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lunedì 11 settembre 2017

La programmazione del fabbisogno dopo il D.lgs. n. 75/2017

Le amministrazioni pubbliche, ivi comprese le regioni e gli enti locali, stanno adottando la programmazione del fabbisogno del personale per il triennio 2018/2020 e l’anno 2018, ma ancora, in molti casi, per quello 2017/2019 e per l’anno 2017, senza avere chiari gli effetti concreti delle novità dettate dal D.Lgs. n. 75/2017 in materia di dotazione organica e delle sue conseguenze sulla programmazione del fabbisogno. Infatti gli enti non hanno a disposizione le linee guida del Dipartimento della Funzione Pubblica sulla programmazione del fabbisogno. Occorre ricordare che il citato D.Lgs. n. 75/2017 detta, come data per la sua emanazione, il termine dei 90 giorni successivi alla entrata in vigore del provvedimento per la loro adozione, quindi il prossimo 20 settembre e che tale termine non è peraltro imperativo. Occorre inoltre aggiungere che, per le regioni, gli enti locali e la sanità, il documento deve essere prima esaminato rispettivamente dalla Conferenza Unificata tra Stato, regioni ed autonomie locali e dalla Conferenza Stato regioni, con il vincolo di raggiungere una specifica intesa. Allo stato attuale non è ipotizzabile che le Linee Guida siano emanate in tempi brevi. Appare perciò utile fornire alcuni suggerimenti alle amministrazioni.


Inizia così l'articolo di Arturo Bianco dal titolo La programmazione del fabbisogno dopo il D.lgs. n. 75/2017.


Qui lo speciale sul D.lgs. 75/2017 con tutti i documenti di interesse.

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