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lunedì 14 novembre 2016

Il Convegno di Torino organizzato dall'UNSCP. La parte sindacale: il Segretario Nazionale Ricciardi commenta i pareri delle Commissioni Affari Costituzionali di Camera e Senato

Il convegno organizzato da UNSCP a Torino, dopo la parte istituzionale formativa, ha visto l'intervento di Alfredo Ricciardi, Segretario Nazionale dell'UNSCP, che ringraziamo sinceramente per la sua disponibilità.
Il Segretario Nazionale si è soffermato sull'importanza dei pareri delle due commissioni affari costituzionali. Ha spiegato che i due pareri sono obbligatori ma non vincolanti ai fini dell’approvazione definitiva della riforma. Aggiungendo che l’orientamento sembra però essere quello di tener conto delle conclusioni delle commissioni che dovrebbero essere riprese nel decreto.

Passando all’analisi dello schema di decreto come approvato dal CDM prima dei pareri  il segretario evidenzia che i tre ruoli si sono ridotti a dei semplici elenchi: i rapporti di lavoro rimangono infatti incardinati presso l’amministrazione in cui si lavora e i successivi passaggi vengono effettuati attraverso la cessione del rapporto di lavoro. La disponibilità viene corrisposta dall'ultima amministrazione. Questo, anche se da un certo punto di vista può sembrare rassicurante, non è sicuramente condivisibile in quanto rappresenterebbe la vera municipalizzazione. Sarebbe stato invece necessario un sistema nazionale che pagasse la disponibilità. Questo avrebbe garantito a tutti di essere dirigenti della repubblica.
Altra importante carenza è la mancanza di indicazioni sui requisiti professionali. Per UNSCP i requisiti professionali sono imprescindibili, solo chi ha requisiti per coprire le tre funzioni fondamentali del dirigente apicale dovrebbe poter ricoprire il ruolo.
Altro vulnus per la categoria è rappresentato dal limite delle dotazioni organiche esistenti. Questo limite se permanesse e venisse letto in modo letterale comporterebbe il sovrannumero.
Per chiudere fra i principali aspetti negativi contenuti nello schema di decreto il Segretario richiama la modalità di nomina: diretta e non previa filtro dell’apposita commissione.
Alfredo Ricciardi ricorda che l’UNSCP ha evidenziato tutti questi aspetti critici e lo ha fatto sia nel dettagliato documento presentato alle commissioni che nell’audizione.
I due pareri delle commissioni accolgono sostanzialmente tutte le cose richieste.
Il parere differenzia condizioni e osservazioni. Le condizioni sono vincolanti per l’acquisizione del parere favorevole in quanto lo stesso è, appunto, condizionato al loro accoglimento. Le osservazioni invece hanno sicuramente un significato sollecitatorio ma non condizionano l’esito del parere.
Il Segretario elenca e analizza le singole osservazioni e le condizioni ricordando che tutte sono contenute nel documento presentato dall’UNSCP alle due commissioni.
Osservazione s) in considerazione delle peculiarità dell’incarico di dirigente apicale negli enti locali che presenta aspetti riconducibili tanto ad incarico di livello dirigenziale generale quanto ad incarico di vertice, si valuti l’applicabilità, in tutto o in parte, alla nomina del dirigente apicale negli enti locali della disciplina della pre-selezione (di cui all’art. 19-ter) da parte della Commissione per la dirigenza locale, tenendo conto delle differenti dimensioni degli enti e della presenza o meno in essi di altri uffici dirigenziali e della loro eventuale articolazione in incarichi ordinari e generali, nonché eventualmente differenziando fra disciplina applicabile durante la fase transitoria di cui all’art. 10, comma 6, dello schema di decreto e disciplina applicabile a regime (Punto 3.2 del documento UNSCP “La nomina del Dirigente Apicale: la necessità di introdurre la preselezione)
Condizione 21) prevedere una disciplina afferente i requisiti professionali necessari per gli incarichi di dirigente apicale negli enti locali, anche correlata alle diverse dimensioni demografiche nonché alla complessità organizzativa degli enti medesimi e che tenga conto delle competenze e del ruolo ricoperto (responsabile dell’attuazione del programma, direzione e valutazione del personale, coordinamento amministrativo e  controllo della legalità); (Punto 3.1 del documento UNSCP “I requisiti professionali per il Dirigente Apicale: l’assenza nello schema di Decreto di previsioni specifiche e la necessità di introdurli”)
