Finalmente pubblicato sul sito del governo il testo del decreto legislativo recante la revisione e la semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione pubblica e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 ai sensi dell’articolo 7, della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione della amministrazioni pubbliche.
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, aveva approvato, in esame preliminare, il provvedimento il 20 gennaio.
Nello specifico è reso strutturale il sito soldi pubblici che ha consentito nell’ultimo anno di scalare di otto posizioni il ranking mondiale sulla trasparenza. Si introduce l’obbligo di pubblicare in forma aggregata e disaggregata l’ammontare complessivo delle retribuzioni dei dirigenti della Pubblica amministrazione. Ogni singola amministrazione sarà obbligata ad indicare in modo chiaro le spese complessive e, in dettaglio, le retribuzioni dei dirigenti. Si prevede l’accesso dei cittadini a tutti i dati in possesso dell’amministrazione. L’accesso ai dati è gratuito e la richiesta andrà soddisfatta in 30 giorni.
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, aveva approvato, in esame preliminare, il provvedimento il 20 gennaio.
Nello specifico è reso strutturale il sito soldi pubblici che ha consentito nell’ultimo anno di scalare di otto posizioni il ranking mondiale sulla trasparenza. Si introduce l’obbligo di pubblicare in forma aggregata e disaggregata l’ammontare complessivo delle retribuzioni dei dirigenti della Pubblica amministrazione. Ogni singola amministrazione sarà obbligata ad indicare in modo chiaro le spese complessive e, in dettaglio, le retribuzioni dei dirigenti. Si prevede l’accesso dei cittadini a tutti i dati in possesso dell’amministrazione. L’accesso ai dati è gratuito e la richiesta andrà soddisfatta in 30 giorni.
(Comunicato stampa del Governo)
Qui il link ai seguenti documenti:
In argomento si vedano i post:
- Il Consiglio di Stato ha reso il parere sul decreto trasparenza (parere n. 515 del 24 febbraio 2016);
- Le novità per gli enti locali derivanti dalla revisione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione previste dal decreto attuativo della Legge Madia;
- Dossier del Servizio Studi di Camera e Senato sullo schema di D.Lgs. contenente la revisione disposizioni in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza;
- Riforma PA: Nota ANCI sullo schema di decreto legislativo revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza;
- Le perplessità del Consiglio di Stato sul nuovo diritto di accesso civico;
- Il 17 febbraio un fatto storico. Il primo decreto della riforma Madia arriva in Parlamento: è quello sull'anticorruzione;
- Un articolo su Italia Oggi sulla revisione e la semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione pubblica e trasparenza;
- Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione pubblica e trasparenza: interessante pubblicazione di Cgil Cisl Uil;
- L'anticorruzione e la trasparenza: le questioni aperte e la delega sulla riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni;
- Accesso civico e trasparenza della Pubblica Amministrazione alla luce delle (previste) modifiche alle disposizioni del Decreto Legislativo n.33/2013;
- Riforma P.A. procede spedita grazie a concorso Regioni.
Quando leggo tanti scrittori d’oggi, che si credono grandi perché riescono a scrivere mille pagine senza dir niente, mi torna in mente il capitoletto del De bello gallico in cui Giulio Cesare descrive lo sbarco dei suoi soldati in Inghilterra. In trenta righe quel genio della guerra racconta tutto: il suo piano di invasione, i rischi dell’impresa, il panico d’una possibile catastrofe, l’orgoglio della vittoria. Trenta righe limpide, compatte, scolpite davvero nel bronzo dei secoli. Dopo averle lette, almeno tre quarti degli scrittori di oggi dovrebbero spezzare per sempre la penna.
RispondiEliminaVittorio Buttafava