Tradito dalla doppia fila. Forse, se si fosse preso la briga di parcheggiare l'auto in una regolare piazzola di sosta, nessuno l'avrebbe scoperto. E invece sfortuna ha voluto che a vederlo uscire di buon mattino dal Policlinico Umberto I dopo aver timbrato il cartellino, sia stato proprio il capo del Dipartimento presso cui il 54enne in organico all'università La Sapienza prestava servizio.
E così, in virtù della procedura accelerata stabilita dalla legge Madia (116/2016) entrata in vigore a luglio, il dipendente del più grande ospedale romano - sorpreso in flagranza a strisciare il badge e ad abbandonare il posto di lavoro per tre giorni di seguito - è stato prima sospeso, poi sottoposto a procedimento disciplinare e infine licenziato. Il primo in Italia a subire le conseguenze della stretta sui "furbetti" varata dal governo Renzi.
Inizia così l'articolo pubblicato su Repubblica dal titolo Furbetto del cartellino tradito dal parcheggio: è il primo licenziato con la legge Madia.
Per la nuova disciplina si vedano i precedenti post:
- Le nuove sanzioni per la falsa attestazione della presenza;
- Riforma Madia. False presenze, sospensione immediata. Dal 13 luglio linea dura sulle attestazioni e per i dirigenti che non sanzionano le irregolarità.
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