Comunicazione degli esuberi ai sindacati entro il 10 ottobre, alle Regioni entro fine ottobre e all’Anpal, l’agenzia nazionale per le Politiche attive, a metà novembre: il tutto, accompagnando i dati con le ragioni che hanno determinato l’«eccedenza» del lavoratore.
In vista del 30 settembre, diventato anche per le proroghe una sorta di «D-Day» per le partecipate, prendono forma le regole per gestire gli esuberi che dovrebbero essere determinati dai processi di razionalizzazione.
Il decreto di Lavoro, Economia e Funzione pubblica, che con la sua pubblicazione determinerà anche il blocco fino al 30 giugno 2018 delle assunzioni libere nelle società controllate dalla Pa, dovrebbe essere domani al centro del confronto tecnico in Conferenza Stato-Città, in vista di un via libera atteso per il 21 settembre. Giusto in tempo, anche se in extremis, per accompagnare l’avvio operativo del taglia-partecipate scritto nella riforma Madia.
Inizia così l'articolo di Gianni Trovati dal titolo Partecipate, tre tappe per comunicare gli esuberi pubblicato dal quotidiano il Sole24Ore del 13 settembre.
In tema di revisione straordinaria delle società partecipate si veda il precedente post Società partecipate - La nota Anci ed Utilitalia sulle conseguenza mancata adozione dei piani di revisione straordinaria ed i documenti ivi richiamati.
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