Il dipendente pubblico che si appropria illegalmente di risorse finanziarie pubbliche è responsabile di un danno erariale particolarmente composito, risultando responsabile in relazione a numerose distinte figure di danno: danno patrimoniale diretto, danno da disservizio, danno da interruzione del nesso sinallagmatico e danno all'immagine dell'amministrazione. È questo il principio affermato dalla sentenza n. 143/2017 della Corte dei Conti, sezione per la Lombardia.
Inizia così l'articolo di Giuseppe Nucci dal titolo Danno erariale quadruplo per il peculato del dipendente comunale pubblicato sul quotidiano del Sole24Ore Enti Locali & PA.
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