Condizione 22) risolvere la contraddizione tra la previsione dell’articolo 9 dello schema di decreto legislativo, che reca l’obbligo per gli enti locali di dotarsi di un dirigente apicale, e quella dell’articolo 10, comma 2, che prevede che i segretari comunali e provinciali di cui alle fasce A e B, siano assunti dalle amministrazioni che conferiscono loro incarichi dirigenziali nei limiti delle dotazioni organiche, chiarendo in particolare che le nuove figure apicali sostituiranno quelle dei segretari comunali e provinciali - attualmente a carico degli enti locali e non previsti nelle relative piante organiche - nell’ambito delle risorse che deriveranno dalla prevista soppressione dell’albo dei segretari comunali e provinciali; (Punto 4 “conclusioni del documento UNSCP”: “In ultimo si richiama l’attenzione delle Commissioni sulla prima delle ulteriori Osservazioni, relativa alla erronea disciplina dell’assorbimento dei Segretari nelle vigenti dotazioni organiche degli Enti Locali…..”)
Condizione 24) istituire un apposito Fondo perequativo che, nel nuovo sistema delineato dalla riforma, consenta ai comuni di non doversi gravare dei costi connessi ai dirigenti privi di incarico, inclusi i dirigenti apicali, soprattutto alla luce delle stringenti previsioni normative in materia di equilibrio di bilancio e di facoltà assunzionali, anche tenendo conto delle risorse attualmente destinate alla gestione dell’albo dei segretari comunali e provinciali, di cui è disposta la soppressione all’articolo 10; (Documento UNSCP il passo in cui si richiede l’ancoraggio del Dirigente Apicale ad un sistema istituzionale nazionale, la disciplina del diritto all’incarico e il tema dello spoils system)
Osservazione t) valutare l’opportunità di prevedere un’apposita sezione professionale dei dirigenti apicali, nell’ambito del ruolo della dirigenza degli enti locali, alla luce della obbligatorietà di questa nuova figura e del profilo professionale richiesto. (Documento UNSCP “osservazioni aggiuntive” - Osservazione sulla possibilità di collegare la definizione di requisiti professionali per l’incarico di Dirigente Apicale alla possibilità di costituire Sezioni Speciali nei Ruoli)
Sull’ultima osservazioni il Segretario ricorda che sul tema l’ANCI non si è dimostrata favorevole e che comunque, pur se non è sicuro che l’osservazione verrà accolta – si ricorda il carattere non vincolante dell’osservazione – ritiene che il fatto che il parere contiene anche la condizione 8 (condizione 8 - prevedere l’obbligo, e non la mera facoltà, di provvedere all’articolazione del ruolo in sezioni speciali, al fine di valorizzare le specifiche professionalità acquisiste nell’esercizio di determinate funzioni dirigenziali) potrà rendere non impossibile ottenere anche la sezione dei dirigenti apicali.
Il risultato, per il Segretario, si vedrà con l’approvazione del decreto ma i due pareri sono estremamente positivi e importanti. Sono una vittoria. “E’ morto il nome ma non è morto il mestiere: possiamo lavorare per essere una categoria!
Passando all’aspetto più sindacale Alfredo ricorda che l’Unione è stato l’unico sindacato che è stato in grado di cambiare le cose e ricorda che dagli slogan si deve essere in grado di passare alle proposte. La forza dell’Unione è la rappresentatività che deve essere mantenuta.

A questo punto dopo qualche rapido passaggio sul contenzioso (diritti di rogito e convenzioni) il Segretario risponde a numerose domande fra cui significativo è il passaggio sulle fascia C. Qui Alfredo Ricciardi evidenzia che l'impegno dell'Unione è che alternativamente o venga svolto un nuovo corso di specializzazione in tempi rapidi oppure che il Decreto tenga conto del servizio già prestato a titolo di segretario per il pieno inquadramento anche dei fascia C nel ruolo della dirigenza.  
(Resoconto a cura di Luca Costantini)

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