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domenica 3 aprile 2016

Articolo del Ministro Madia sulla revisione delle norme in materia di trasparenza ed anticorruzione

Comunicare meglio in maniera non opaca non deve essere un adempimento burocratico o una concessione ai cittadini, ma una grande politica pubblica che serve a combattere la zona grigia che va dall’illecito allo spreco, grazie al controllo sociale.
E' questa la sintesi dell'articolo del Ministro Madia pubblicato dal Corriere della Sera sullo schema di decreto recante la revisione e la semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione pubblica e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 ai sensi dell’articolo 7, della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione della amministrazioni pubbliche.

Il testo è stato sottoposto al parere del Consiglio di Stato e sullo stesso si sono espressi tanto l'ANAC che il Garante per la privacy.
Il testo è ora all'esame delle Commissioni parlamentari per i prescritti pareri.
Qui il link all'articolo del ministro Madia dal titolo Il diritto a sapere è di tutti, la trasparenza è cultura.
Qui la road map dei decreti attuativi della L 124/2015 di riorganizzazione della PA (cd Riforma Madia).
In argomento si vedano i precedenti post:

1 commento:

  1. Ogni anno, quando , come oggi, ritorna l’aria molle della primavera, mi prende un sottile sgomento. Non è malinconia, né paura, né inquietudine; è proprio soltanto sgomento di fronte ai miliardi di fili d’erba che tutti insieme, ubbidendo ad un ordine misterioso, colorano di verde pallido i prati; sgomento per la luce di madreperla all’alba, per l’improvviso arrivo delle rondini, per le gemme che spuntano a migliaia. sui rami secchi del boschetto dei tigli del Circolo di tennis, per il sole che riappare, ancora pallido di convalescenza, ma già pronto a conquistare il cielo. E noi così facili a gridare ai miracoli, assistiamo a tutto indifferenti. Ecco, è questo che mi sgomenta: la nostra incapacità di capire e di sentire, la sordità ottusa di fronte alla meraviglia della natura. Una formica, una rondine, forse, capiscono più di noi.

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