Il principio di pari opportunità è un precetto di immediata applicabilità, poiché dà attuazione ai principi costituzionali e all’articolo 23 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, sicchè anche in assenza di precise indicazioni numeriche – come è con riferimento alla composizione delle Giunte provinciali – non può pervenirsi ad una sostanziale elusione del predetto precetto per mezzo di provvedimenti puramente formali come la nomina di un solo assessore di sesso femminile.
È quanto afferma il Tar Reggio Calabria, con la sentenza del 26 gennaio 2016, n. 70.
Inizia così l'articolo di Solveig Cogliani dal titolo Quote rosa senza deroghe per la politica locale pubblicato dal quotidiano del Sole24Ore Enti Locali & PA.
Qui il link alla sentenza del Tar Reggio Calabria n. 70/2016.
Qui il link alla sentenza del Tar Reggio Calabria n. 70/2016.
In argomento su questo blog:
- Giunte con parità di genere;
- La percentuale di "quote rosa" nelle Giunte comunali dopo la legge Delrio è inderogabile (Cons. Stato sent. n. 4626 del 5/10/2015);
- Sulla conformazione delle Giunte degli Enti locali al canone delle pari opportunità: alcune riflessioni alla luce delle innovazioni legislative e della giurisprudenza più recente;
- Quote rosa in Giunta comunale: 1.182 comuni non rispettano la legge Delrio;
- La percentuale di "quote rosa" nelle Giunte comunali prevista dalla legge Delrio ha valore cogente e precettivo (TAR Calabria sent. n. 1, 2, 3 e 4 del 2015);
- Note sulla parità di genere nelle giunte comunali alla luce della legge n. 56/2014;
- Ancora sulla parità di genere nelle giunte comunali;
- Quote di genere nella formazione delle liste dei candidati nelle elezioni comunali: cambia l'interpretazione ministeriale;
- La partecipazione delle donne alla vita politica e istituzionale.
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