La valorizzazione del piano del fabbisogno a scapito della dotazione organica costituisce uno degli elementi che più caratterizzano la riforma del testo unico delle leggi sul pubblico impiego contenuta nel D.Lgs. n. 75/2017. Queste previsioni discendono direttamente dalle indicazioni dettate dalla legge delega n. 124/2015, cd riforma Madia. Occorre subito evidenziare che il legislatore non “sopprime” la dotazione organica, ma stabilisce che essa sia una conseguenza delle scelte compiute dalle amministrazioni nel piano del fabbisogno. Le indicazioni applicative saranno dettate dalle Linee Guida che il Dipartimento della Funzione Pubblica è impegnato ad emanare entro i 90 giorni successivi alla entrata in vigore del decreto. Si deve sottolineare che il divieto di effettuare assunzioni di personale opererà per le amministrazioni pubbliche che non rispettano i vincoli dettati dal legislatore solamente dopo l’emanazione delle prime citate Linee Guida. Nell’immediato non vi sono pertanto novità di rilievo che i singoli enti devono apportare all’impianto del documento di programmazione del fabbisogno di personale che hanno utilizzato fino ad oggi. Le novità si determineranno a seguito della applicazione delle citate Linee Guida della Funzione Pubblica, che peraltro per regioni ed enti locali dovranno essere dettate sulla base di una specifica intesa.
Inizia così l'articolo di Arturo Bianco dal titolo Il piano del fabbisogno e la dotazione organica.
Qui lo speciale sul D.lgs. 75/2017 con tutti i documenti di interesse.
Nessun commento:
Posta un commento