La nomina del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza negli enti pubblici è disciplinata dalla legge 190/2012. Di norma è individuato tra i dirigenti di ruolo (il testo precedente al Dlgs 97/2016 prevedeva: dirigenti amministrativi di ruolo, di prima fascia). La Funzione pubblica e l’Autorità anticorruzione (determinazione 12/2015) hanno precisato che deve trattarsi di un dirigente in posizione di stabilità, per evitare che il ruolo possa essere compromesso dalla precarietà. È da escludere, inoltre, la nomina di dirigenti di diretta collaborazione politica, per via del vincolo fiduciario, così come l'affidamento a dirigenti con incarico di studio/consulenza.
Inizia così l'articolo di Pietro Alessio Palumbo dal titolo Il responsabile anticorruzione e per la trasparenza, conflitti d'interesse e incompatibilità pubblicato sul quotidiano del Sole24Ore Enti Locali & PA.
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