Sul sito dell'Associazione Vighenzi è data notizia dell'Ordinanza emessa dal Tribunale di Brescia in data 8 settembre con la quale è stata sollevata la questione di legittimità costituzionale del sistema di nomina dei Segretari comunali.
Il giudizio da cui scaturisce l'ordinanza del Tribunale di Brescia era stato instaurato da un collega non confermato dalla nuova amministrazione insediata a seguito delle elezioni nel 2014.
L'Associazione ricorda di essere intervenuta ad adiuvandum nel giudizio.
Il problema chiaramente delineato dalla giurisprudenza costituzionale consiste nel distinguere quali dirigenti possono essere revocati ad nutum e /o cessano dalla carica con il termine del mandato dell’organo politico che ha proceduto alla nomina e quali invece non soggiacciono a tale regime. Secondo la Corte non è incompatibile con il principio di distinzione tra politica e amministrazione - posto da legge ordinaria ma collegato ai principi costituzionali di imparzialità e buon andamento (art 97 Cost.), di cui costituisce un applicazione, 2 - l’esistenza di un’area di dirigenza (dirigenti di vertice) e di uffici ( gli uffici di diretta collaborazione) che, in quanto destinati a dar supporto all’attività di indirizzo degli organi politici, siano di nomina fiduciaria e soggetti a revoca intuitu personae. L’insegnamento della giurisprudenza costituzionale risulta oramai stabile e le diverse sentenze in merito hanno coperto una vasta casistica. La Corte ora si occuperà di verificare se il sistema di nomina dei Segretari comunali sia coerente con il quadro costituzionale.
Qui il link all'Ordinanza del Tribunale di Brescia.
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- Il punto sulla giurisprudenza costituzionale in materia di funzioni tecniche di attuazione dell’indirizzo politico e sottrazione del dirigente al regime dello spoils system;
- Segretari, spoils system a rischio;
- Segretari comunali e Corte Costituzionale: riflessioni a margine dell'ordinanza di remissione del Tribunale del Lavoro di Brescia 8 settembre 2017;
- L'incarico di segretario comunale non comporta l'adesione agli orientamenti politici del sindaco.
Quanto entusiasmo!!!! Come stupirsi delle sue parole? Era stato lei (maggio 2015) a porre le seguenti fondamentali "domande":
RispondiElimina"-ma il Ministro stava scherzando?
-i sindaci sono a conoscenza che la riforma consiste nel togliere loro la possibilità di nomina del proprio collaboratore principale, da scegliere in un Albo di soggetti qualificati, selezionati e formati per fare ciò?
-Chi procederà alla scelta del Segretario/Dirigente apicale da inviare in un Comune? Dalle parole del Ministro sicuramente non sarà un politico, quindi una struttura tecnica (la Commissione che gestisce il ruolo?);
-I sindaci hanno compreso che, se è vero quello che dice il Ministro, arriverà da una struttura statale NON POLITICA un dirigente apicale che potrebbe non essere entrato mai in un comune? AIUTO, poveri comuni!".
Erano interrogativi che avevano il pregio di essere chiaramente leggibili: per lei i dirigenti apicali dovevano restare strettamente avvinghiati a sindaci e ANCI in posizione prona.
Si comprende bene che oggi lei possa non essere particolarmente entusiasta: il dirigente apicale è (almeno per il momento) stato abortito e la magistratura mette in dubbio (che a lei piaccia o meno) che il sistema di nomina (perchè non "spoil system?") sia coerente con il quadro costituzionale.
Grande notizia per chi concepisce la figura del segretario al servizio dei comuni e non al servizio della politica .
RispondiEliminaGrande notizia per chi ritiene che la p.a. non debba essere asservita al politico di turno .
Pessima notizia per chi vuole una p.a. asservita al potere politico e dove si fa carriera solo grazie alla affinità e complicità politica