Il subappalto è senz’altro uno degli istituti più tormentati dell’ordinamento dei contratti pubblici.
Ancorchè, infatti, il subappalto abbia ricevuto, nelle diverse direttive europee, un regime normativo piuttosto liberale, il Legislatore italiano si è affannato a presidiarlo di limitazioni e condizioni che ne hanno circoscritto significativamente l’ambito applicativo.
La disciplina più restrittiva è stata dichiaratamente giustificata con l’esigenza di realizzare i preminenti interessi pubblici alla preservazione del mercato dei contratti pubblici da rischi di infiltrazione, proprio attraverso l’uso fraudolento dello strumento del subappalto, della criminalità organizzata (si veda la relazione AIR al decreto legislativo n.50 del 2016).
Inizia così l'articolo di Carlo Deodato, Presidente Sezione giurisdizionale C.g.a., dal titolo Il Subappalto: un problema o un’opportunità? pubblicato sul sito della Giustizia amministrativa.
In argomento si veda il precedente post Subappalto, dall’Ance indicazioni pratiche agli operatori (vademecum aggiornato alle novità introdotte dal Codice Appalti).
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