunale, al quale chiedere l’esercizio di un controllo collaborativo” (vedi precedente post Segretari comunali: pieno sostegno da Raffaele Cantone);
  • i funzionari devono essere competenti e indipendenti. Per cui meglio i segretari generali, «che garantiscono indipendenza all'attività dei sindaci», piuttosto che i manager, come vorrebbero i comuni del Nord, perché, «essendo legati alle amministrazioni da contratti, perdono la loro autonomia dalla politica». Non solo: «un segretario generale sa dove si può nascondere il rischio di corruzione, e sa bene quali strumenti e meccanismi utilizzare per rendere più complicata la corruzione» (vedi il precedente post Cantone in Sicilia parla (bene) dei segretari comunali);
  • la figura del Segretario comunale ha un senso se si rafforza il ruolo di controllo e di consulenza. Per dirlo con il termine dell'Autorità deve rafforzarsi il ruolo di vigilanza collaborativa, ossia una vigilanza tesa più che ad impedire, a dare una mano per realizzare le cose. Perché se un amministratore è in buona fede una mano se la vuole far dare "durante" e non "dopo", vuole affrontare i problemi "durante" e non "dopo". La presenza del Segretario comunale garantisce nei comuni del sud ai Sindaci anche di resistere a "certe pressioni". L'abolizione di questa figura renderà più deboli i Sindaci nel tentare di resistere a pressioni indebite (vedi il precedente post Cantone: rafforzare il ruolo di vigilanza collaborativa del Segretario comunale. I Sindaci facciano sentire la loro voce contraria all'abolizione);
  • rivendico il mio ruolo nella scelta dei Segretari quali responsabili di prevenzione della corruzione. La scelta del Segretario comunale quale responsabile anticorruzione è una manifestazione di fiducia: la corruzione si vince soltanto se si responsabilizzano i migliori all'interno della pubblica amministrazione (vedi il precedente post Il Presidente dell'ANAC Cantone critico sulla proposta di abolizione della figura del Segretario comunale).
Proprio come Responsabili della prevenzione della corruzione i Segretari comunali hanno ricevuto gli auguri di buon anno del Presidente Cantone, che ha affermato "Desidero iniziare con un ringraziamento, veramente sentito, per il vostro impegno continuo e la vostra dedizione, che stanno contribuendo a concretizzare gli obiettivi di prevenzione della corruzione all'interno delle numerose realtà amministrative italianeNessuna strategia preventiva infatti può essere realmente efficace senza l’impegno di professionalità preziose come le vostre, in grado di unire la conoscenza diretta dell'Amministrazione e dell'Ente in cui operate all'esigenza, sempre più diffusa, di legalità".
Voci unanimi contro la proposta di abolizione dei Segretari comunali sono state espresse da moltissimi esponenti del mondo delle autonomie (ANPCI, alcune ANCI Regionali, esponenti dell’ANCI nazionale e numerose amministrazioni hanno assunto appositi atti in tal senso), da ben 10 consigli regionali che hanno approvato mozioni in questa direzione (le mozioni sono state approvate da parte dei Consigli delle Regioni Sicilia, Piemonte, Toscana, Marche, Lombardia, Puglia, Liguria, Campania, Basilicata ed Abruzzo), dal mondo politico ed accademico (per un riassunto delle numerose ed autorevoli voci contrarie può vedersi il precedente post Tutti contrari all'abolizione dei Segretari comunali: ma il Governo se ne è accorto?).
Quali sono le funzioni che il Segretario comunale svolge?
L’art. 97 del Testo unico degli enti locali dispone che il Comune e la Provincia abbiano un Segretario titolare che svolga compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi dell'ente, in ordine alla conformità dell'azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti. 
Il Testo unico degli enti locali ha creato un nucleo essenziale di funzioni per il segretario correlato alle azioni di collaborazione e assistenza agli organi dell'Ente in ordine alla conformità dell'azione ai principi di legalità. Competono inoltre al segretario, in assenza del direttore generale (figura facoltativa solo per i comuni con popolazione superiore ai 100.000 abitanti), lo svolgimento di compiti di coordinamento e sovrintendenza degli uffici dell'Ente e dell'attività dei dirigenti.
L'Ente può inoltre attribuire, secondo autonome scelte organizzative, altri compiti al Segretario, in linea con le previsioni normative e contrattuali.
Recenti disposizioni normative hanno attribuito ulteriori importanti compiti al Segretario comunale:
• il DL. 174/2012, “Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012” ha integralmente rivisto il sistema dei controlli interni, attribuendo numerosi compiti al Segretario comunale, primo tra tutti il controllo successivo di regolarità amministrativa sugli atti dell’ente (art. 147 bis, c.2, Tuel);
• la L. 190/2012, fissando delle regole per prevenire fenomeni di corruzione nella pubblica amministrazione, ha previsto che il sistema fosse incentrato sulla figura del responsabile della prevenzione della corruzione, che negli Enti locali è individuato, di norma, nel Segretario comunale, salva diversa e motivata determinazione (art. 1, c.6);
• il Dlgs. 33/2013 in materia di trasparenza amministrativa sancisce che all'interno di ogni amministrazione il responsabile per la prevenzione della corruzione, svolge, di norma, le funzioni di responsabile per la trasparenza (art. 43, c. 1) cui è attribuita stabilmente un'attività di controllo sull'adempimento da parte dell'amministrazione degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, assicurando la completezza, la chiarezza e l'aggiornamento delle informazioni pubblicate.
AGGIORNAMENTO DEL 23.03.2015: Fazio la domanda non l'ha fatta. Speriamo in qualche modo di poter avere direttamente dal Presidente Cantone una risposta.

1 commento:

  1. Fazio il fazioso...chissà perchè non l'ha fatta la domanda....fedele agli ordini

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